Metafore cromatiche sull’invisibile
Il corpus artistico di Dale è il risultato di una speculazione profonda circa l’esistenza umana attraverso un processo introspettivo e riflessivo. Si tratta di un sentiero insondabile sul puro piano razionale che giunge a un sentire profondo oscillante tra il mondo della coscienza e quello dell’invisibile. Dale si mostra artefice di un’espressione relazionale del reale, dell’introspezione, del sommerso, oltre la suggestione visiva e l’ermeticità di tracciati criptati. Ciò che affiora in superficie è una riflessione che percorre costantemente il continuum individuo-società nelle sue diverse manifestazioni e trova espressione in un linguaggio cromatico che trascende le dimensioni di spazio e tempo. Il colore diviene l’elemento di centralità nella poetica creativa e permette l’espansione del sé oltre l’autoreferenzialità cogliendo la dimensione relazionale dell’esistenza. Le dinamiche cromatiche sono, dunque, espressione emotiva individuale, collettiva e sociale, che generano equilibri e disequilibri strutturali, attraverso le narrazioni di racconti estetici che si fondono con la geografia psichica dell’umanità.
Vittorio Sgarbi [Critico d'arte]
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