Teatro

DIGNITA' AUTONOME DI PROSTITUZIONE - E' con dignità che l'arte si offre al miglior acquirente, prostituendosi per qualche dollarino. Giovani che si esibiscono ognuno in una location diversa dell'Obihall: in un camerino, in uno sgabuzzino, in un bagno... la donna del lago, la danzatrice, El colla, la Lolitina e tanti altri. E noi, povere anime desiderose e spaventate, scortate fino al palco dalle "maschere" tra luci rosse, piume e tacchi a spillo, in attesa della prestazione. Originale e senza precedenti lo spettacolo interattivo a carattere puramente sperimentale, messo sù dal regista Luciano Melchionna e per la prima volta presentato a Firenze. Un elogio particolare alla Lolitina di Bitonto, che in un bagno e davanti ad una manciata di persone, ha recitato in maniera esemplare ed adattato parzialmente in dialetto barese, Romeo&Giuletta del grande Shakespeare.

IO AMO FIRENZE - “Una serata fiorentina sulla terrazza più bella del mondo” a Villa Bardini, con la Compagnia delle Seggiole, per letture e situazioni “radiofoniche”. Uno spazio dedicato alla Magnifica città ed ai suoi abitanti per imparare ad apprezzarne ancor di più i modi, attraverso le storie raccontate con molta variopinta teatralità. Frescolino a calar del sole e vista mozzafiato fanno da cornice alla bravura degli autoctoni protagonisti nonchè alla simpaticissima compagnia delle mie amiche che mi inoltrano a scoprire un altro volto della cultura del posto. E siccome la mia penna non ha accento, sentitamente ringrazio con: “Io Amo Firenze”!

LA STRANA COPPIA - E’ veramente “La strana coppia” quella formata da Claudia Cardinale ed Ottavia Fusco, rispettivamente ex compagna di vita ed attuale moglie dell’oramai estinto Pasquale Squitieri. Il regista, prima di passare a miglior vita, ha ben pensato di ideare la versione al femminile della commedia che al cinema nel ‘68 fu di Walter Matthau e Jack Lemmon, scegliendo proprio le due donne come protagoniste, a voler dimostrare che l’amore non separa, unisce! Eppure, nonostante i buoni propositi, i dialoghi sono fiacchi, i costumi semplici, le scene statiche. E’ tutto troppo lento, quasi dormiente, tranne in alcuni frangenti, nei quali, l’energica Olivia, con spiccata vivacità, movimenta i personaggi che calcano la scena, Fiorenza inclusa.

VIENI AVANTI, CRETINA! - Cinquanta Sfumature di Rosa per vivere la cultura nella città fiorentina con l’anima da donna. “L’eredità delle Donne" 2019, questa sera al Teatro della Pergola indossa la comicità, emozionando con delle ospiti di eccezione, e grazie ad una Serena Dandini sempre brillante nelle vesti non solo di “direttora” artistica del Festival ma altresì di presentatrice della divertente serata.

SPERIAMO CHE SIA FEMMINA - Non poteva finire meglio di così l’edizione dell’Eredità delle Donne 2019… Il pluripremiato film “Speriamo che sia Femmina”, riadattato per la Compagnia de’ Medici presso il Teatro di Montughi sbanca di risate che sanno di empowerment al femminile. La storia è nota ma non i personaggi, che gloriosamente si alternano sulla scena in un vernacolo che solo un toscano può padroneggiare. E rimango incantata da come l’inaspettato a volte si rivela essere non solo vincente ma divertente ed interessante culturalmente allo stesso tempo. Un encomio particolare ai bravissimi attori, nonché al regista, ai direttori di scena e produzione, che ci hanno regalato momenti di puro piacere in un semplice contesto cittadino.

TONY PAGODA, RITORNO IN ITALIA - Piccolo, accogliente e caldo all'occhio il Teatro Manzoni di Calenzano, dove un'inedita Iaia Forte interpreta, in maniera ben definita e a dir poco originale, per impostazione di voce e movenze, Tony Pagoda. Cantante melodico, di origini napoletane, si ispira al personaggio che fu di Tony Servillo, con il quale l'attrice debuttò anche in un'altra opera sempre di Sorrentino. Il trinomio - Napoli "in Forte", Servillo, Sorrentino - non può far altro, anche in questo caso, che riscuotere successo nel pubblico in sala.

VAREKAI - Per la prima volta in tour al Nelson Mandela Forum di Firenze, le Cirque du Soleil con "Varekai" ("Ovunque" in gitano) rende omaggio all'anima nomade ed all'arte circense, incantando lo spettatore mediante luci, colori, abiti, musiche ed artisti unici ed originali nel loro genere, provenienti da più parti del mondo. Tutto è possibile nella foresta incantata. E quando un uomo solitario scende dal cielo e penetra in essa, si trova ad esplorare mistiche creature oltre i confini della realtà. L'immaginazione vola attraverso mondi paralleli ma comunicanti mediante un unico punto di accesso, quello di "Varekai"!

UN BESTIARIO PER LA REGINA - Un pomeriggio nella natura al Parco Museo d’Arte Ambientale di Poggio Valicaia in quel di Scandicci, camminando pei sentieri e curiosando tra un paio di bancarelle del mercatino allestito nonostante la pioggia, durante il Germogli Festival, organizzato da Green Philosophy. Tramonto a sorpresa con lo spettacolo “Un Bestiario per la Regina” di Alessandro Riccio, che in duplice veste ed assieme al suo cast, ci ha fatto sorridere, emozionare e sognare durante tutta la rappresentazione. Un “OH!!!” per le colluttazioni a moviola, verosimili, quasi da quadro; perfettamente integrate nel contesto, come quell’accento e modi di dire prettamente toscani inseriti nel testo. Bellissimo nella Regina, che tra gli alti titoli primeggia anche in quello de la Principessa di Cosenza! Finale a sorpresa tra luci soffuse, al calar della notte, per un bicchier di vino doc ed un eccellente carne, gustata assieme ad una cara amica, tra una chiacchiera prima del congedo.

SERENISSIMA DUCHESSA ELEONORA DI TOLEDO. OVVERO DELL'AMORE ET DEL COMANDO nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio - “Se sua eccellenza è diventato ciò che è diventato, lo deve anche a me” (Eleonora di Toledo) Anche se da poco concluse le celebrazioni per il cinquecentenario della nascita della ‘Serenissima’, partecipo con piacere allo spettacolo teatrale di living history della “duchessa Eleonora di Toledo. Ovvero dell’amore et del comando”, curato da MUS.E. Così, nella magnifica cornice del Salone dei 500 di Palazzo Vecchio, rivive la storia fiorentina dell’epoca, che vede protagonista la spagnola consorte di Cosimo I de’ Medici. Cresciuta a Napoli e trasferitasi giovinetta a Firenze, muore altrettanto presto, a quarant’anni. Nonostante regni per poco più di vent’anni, la sua figura è destinata però a farsi ricordare sotto il profilo culturale, economico, politico e religioso. Grazie alla sua personalità, grinta e tenacia affiancata a finezza e dolcezza, l’animo fiero di questa grande donna, dialoga con la suocera Maria Salviati, la figlia Lucrezia e l’artista Vasari, nonché con il marito, concludendosi con un simpatico confronto con il pubblico in sala.

COSI' E' (O MI PARE) - Bella serata al nuovo spazio gestito da Love Bistrot Culturale al giardino dell’Orticoltura.
Sempre attenta a nuovi progetti e curiosa di scoprirli, ho partecipato alla proiezione di “Così è (o mi pare)” nell’ambito della rassegna culturale OrtiCult.
Lo spettacolo è ideato da Gold, Fondazione Teatro della Toscana ed Infinito Produzioni Teatrali, nel quale il regista ed attore teatrale Elio Germano riadatta ‘Così è (se vi pare)’ di Luigi Pirandello in chiave moderna, incastonandolo in uno di quegli eventi di proiezione collettiva, dove il mix tra tradizione e tecnologia è coinvolgente al massimo.
Così vengo proiettata, attraverso visore e cuffie, per oltre un’ora in realtà virtuale, nel lussuoso appartamento dove si svolge la scena, vestendo i panni di uno dei protagonisti, il Commendatore Lamberto Laudisi, che, a parte i vorticosi spostamenti da capogiro, tiene il passo degli altri egregiamente dalla mia stessa prospettiva.
Senza voler entrare nella ben rinomata trama del dramma, senza dubbio è stata una bella esperienza condivisa all’aria aperta, con un’ottima organizzazione da parte del buon Cosimo e compagni, da ripetere con altre interessanti proposte estive.