Raffaella Del Giudice

disegnatrice

ARTISTA VISIVO - ILLUSTRATRICE

Nata e vive a Bari. Si è formata frequentando l’Accademia di Belle Arti di Bari – dove ha anche collaborato al Laboratorio sperimentale per diversi anni. Molteplici i suoi interessi, oltre alla pittura e all’illustrazione, si è occupata di grafica, pubblicità, fotografia, scenografia, linguaggio cinematografico e audiovisivo. Collabora con diverse associazioni culturali e di spettacolo. Ha realizzato copertine di volumi storici. Ha partecipato a varie mostre collettive nazionali e internazionali con Alessandro Quasimodo e Vittorio Del Piano (tra le quali “Omaggio a Salvatore Quasimodo”). Ha realizzato numerose personali tra cui “Immagini e Sogni” (dedicato al personaggio di Pinocchio), e ha conseguito segnalazioni e premi. Numerose le sue esperienze di arte contemporanea con installazioni, video, opere fotografiche, ecc. Alcuni suoi lavori sono esposti presso enti pubblici pugliesi, altri fanno parte di collezioni private. Ha partecipato a tutte le edizioni “Sesto Senso – Nudare Solent”. Di lei, tra gli altri, hanno scritto Vittorio Del Piano, Antonella Marino, Maurizio Ghiglia, Maria Vinella, Rocco Labellarte. E’ convinta che un artista debba seguire una sua linea, ma senza chiudersi in una gabbia. Si può essere come Morandi, ma anche come Klee o Picasso. Oggi ci sono tanti artisti che seguono una poetica molto libera ed eclettica, come gli artisti Fluxus. Lo stesso Picasso disse che l’arte deve cambiare così come cambia la vita. Come sostiene Umberto Eco, è più facile farsi riconoscere restando fedeli ad uno stereotipo: ma quello non è stile...

Formazione

ARTISTA VISIVO - ILLUSTRATRICE

Nata e vive a Bari. Si è formata frequentando l’Accademia di Belle Arti di Bari – dove ha anche collaborato al Laboratorio sperimentale per diversi anni. Molteplici i suoi interessi, oltre alla pittura e all’illustrazione, si è occupata di grafica, pubblicità, fotografia, scenografia, linguaggio cinematografico e audiovisivo. Collabora con diverse associazioni culturali e di spettacolo. Ha realizzato copertine di volumi storici. Ha partecipato a varie mostre collettive nazionali e internazionali con Alessandro Quasimodo e Vittorio Del Piano (tra le quali “Omaggio a Salvatore Quasimodo”). Ha realizzato numerose personali tra cui “Immagini e Sogni” (dedicato al personaggio di Pinocchio), e ha conseguito segnalazioni e premi. Numerose le sue esperienze di arte contemporanea con installazioni, video, opere fotografiche, ecc. Alcuni suoi lavori sono esposti presso enti pubblici pugliesi, altri fanno parte di collezioni private. Ha partecipato a tutte le edizioni “Sesto Senso – Nudare Solent”. Di lei, tra gli altri, hanno scritto Vittorio Del Piano, Antonella Marino, Maurizio Ghiglia, Maria Vinella, Rocco Labellarte. E’ convinta che un artista debba seguire una sua linea, ma senza chiudersi in una gabbia. Si può essere come Morandi, ma anche come Klee o Picasso. Oggi ci sono tanti artisti che seguono una poetica molto libera ed eclettica, come gli artisti Fluxus. Lo stesso Picasso disse che l’arte deve cambiare così come cambia la vita. Come sostiene Umberto Eco, è più facile farsi riconoscere restando fedeli ad uno stereotipo: ma quello non è stile...




LE “LACERAZIONI…D’ARTE” DI RAFFAELLA DEL GIUDICE ARTISTA MERIDIONALE. A CURA DI VITORIO DEL PIANO.

Il mondo dei vari giovani artisti della provincia in Italia è il crogiolo di cultura artistica in fieri e di tecniche espressive artistiche imparate nell’Accademia di Belle Arti del Miur/Afam. La Puglia, come le altre regioni, custodisce con orgoglio questo suo patrimonio, e di cultura artistica pugliese si potrebbe parlare all’infinito, sin dalle sue radici che dalla sua evoluzione. Testimone della complessità dell’arte e della storia che ha avvolto e avvolge la regione, è ancora una volta una brava artista – Raffaella Del Giudice ̶ che ora ha allestito una mostra (“personale”) d’arte. La personale la presenta con una serie di lacerazioni di copertine di libri, elaborazioni appassionate e lacerazioni anche inquietanti.La ragione della lacerazione del frontespizio del libro – dal titolo all’immagine – e del testo dell’autore scelto dalla Del Giudice affonda nei messaggi che propone con le diverse opere. Il significato altro, è anche nel “passaggio”, nell’interstizio della scissione da quell’«arte» che è sola “festaiola” la quale tenta di attirare il grande pubblico (si veda per es. la “festa” per l’apertura a Monopoli ̶ in nome di Pino Pascali ̶ di una discutibilissima collettiva), qualunque.Mentre la nostra artista a Bari con la sua ricerca espressiva della «laceration à-decollage», intesa quale lettura dei mali sociali dell’epoca non facilmente decifrabili, ma visibili.Lei nutre – ne sono sicuro ̶ la speranza, in fin dei conti, di un "passaggio" di questi momenti di crisi di valori, crisi economica con tutte le contraddizioni e le “lacerazioni” che la cronaca riporta in questa regione dell’Italia meridionale e "mediterranea".Raffaela Del Giudice si pone all’attenzione della sua Città con la sua espressività originale. Le sue opere si rifanno alla sua infanzia? Aii suoi compagni di scuola? Ai suoi giovani amici? Ma lei è consapevole che molte cose sono cambiate nell’arte: cultura, ripetibilità, visibilità, vita, opere d'arte (pur se tutelate dalla sensibilità).Vorrei ̶ solo di sfuggita ̶ ricordare la copertina del frontespizio di un libretto del poeta visivo Eugenio Miccini con il testo-immagine: «poetry gets into live» (la poesia entra nella vita), una poesia visiva, per far notare che queste opere di Raffaella sono parte della sua vita. E non possono essere “lette” o “guardate” ̶ insomma fruite ̶ secondo canoni del passato e, poi, sono nate dal flusso della sua ricerca nata nell’AA. BB. AA. di Bari, al tempo della direzione dell’artista Mario Colonna, già titolare della 1^ Cattedra d’Incisione.Sulle cose “cose dell’arte”, infine, Gillo Dorfles ha detto in più occasioni che per assenza di “cultura” l’antico «talento» manuale e artigianale “istintuale” è andata infranta, è molto più arduo per l’artista contemporaneo mantenere i suoi prodotti all’altezza dei mezzi che l’attuale società presenta oggi.Raffella Del Giudice da già buoni frutti, grazie alla sua sensibilità, al suo studio serio e alla sua passione vera. Qui vorrei ricordare “L’intervallo perduto” di Gillo Dorfles, opera poco letta da artisti e da vari altri operatori scarsi di cultura, purtroppo…-.

Vittorio Del Piano







Ho incontrato, per la prima volta, la pittrice Raffaella Del Giudice il 25 giugno scorso in occasione della presentazione del libro "La guerra è un'offesa all'intelligenza degli umani" ...
In quella occasione ho potuto ammirare, con l'intelletto e con il cuore, la forza travolgente che emana il dipinto di Raffaella Del Giudice "Il volto della sofferenza . XX Secolo" ...Un dolore sovrumano senza speranza traspare dai volti del dipinto.
Volti senza volto, nascosti per celare agli altri il proprio efferato dolore, ancora volti sprofondati in una tristezza senza confini ed insieme attoniti, quasi increduli di tanta crudeltà a loro afflitta; individui abbracciati l'uno all'altro in una sequenza di mortale agonia.
Si va insieme abbracciati verso la morte per non soccombere alla paura, per morire con dignità.
Quel dipinto mi ha folgorata, mi ha fatto entrare nell'anima dela pittrice, mi ha fatto desiderare il suo dialogo, la sua amicizia....

Baronessa Matilde Falagario Martucci







“Professionalità creative nel sistema dell’arte contemporanea" (For Puglia)

FORMAZIONE GOOGLE SKetchUp (L'Aquila, Università)
“Corso di Incisione e Calcografia” (POF)

ZHANG HUINAN (Tecniche dell’ acquerello)

IL REGISTA IN TENUTA DA LAVORO (Alessandro Piva)

Alla scoperta dell’Arte del ‘900 (Ludovico Pratesi)

Il linguaggio cinematografico ed audiovisivo (IRRE PUGLIA)

Premi

PREMIO INTERNAZIONALE "DIPENDENZE" 2012
GlobArt maggio 2012

Premio "Le Antiche Ville" Modifica
Comune di Mola, maggio 2006