Formazione
Claudio Bonanni è piemontese di nascita, ma ha trascorso la sua vita lavorativa a Modena, creando articoli di moda e riscuotendo, per la sua fantasia creativa, riconoscimenti nazionali ed internazionali.
Nella maturità attratto dal verde delle montagne e dalla quiete dell’Abruzzo si trasferisce nella ridente collina di Francavilla al Mare in provincia di Chieti, ove risiede e lavora da più di 25 anni, recando con sé passioni e hobby, che coltivava da sempre, quali il restauro e collezione di armi e mobili antichi, la costruzione di oggetti e mobili in legno ed infine la cultura di rose e fiori del proprio giardino.
Queste passioni, che si riconducono al legno,lo hanno trasformato, per pura casualità, in un artista autodidatta, originale ed eclettico. La sua fantasia creativa, che nel campo della produzione industriale gli ha dato lustro e successo, dopo una lunga incubazione di oltre 20 anni, è approdata, dapprima con la sola radica di rosa, trovata per caso nel proprio giardino e poi con vari legni pregiati, a realizzare e perfezionare una tecnica innovativa, che ha suscitato l’interesse di critici illustri, musei, docenti di storia dell'arte, scuole tra cui l'Istituto Statale "Mario dei Fiori" di Penne ove nell'anno scolastico 2005/2006 vi ha impartito settimanalmente lezioni sulla propria tecnica tridimensionale, sino alle più alte istituzioni della cultura pronte ad acquisire tecnica e materiali messi a disposizioni del pubblico.
In un inseguirsi di premi e riconoscimenti le sue mostre hanno ricevuto attestazioni e apprezzamenti di pubblico e critica dei seguenti paesi: USA, Russia, Cina, Spagna, Austria, Svizzera, Germania, Francia, Portogallo, Iran, Ungheria, Grecia, Montecarlo, Australia.
Tecniche
Tutte le opere di Bonanni sono realizzate su tavola, con l’impiego di legni pregiati sottilissimi da 1 a 5 millimetri, ove le venature e sfumature naturali dei toni sono elementi essenziali nella ricerca estetica dell’artista.
Tali legni, dopo trattamenti e lavorazioni particolari, vengono assembrati, sovrapposti, intagliati o incisi, a seconda delle esigenze specifiche del progetto e colorati con le tinture impregnanti e le lacche, che in passato si usavano per i mobili di pregio, onde evidenziarne le venature o esaltarne il colore naturale. Colori e tecniche della pittura tradizionale sono del tutto ignorati.
L'usura del tempo e le modificazioni climatiche e ambientali, rendono le opere prodotte con i materiali della pittura tradizionale, soggette a interventi di restauro e oculata conservazione.
Questa nuova tecnica "tridimensionale" esclude tali esigenze, perchè il supporto viene preventivamente trattato e i colori assorbiti dai pori del legno.