NATURA ABHORRET A VACUO Questa riflessione sul mondo naturale diviene pretesto per una autoriflessione sul proprio percorso, artistico e umano, che sottolinea in questi segni grafici in sembianze di fiori la peculiare unità di forma e contenuto. La forma è data da un particolare procedere esecutivo caratterizzato dal riempimento della superficie del dipinto secondo un’azione che si espande spontaneamente e inarrestabilmente dal centro ai margini della tela e in senso inverso, originando un’operazione espressiva ed estetica che cerca un punto focale e lo ottiene, senza prescindere dal trattamento cromatico di ogni parte del supporto, oltre i confini stessi della rappresentazione. Questo movimento realizzativo ha un inizio e una fine e si placa nel momento in cui la composizione appare compiuta, acquista un suo senso visivo e contenutistico. Steli recisi, come generati e rilasciati dalla matrice in un preciso momento del loro ciclo vitale, a culmine delle loro facoltà, sul punto di esplodere in tutte le loro potenzialità significative e quindi procedere inesorabilmente verso la fine, esseri transitori e labili come ogni cosa su questa terra.
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