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Ritorno a Venezia Ritorno a Venezia

Ritorno a Venezia

La genesi di Venezia e la sua storia plurimillenaria rappresentano la fonte d'ispirazione primaria per questa mostra, che nasce dal desiderio di un ritorno, perché Venezia diviene inevitabilmente, per chi l'ha vissuta e amata, un luogo dell'anima, custode di memorie e di emozioni. Dalla sua origine precristiana, allorché la laguna era abitata da sporadiche popolazioni illiriche e venetiche dedite alla caccia, alla pesca e alla produzione del sale, alla dominazione romana relativamente pacifica, di cui uno degli esempi più antichi come insediamento è l'isola di Torcello, a partire dal V e fino all'VIII sec. d. C. con i primi insediamenti in laguna a seguito delle invasioni barbariche dei Goti, Unni, Ostrogoti e Longobardi con la nascita del Ducato Bizantino, Venezia è sempre stata e si è formata quale coacervo di influssi, e di esperienze. Nel 697 l'elezione del primo Doge, Paolo Lucio Anafesto, primo di 118 Dogi, nell'828 la traslazione delle spoglie di San Marco dall'Egitto alla nascente Basilica in Piazza San Marco, dove si sposta il “cuore” pulsante della città, dapprima costituitosi nella zona commerciale di Rivo Alto (Rialto), con la fondazione della chiesa di San Giacometto (1100 c.a.).Nel 1204 la quarta Crociata (l'opera di Guido Portaleone, “Venezia nel Medioevo”, ci riporta all'epoca delle Crociate) vide Venezia vincitrice a Costantinopoli, Repubblica Marinara insieme a Genova, Pisa e Amalfi, prima potenza commerciale del mondo, dominatrice delle rotte fra Mediterraneo e Oriente (seta e spezie, ma anche tessuti, pesce, legno e ferro), pronta ad appropriarsi di possedimenti nell'Egeo e dedita al commercio degli schiavi acquistati in Nord Africa al sud della Russia, e al traffico umano da Alessandria e in Turchia. Da qui i fasti della Serenissima, con la costituzione della Repubblica, la carica elettiva del Doge, chiamato a siglare la sua “Promessa Ducale” dal 1148, e la costituzione della Signoria (Gran Consiglio, Consiglio Minore e Consiglio dei Quaranta) vera anima della Repubblica, di carattere ereditario fra l'oligarchia cittadina.Lo splendore di Venezia nel '400 e '500 subì una brusca battuta d'arresto con la perdita di Costantinopoli e dei territori dell'Egeo ad opera dei turchi ottomani nel 1453, e con cui la città fu costretta a firmare la pace nel 1573, per cui fu l'inizio della decadenza, anche a causa delle due epidemie di peste, succedutesi nel 1348 e nel 1630 che decimarono la popolazione.Nel 1797 l'arrivo di Napoleone, la città venne saccheggiata e i suoi beni confiscati, nel 1801 il Congresso di Lione, che sancì la nascita della Repubblica Cisalpina,a cui la città venne annessa, e le 1804 l'autoproclamazione di Napoleone come Re d'Italia."Nel 1805 dopo la Pace di Presburgo a seguito degli scontri fra francesi e austriaci, Venezia diviene parte del Regno d'Italia e con il Congresso di Vienna (1814 – 1815) rimane parte del Regno Lombardo-Veneto sotto gli austriaci, ma poco dopo se ne separerà quando la Lombardia decise di unirsi al resto d'Italia. Con il Trattato di Vienna del 1866 l'Austria si riappacificò con l'Italia, e rinunciò a Venezia in cambio di un'indennità e il 19 Ottobre dello stesso anno, con il Trattato di Venezia, l'Austria cedette Venezia alla Francia, e questa a sua volta all'Italia, e poi, con un plebiscito, la città entrò definitivamente a far parte dell'Italia.Opere omaggio a Venezia e alla sua bellezza sono quelle di Egle Piaser, “Crepuscolo”, che ce ne restituisce una visione brumosa e rarefatta, immersa nelle nebbie lagunari, com'è proprio della sua pittura di paesaggio, essendo ella veneta, trasformando gli scenari paesaggistici in territori emozionali..." Maria Palladino

Evento

sabato 30 settembre 2023

Palazzo Pisani Revedin - Venezia - Venezia - Italy
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