VIETATO SOGNARE
Caratteristica principale di Edi Mantovani è l’ampio spettro di temi, tecniche e linguaggi della sua produzione artistica, segno di un instancabile voglia di ricerca e curiosità. Lavora per cicli e temi che apparentemente si concludono ed esauriscono nell’arco di un determinato spazio-tempo, ma che in definitiva costituiscono il vocabolario del suo percorso creativo. Una sorta di raccolta di “input emozionali” fissati in una materia o in un colore, rielaborati, ripetuti, o momenti ispiratori di un altro viaggio di un altro ciclo. Il suo eclettismo è ricerca di un’arte in divenire, un’arte mai definita e dispiegata completamente, ma suscettibile di cambiamenti ed aperta a interrogativi e domande, nella quale convergono pratica manuale e tensione mentale. Un non finito nel quale l’idea ha largo spazio. Ampia è anche la scelta dei materiali delle sue opere, legno, creta, ferro insieme a frammenti di opere stesse, sono spesso protagonisti indiscussi, elevati al loro valore primario in un processo creativo che vuol far emergere le forze profonde dell’immaginazione inespressa. “L’arte non insegna niente tranne il senso della vita” (Henry Miller) (A. Guglielmo)
mercoledì 17 novembre 2010
Piazza Patrioti, 1 - Fara Gera D'adda - Bergamo - Italy
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