Libri
Gabriel Garcìa Màrquez – Cent’anni di solitudine – Mondadori – 1967 --------------------- Per porre fine a cent’anni di solitudine ci vuole coraggio, costanza e forza. Se Gabo ha “meditato” una quindicina d’anni per partorire il suo più grande capolavoro - che merita il Nobel vinto e con esso l’espandersi della narrativa sudamericana nel mondo - la sottoscritta ha impiegato oltre tre mesi per leggere ed apprezzare quest’opera. Di grande impatto emotivo, potente nello scrivere, chiaro quasi a rasentare la perfezione, Màrquez descrive la nascita, la crescita, lo sviluppo e la morte - ossia l’intero ciclo di vita - del villaggio “Macondo”. Fatti e persone che gravitano intorno a questo angolo di paradiso, contorniato da guerre, incesti, sesso a pagamento, soldi e quant’altro, divenuto col tempo un inferno e verosimilmente paragonabile ai vari passaggi di stato d’animo dello scrittore stesso. In particolare, risalta la storia della stirpe “Buendìa”, il cui “primo è legato ad un albero e l’ultimo lo stanno mangiando le formiche”, e la cui morte coincide con lo scomparire del villaggio stesso in seguito alla decifrazione di un gruppo di pergamene. Codeste, in maniera fantastica e mitica, descrivono il passato, vivono il presente e l’imminente futuro con l’ultimo discendente della famiglia, prima che la parola fine s’impossessi dell’intera trama del libro, facendola terminare come una vecchia nave in fondo agli abissi marini.
Luciana Littizzetto – I dolori del giovane Walter – Mondadori – 2011 ---------------------- Avevo già letto qualcosa della Littizzetto in passato e quasi dimenticato il suo modo di scrivere comico e spiritoso, la particolarità che la contraddistingue nell’essere ironica mentre descrive fatti, cose e persone del mondo di oggi. L’unica frase che mi è rimasta impressa nella mente dopo due faticosi mesi di full immersion in questo libro? “Il Walter e la Jolanda”. Vi prego però, non fatemi aggiungere altro, anche perché non saprei veramente cosa.
Fabio Volo – Le prime luci del mattino – Mondadori – 2011 ------------------------------- Come volevasi dimostrare… so che mi tirerò dietro le ire di tanti, ma confermo quanto dissi in passato. Ho letto questo libro perché mi è stato regalato e, dal momento che non si può sapere a priori se, in generale, qualcosa o qualcuno piacerà o meno, ho voluto provare, dando sfogo alla curiosità che mi contraddistingue. Il risultato però è rimasto invariato… Nessuna ombra sul modo di scrivere e forse neanche su buona parte del senso che vuole dare alla storia, ma è troppo ripetitivo, direi in maniera quasi maniacale, con una visione unilaterale dell’universo femminile, che poi è proprio quella dell’uomo in sé. Si legge tra le righe, si avverte tra le emozioni di Elena, la protagonista principale; in giro è facile trovare situazioni simili e descriverle così come ha fatto lui, per cui che non mi si venga a dire che costituisce un “caso” e magari di studio, perché è solo una beffa!
Diego De Silva – Sono contrario alle emozioni – Einaudi – 2007 ----------------------------- De Silva non si smentisce, con il suo modo di scrivere semplice e diretto, somigliante più ad un parlare che ad uno scrivere vero e proprio, anche in questo libro riesce a trasmettere le giuste emozioni (io non sono contraria alle emozioni e neanche lui!) di un uomo come tanti, “Vincenzo Malinconico”. Senza un filo conduttore, la trama, in realtà, è solo un districarsi tra i pensieri del nostro attore protagonista, il quale tra un quesito più strano dell’altro ed una risposta a volte inquietante e a volte bizzarra, esprime la sua richiesta d’aiuto per uscire dalla sofferenza che gli attanaglia il cuore e che gli offusca la mente. Paziente ribelle di uno psicoterapeuta, prima di arrendersi alla necessità di farsi aiutare, punta il dito in maniera sospettosa contro colui che vede un problema in ogni sua frase. Ma la sua fame di rinascita lo riporterà sui suoi passi, dandomi conferma di quello che riconobbi e scrissi un po’ di tempo fa: “alcune menti hanno purtroppo bisogno di essere aiutate, per superare determinati ostacoli”.
Diego De Silva – Non avevo capito niente - Einaudi - 2010 ------------------------------------ Quando mi consigliarono di leggere questo libro di autore a me sconosciuto, pensai: "deve essere un altro dei soliti libricini che cercano di psico-analizzare le persone e le loro vite", invece alla fine ho dovuto ricredermi. E' difficile dire la verità con ironia e leggerezza, ma De Silva riesce bene nel suo intento utilizzando un linguaggio scorrevole, divertente e soprattutto naturale. Parlando in prima persona e non limitandosi nell'esprimere le emozioni e descrivere le situazioni è riuscito a far intendere, spaziando tra diversi confini, gli aspetti negativi di piaghe come la camorra, la precarietà lavorativa, il divorzio, l'omosessualità e quelli positivi quali la forza di rimettersi in gioco, il credere in un nuovo amore e la speranza di raggiungere la felicità agognata da tempo. Ad un certo punto mi sono persa nella lettura e più andavo avanti e maggiormente mi rendevo conto di quanto il personaggio dell'Avvocato "Vincenzo Malinconico", di "Alessandra Persiano" o di "Alfredo", o di "Nives" e le loro vicende potessero intrecciarsi con la realtà di cose e persone a me note, fino a quando, arrivata alla fine mi sono resa conto che era vero.... NON AVEVO CAPITO NIENTE!
Carla D’Alessio – Le sette vite dell’amore – Mondadori - 2011 -------------------------------- Tema centrale del libro è l’amore, che ha sette vite proprio come i gatti, come il persiano nero Bemot degno di rappresentare il protagonista principale. Con la regalità che lo contraddistingue questo felino dagli occhi verdi e tentatori, funge da acuto osservatore dei giorni che precedono il Natale in una Napoli diversa e ben lontana da quella che spesso si sente nominare e viene descritta dai media. Attraverso il dipanarsi della matassa che ben metaforizza il vivere quotidiano di ogni soggetto, la scrittrice riesce ad individuare ed a raggiungere il bandolo della stessa. Bastano poche righe per descrivere il senso di rinascita degli attori: “ un aereo, la cui partenza lascia affiorare alla mente ricordi che sembravano sepolti nel tempo”, “le scelte obbligate e le rinunce subite dall’egoismo dei genitori”, ““un vecchio amore, che equiparato sulla bilancia della vita con uno nuovo e completamente diverso dal modo di essere di quello precedente, ne risulta perdente”, “un uccello che plana lento tra le nuvole” ed infine “il panorama”. In questo ultimo caso oramai si vola così in alto da non riuscire più a vedere il vecchio, infatti un nuovo orizzonte viene scorto… il libro termina: “è adesso che inizia”.
Vanessa Diffenbaugh – Il Linguaggio Segreto dei Fiori – Garzanti - 2011 ------------------ Ho sempre saputo che la paura è la prima forma d’intelligenza ed aggiungo – per esperienza personale – che in tanti contesti va alimentata fino a vincerla. Ho adottato questa visione diversi anni fa e devo dire che nella maggior parte dei casi ne ho tratto grande giovamento. Pur non avendo un vissuto come quello della protagonista, sono comunque riuscita bene ad immedesimarmi nel personaggio capendo alla perfezione i conflitti interiori che spingevano Victoria a fare determinate scelte, a volte estreme. Il punto cardine dell’intera trama però, è ben lontano dal più alto obiettivo che la scrittrice ha in realtà raggiunto. Il suo è infatti un romanzo completo, che attraverso il “linguaggio segreto dei fiori” vuole esprimere il tormento che, quasi sempre, si nasconde dietro le persone sole e abbandonate, le quali vivono in un mondo fatto di ritrosia, sfiducia e paura verso se stessi e l’ambiente circostante. La fa da contorno ad un siffatto quadro una cornice spessa di intarsi e dai colori forti, rappresentata meravigliosamente - anche nell’intervista che le viene fatta a fondo libro – dall’autrice, la quale fa uso di tutta la sua esperienza di madre naturale e soprattutto adottiva per spiegare il fragile rapporto che intercorre tra madre e figlia. Volendo usare il linguaggio dei fiori ed il dizionario di Victoria, definirei questa grande donna una delicata e profumata composizione di MUSCO, FIORE DI MENTA PIPERITA, MIMOSA e ZENZERO, capace mediante la FRASSINELLA di creare un’opera che consiglio vivamente di leggere, magari acquistandola assieme ad una composizione di BUGANVILLEA e FIORE DI LIMONE che, a mio avviso, ben la rappresenta.
Olivia Corio – Colpiscimi – Alet Edizioni - 2011 ---------------------------------------------------- Acquistai il libro della Corio, giornalista di indubbie qualità narrative, in quanto attratta dalla copertina rappresentante l’immagine di una donna urlante dietro un vetro in frantumi e spinta dalla curiosità mi inerpicai lungo il sentiero della sua trama. Per quanto poco avvincente, mi resi conto che le parole scritte rimbombavano assordanti in uno spazio chiuso qual è intimo umano. Ivi gli eventi si susseguono e si intrecciano, si sovrastano a volte, si placano e proprio quando sembra che non ci sia più una via d’uscita ecco la rinascita far capolino da dietro l’angolo del mondo. Da sottolineare le figure contrastanti di due protagoniste, due gemelle monocoriali, con lo stesso patrimonio genetico ma nello stesso tempo profondamente diverse, Mariasole “in moto perpetuo” e Ginevra “un monolite di cemento”. Unico neo, il finale che non è un finale, troncato di netto su una frase già fatta, forse perché la giovane scrittrice, tradendosi nella sua ingenuità, rivendica la stanchezza che le toglie le parole per poter concludere quello che è a tutt’oggi il suo primo libro.
Kirk Douglas – Danza con il diavolo – Sperling Paperback - 1991 ---------------------------- A quello che dovrebbe essere un super best seller io rispondo con grande delusione. Se non fosse stato per la descrizione del passato dei due protagonisti principali Danny e Luba, dai campi di concentramento per il primo a quelli profughi per la seconda, di forte impatto come risaputo dalla notte dei tempi, sarebbe passato alla mia attenzione completamente inosservato. Neanche la favola di Andersen che dovrebbe riportare al titolo del libro riesce a dare un po’ di smalto a quello che definirei un banale romanzetto, ricco di perversioni, con un accenno perfino alla pedofilia. Unica nota di colore l’impostazione dei capitoli, narrazione perfetta e separata del passato dei due bambini, poi adolescenti ed infine adulti. Concluderei con l’unica morale che sono riuscita a trarre dalla sua lettura: si può mentire agli altri ma non a se stessi, e di conseguenza a ciò, in un futuro più o meno lontano, comunque si arriverà alla resa dei conti con la propria coscienza, soprattutto se, come in questo caso, entra un gioco una donna non solo bella e sensuale ma dalla personalità forte e carismatica e dal passato prepotentemente burrascoso.
Nora Roberts – Arabesque - Mondadori - 2001 ----------------------------------------------- Lindsay, Ruth e Kate, tre ballerine e donne nello stesso tempo, tre esseri completamente diversi per carattere e fisionomia ma accomunate da un’unica grande passione, l’amore per la danza prima e per il loro uomo poi. Ricordando e vivendo in maniera più matura sia fisicamente che emotivamente l’emozione del palcoscenico e traendo gli effetti da questa esperienza, tutte sono riuscite a rimettersi in gioco evolvendo sempre come attrici protagoniste nel grande spettacolo della vita. Romantico, forte e scorrevole nella lettura, per quanto scontato possa apparire dà però una grande risposta ai forti sostenitori del “è troppo tardi per tornare indietro”. Si può riscrivere la storia della propria vita, sempre e comunque, facendo tesoro del passato, riproponendolo nel presente in alcune sue sfaccettature, per raggiungere nel futuro, tramite scelte coraggiose ed a volte radicali, la oramai perduta felicità.
Paulo Coelho – Le Valchirie - Bompiani - 2010 ------------------------------------------------- "Ci sarà un nuova guerra. A scontrarsi due eserciti: da una parte quanti credono ancora nei poteri nascosti in ciascuno di noi, e sanno che il prossimo passo della nostra evoluzione sarà proprio far crescere questi doni individuali; dall'altra parte coloro che credono che la vita sia irrimediabilmente destinata a finire." Paulo Coelho Dal momento che tutto è opinabile nella vita, esprimerò anche in questo caso il mio punto di vista, in visione forse unilaterale, delle parole scritte da Paulo. Credo che i due eserciti si possano fondere in uno, ognuno portando con sé il pesante bagaglio di esperienze individuali che fanno evolvere e crescere fino a quello che sarà comunque e sempre il punto di arrivo per ogni essere vivente, la morte. Vita destinata a finire? Anche qui si aprono diversi filoni a seconda delle religioni e di ciò che ciascun essere vivente porta nel proprio cuore. Passare a miglior vita per poi reincarnarsi in un altro essere? O credere che non ci sia nient'altro al di là del muro che divida quindi la vita terrena da quella spirituale? Bisognerebbe provare per rispondere a queste e ad altre domande pure se un rischio siffatto implicherebbe forse imboccare una strada che potrebbe anche essere senza ritorno... Romanzo molto particolare, poco entusiasmante ma che lascia la mente pensante verso quelli che sono i grandi interrogativi della vita. Fantastica la descrizione del gruppo di valchirie che si aggirano in moto nel deserto silenzioso, gli esercizi spirituali che allenano la mente e spingono verso eteree presenze, gli angeli. Ho sempre pensato sin da bambina che ognuno di noi abbia un angelo custode e l'ho sempre immaginato di sesso maschile, con un grande e lungo vestito bianco, i capelli biondi, gli occhi azzurri e la pelle diafana, circondato da un alone di luce ed in grado di far avvertire un gran senso di pienezza e pace spirituale e fisico. Gli chiedevo di guidarmi e proteggermi dal male nei momenti in cui intorno a me vedevo solo buio, a volte e stranamente lo scambiavo perfino per la mia ombra... se ora ci ripenso è tutto così buffo! All'inizio non capivo per quale motivo Paulo rincorresse questa figura, ma scorrendo le pagine del libro tutto mi si è fatto chiaro. La sua ricerca era dedicata al raggiungimento dell'amore puro, quello che l'avrebbe fatto crescere, reso un uomo più forte e che gli avrebbe insegnato a capire i grandi misteri della vita. Spero che ciò non sia rimasta un'utopia, perché nonostante alleni la mia mente ogni giorno, non credo riuscirò mai a raggiungere dei livelli di amore così elevati da farmi crescere culminando nell'apice di questa essenza. La vita spinge sempre ad una crescita continua ed ad un'evoluzione dell'amore non quantificabile nel tempo.
Paulo Coelho – Come il fiume che scorre – Mondolibri – 2006 --------------------------- Ancora una volta Paulo, fonte di ispirazione e saggezza. In questa raccolta, le sue esperienze, il suo pensare, il suo parlare come un incedere dolce e leggero all’animo umano, fanno passare in secondo piano la mente, il corpo. E’ sottile la differenza, ma per una persona che fonda la propria quotidianità su un’attività prettamente mentale o fisica, fermarsi un attimo a riflettere su quello che è il vero senso della vita e sul cammino che giorno dopo giorno viene percorso purtroppo anche a volte per inerzia o per dovere, penso sia uno dei più grandi compiti a cui ogni uomo debba assolvere. Guardare dentro di sé per riuscire a capire dove correggere, come procedere e dove fermarsi, perché la vita come il fiume, il fiume che scorre, passa in fretta…
Andrea Camilleri – L’intermittenza – Mondadori – 2010 ---------------------------------------- E’ una delle poche volte che leggendo un libro non vi trovo nulla di interessante. A parte la scorrevolezza e semplicità di lettura e scrittura dell’autore, neanche il riferimento alla crisi odierna celata sotto “i fatti e i personaggi di questo romanzo sono frutto della mia fantasia” è riuscito ad entusiasmarmi veramente. Notevole la cinica schiettezza con la quale Camilleri descrive fatti e persone, giochi di potere, tradimenti, ipocrisie ed amori, fino ad arrivare - come una lampadina che sta per fulminarsi, a tratti ancora funzionante - all’INTERMITTENZA. Quest’ultima porta verso una grande ed unica conclusione che è la seguente: per ognuno di noi è sempre lo stesso il punto di arrivo, ma è diversa la frequenza alla quale si viaggia per raggiungerlo.
Dan Brown - Il Simbolo Perduto - Mondadori - 2009 --------------------------------------------- “IL TEMPO E’ UN FIUME E I LIBRI SONO VASCELLI. MOLTI VOLUMI INIZIANO A NAVIGARE SEGUENDO LA CORRENTE SOLO PER POI NAUFRAGARE E ARENARSI NELLA SABBIA, AL DI LA’ DI OGNI POSSIBILE RICORDO. SOLO POCHI, POCHISSIMI RESISTONO ALLE PROVE DEL TEMPO E CONTINUANO A VIVERE PER BENEDIRE CON LA LORO PRESENZA LE EPOCHE SEGUENTI”…. Non penso che questo sia uno di quei libri, anche se credo che lascerà il suo segno, almeno per i fautori di Dan Brown. La realtà che si fonde con l’immaginario, con quello che si può solo intuire e ciò che si può dire. Misteri celati dietro organizzazioni, rituali, ricerche scientifiche, opere d’arte e monumenti. E poi le riflessioni, sul “simbolo”, che è ciò che unisce tutti i popoli, indistintamente da razza, usi, costumi e cultura, vissuti o non in epoche diverse. “Perduto” in quanto ognuno oramai perso nel grande caos del quotidiano dimentica cosa conta veramente, cosa lo rende unico e accomunante agli altri suoi simili. Interessanti anche gli spunti sulla massoneria, sulle scienze noetiche, sulla fede. Se dovessi associargli una parola userei proprio quella con cui termina il libro stesso: “speranza” di provare di nuovo un’emozione così intensa durante questa vita terrena.
Peter Hoeg - La bambina silenziosa - Arnoldo Mondadori Editore – 2006 --------- Contorto. Difficile entrare nei pensieri di questo scrittore di indubbie qualità artistiche. Ricco di note forti ed intense, complicate quanto i musicisti citati nel testo. Dal finale non scontato, nel quale il silenzio di una bambina, sgomenta con la sua potenza, a significare che c'è qualcosa che nessuno al mondo potrà mai allontanare, l'avvicinarsi di anime che insieme "ascoltano il futuro".
G. Carofiglio - Né qui né altrove una notte a Bari - Editori Laterza - 2008 ------------ Malinconico, triste. Il fiume dei ricordi che annega in una notte senza tempo. Conflitti irrisolti prendono forma per scontrarsi e poi per fondersi nell'unica forma riconoscibile... il cambiamento naturale dovuto al decorso del tempo!
Laura Carloni – Un alfabeto di storie – Ibiskos/Ulivieri – 2012 --------------------- Originale e semplice autobiografia arrivata finalista alla 15ma Edizione del Premio Città di Empoli Domenico Rea 2012. Scatti di vita vissuta dalla protagonista strutturati in maniera unica ed irripetibile, dove ogni momento viene immortalato da emozioni che si colorano e prendono forma in maniera differente a seconda del susseguirsi degli eventi, ornati ciascuno da una lettera dell’alfabeto. “Un alfabeto di storie”, dove ogni storia è un capitolo, ogni capitolo ha una lettera dell’alfabeto che è la prima di ogni titolo e che è in evoluzione progressiva fino alla lettera Z, la conclusiva, quella all’interno della quale, come dichiara la stessa Carloni, il cerchio si chiude!
Tina Chesi Dragoni – Un fiore nella polvere – Ibiskos/Ulivieri – 2011 ----------------- Nella settimana internazionale del libro mi viene naturale scrivere di questo romanzo arrivato finalista alla 15ma Edizione del Premio Città di Empoli Domenico Rea 2012 e il cui ricavato sarà devoluto all’Associazione Sindrome di Aicardi O.N.L.U.S.. Trattasi della nascita, crescita e morte di un giovane, avvenuta in tenera età, raccontata con naturalezza e semplicità dalla scrittrice, che poi altro non è che la sua stessa mamma. Il testo vuole essere da esempio a tutti coloro che avendo perso una persona cara non si sono arresi allo sconforto ed al dolore che una simile perdita ha generato, ma che attraverso un percorso di fede sono riusciti a mantenere vivo l’amore ed il ricordo per quella persona. Un fiore caduto nella polvere rimane pur sempre un fiore… E cosa può fare dal canto suo se non attraverso “segni” dimostrare di essere presente nel vivere quotidiano della sua famiglia?
Antonella Manzo - L’amore è il mio nemico – Le Zagare – IBISKOS ULIVIERI – 2012 Premio letterario Domenico Rea 2012, “L’amore è il mio nemico”, è la prima opera scritta da questa variopinta farfalla dai colori cangianti nel tempo. E’ difficile rimanere insensibili e mantenere il distacco da una tale autobiografia che nel suo contenuto narra il passato, vive il presente e spera nel futuro. Dolore uguale a forza, amore pari ad integrità, giustizia equivalente a libertà. Sono questi gli ingredienti che fanno del libro una storia unica e toccante, mai letta o sentita raccontare finora. Conoscere meglio la sua persona attraverso l’incedere leggero della penna sul foglio, è come viverla un pò, anche se a distanza. La consistenza delle parole, lasciano trasparire un’eroina dalla mente brillante, permeata negli anni dai duri e faticosi studi umanistici e da forti conoscenze della cultura nonché della lingua greca e latina. Donna plasmata dalla rigidità di un’educazione di altri tempi, che se da un lato la rende moglie e mamma modello, dall’altro la obbliga a fuggire da stereotipi e vecchi cliché, verso la scoperta di un mondo interiore che le restituisce la libertà di esprimersi in tutta la sua naturalezza, proprio come una farfalla. E la vita continua… tramite l’amore che non è nemico ma complice discreto e silenzioso di tutta la sua vita.
Antologia di poetesse arabe contemporanee – Non ho peccato abbastanza – OscarMondadori – 2011 ------------------------------------------------------------------------------- Non essendo un’arabista e leggendo il libro tradotto, sicuramente non è stato, per quanto mi riguarda, di facile comprensione. Cercando in quest’antologia un barlume di luce, purtroppo non sono riuscita a vedere altro che buio, tristezza e sconforto, urlati, a volte soffocati da queste donne. Facile da dedurre come e quanto sia elevato nel corso dei secoli, fino ad arrivare ai giorni odierni, l’attentato alla “nostra” libertà!
Grégoire Delacourt – La prima cosa che guardo – Salani Editore – 2014 ------------------ “ La prima cosa che guardo” è l’anima, che traspare dagli occhi degli uomini. Questo Arthur lo sa bene quando apre la porta di casa ad una sconosciuta di nome Scarlett Johansson. E mentre la vera attrice fa causa alla casa editrice francese per uso improprio della sua immagine, la sosia, fra le pagine del libro, vive gli ultimi giorni della sua vita, spensieratamente, lontana da apparenze e falsi inganni. Peccato che la storia sappia di surreale e che Jeanine si schianti in auto contro un muro di una chiesa, triste conseguenza del non sapersi accettare.
Frida Kahlo – Nel mio cuore, nel mio sogno – Lettere d’amore - Corriere della Sera – 2014 ----------------------------------------------------------------------------------------------------------- La sua arte, sotto forma di dipinto o di lettere autobiografiche, esprime sempre il profondo dolore e la grande tristezza per una sorte a lei avversa. Dall’amore disperato e tormentato per Alejandro a quello passionale e logorante per Diego, è sostenitrice della rivoluzione messicana e comunista per scelta. Sgomenta e fa riflettere la forza d’animo che si libera dai suoi racconti di vita quotidiana. Ammalia e stupisce il dettaglio con il quale rappresenta la sua immagine, ogni volta, sempre la stessa, ma con diverse sfumature di emozioni colorate. Ecco quello che sono per me le parole dipinte di Frieduchita.
Il Piccolo Principe – Antoine De Saint - Exupéry – 1949/2014 BOMPIANI ------------- Quando un libro merita veramente attenzione, rileggerlo nel corso degli anni, non può far altro che farne apprezzare i contenuti, ogni volta, in maniera diversa. Così, gli occhi e le emozioni di bambina, si trasformano in quelle di adolescente prima, e di giovinetta poi, fino ad arrivare a guardare e sentire tutto con la maturità di donna. Quello che però non cambia ed è “ invisibile agli occhi”, è la semplicità con la quale tali contenuti vengono espressi… con il cuore!
Storie della buonanotte per bambine ribelli - 100 vite di donne straordinarie - Elena Favilli&Francesca Cavallo - Timbuktu Labs, Inc. 2016/Mondadori 2017 ------------------- "Alle bambine ribelli di tutto il mondo: sognate più in grande, puntate più in alto, lottate con più energia. E, nel dubbio, ricordate: avete ragione voi." LaFeltrinelli, mi ha dato ancora una volta l'opportunità di venire a conoscenza, tramite la mostra prima, ed il libro poi, di quella che è l'attività di Timbuktu e delle sue due pioniere. Anche la loro è una storia di coraggio, fiducia, determinazione, di un sogno reso realtà che se non cambia il mondo, almeno lo aiuta a capire, vedendolo con gli occhi di un bambino. Non è facile ritornare indietro nel tempo ed immedesimarsi, guardando secondo il loro punto di osservazione, soprattutto se si tiene in considerazione l'evoluzione temporale. Sono loro le 101esime donne ribelli, donne di oggi, che assieme alle altre (si veda ad esempio le 60 illustratrici provenienti da tutto il mondo ed autrici dei 100 ritratti oggetto della mostra e contenuti nel libro) ed a quelle di ieri, di cui il contributo alla storia è palesemente evidente e candidamente descritto nel libro. Il loro modello, è uno di quelli che mi piace far rientrare nel 'concept' di idea innovativa, da conoscere e condividere, come l'attività di crowdfunding, che ha reso consistente la realizzazione del libro stesso. Grazie ad Elena&Francesca, per essere da stimolo a migliaia di donne a non arrendersi mai!
Think like an entrepreneur, act like a CEO - Beverly E. Jones - Edited by Roger Sheety - USA ---------------------------------------------------------------------------------------- Create a "personal brand" is the first step to grow continuously as a person and at the same time as emotional intelligent leader. Thinking in a new way, I have decided to write the note of what I have learned from this book, dividing it in three parts 1. a list of principal key words, such as: communication, self-discipline, networking, collaboration, respect, integrity, mentor, helpful, resilience, smart, art&creativity, energetic, honest, optimism, pray, spent time in nature, self-confidence, team building, motivation, celebrate victories, self-control.... It was interesting, for one or two to develop the impressions. In particular, I have choosen art&creativity. A resilient, entrepreneurial professional, must be able to change with circumstances being innovative and always open to learning and to create something new. So, to do the best work must stay in shape, physically, emotionally and spiritually. "Engage with art to stimulate creativity" in order to develop critical thinking in an original way. "Creative culture" can bring imagination, diversity, curiosity, experimenting an idea to share at work in a new perspective, pushing boundaries for a new vision of invent the ideas. 2. models to try, such as: - "One sugar grain at a time process" generates energy up to achieve the goal. Based on cadence definition, also if grains can be random but tracked, the most important thing is to start quickly by doing something. - "Turn 80/20 rules" focusing on 20% of task to support the top priorities and delegating, simplifying, declining the rest of 80%. 3. inspirational phrases such as: - if you can measure it, you can manage it - observe the things you can control, but control only what you can control and work to accept the rest - if you can imagine it, you can do it - beyond yesterday, enjoy today, and look forward to tomorrow - quantity doesn't produce quality, but when learning is involved, quantity does lead to quality.
Simon Sinek – Partire dal Perché. Come tutti i grandi leader sanno ispirare collaboratori e clienti – Franco Angeli - 2009 ------------------------------------------------------ No alla paura, la più potente forma di manipolazione. Affinché venga raggiunto, mantenuto e sviluppato valore a lungo termine, bando alla novità. Reinventiamo il presente in maniera autentica, attraverso un’innovazione di noi stessi. “Partire dal perché” in tutto ciò che facciamo è essenziale per costruire un successo duraturo, ottenendo così l’equilibrio del “cerchio d’oro” ed evitando di essere confusi con gli altri. Basandoci su standard di comunicazione elevati, usando un filtro ed applicando il “test del sedano” si può cambiare lo status quo pensando in maniera differente. La “diffusione” del messaggio in maniera chiara e fedele, mediante l’uso del “megafono”, ispira gli altri quindi a prendere dei rischi per condividere e seguire la causa. Un perché acquisisce forza non guardando avanti, verso l’obiettivo, bensì nella direzione opposta, seguendo un processo di scoperta e non di invenzione, che è frutto del percorso di crescita e delle esperienze del passato della persona. Grazie Simon Sinek per aver condiviso la tua conoscenza ed avermi aiutato a portare alla luce il mio “Perchè”. (ENGLISH VERSION) No to the fear, the most powerful form of manipulation. So that it is reached, maintained and developed long-term value, ban to the news. Reinvent the present authentically, through an innovation of ourselves. “Start With Why” in all that we do is essential to build a lasting success, getting so the balance of the “Gold Circle” and avoiding to be confused with each other. Based on high communication standard, using a filter and applying the “Test of the Celery” we can change the status quo thinking differently. The “diffusion” of the message in a clear and faithful way, by the use of “megaphone”, inspires others therefore to take risks sharing and following the cause. A why gains strength not looking ahead, towards the objective, but in the opposite direction, following a process of discovery and not of invention, that is the result of the growth path and of person’s past experiences. Thanks Simon Sinek for sharing your knowledge and helping me bring to light my “Why”.
Simon Sinek – The Infinite Game – Portfolio/Penguin – 2019 ---------------------------------- If to find my Why I took a dip in the past, going back to the origins to bring to light values and beliefs, to design the future, I had to show my commitment in the world that I want, hopefully, following a change of mentality, to arrive with my contribution to build something lasting, resilient and infinite. As a CVO, my vision is to go beyond, doing my best, based on experience, maintaining integrity and reliability to meet the challenges, persevering with courage and honesty, learning humbly from the comparison with worthy rivals from which always springs an evolutionary improvement that well adapts to changes. To stay in the game and make it infinite, you have to adapt and change with it, and that’s what I learned once again from you, Simon Sinek. I owe you a thank you again for having managed to arrive one more time to inspire me, helping me to become a better person. (VERSIONE ITALIANA) Se per trovare il mio perché ho fatto un tuffo nel passato, risalendo alle origini per portare alla luce valori e credenze, per progettare il futuro, ho dovuto manifestare il mio impegno nel mondo che vorrei, nella speranza, in seguito ad un cambio di mentalità, di arrivare con il mio contributo a costruire qualcosa di duraturo, resiliente ed infinito. Come un CVO, la mia visione è quella di andare oltre, facendo del mio meglio, in base all’esperienza, mantenendo integrità ed affidabilità per affrontare le sfide, perseverando con coraggio ed onestà, apprendendo umilmente dal confronto con i degni rivali da cui scaturisce sempre un miglioramento evolutivo che ben si adatta ai cambiamenti. Per rimanere nel gioco e renderlo infinito, bisogna adattarsi e mutare con esso, ed è quello che ho imparato ancora una volta da te, Simon Sinek. Ti devo nuovamente un grazie per essere riuscito ad arrivare ancora una volta ad ispirami, aiutandomi a diventare una persona migliore.
David S. Kidder – The Startup Playbook: Secrets of the Fastest-Growing Startups from Their Founding Entrepreneurs – Chronicle Books Llc - 2013 ------------------------------ Just finished The Startup Playbook: Secrets of the Fastest-Growing Startups from Their Founding Entrepreneurs of David Kidder. After several years, represents a great result for me, due to the deep study and engagement put during the long and intense reading. More than 40 sparkling minds story tell their adventurous journey to move forward the innovation world, giving the own playbook, best advices and the vision for the future in an unique way. That’s amazing how each of them explains the game from the incubation of the idea up to its realization, contouring it with the experience from which results profitability, acquisition or public selling of the business. Diversity and consistency, with an enormous passion and a strong courage allow people to take risks, navigating through unknown, a stimulus to think at something new, to fail and quickly move on, sometimes changing option. Another wonderful way to push myself a step ahead in my personal and professional grow to enrich my life!
Beth Comstock with Tahl Raz–Imagine it Forward. Courage, creativity and the power of change – Currency New York – 2018 -------------------------------------------------------------- I started this book in 2018, when suddenly, I finished with much sadness my work, after ten years in the same Company, moving then, to new and uncomfortable situations. During my journey, read the storytelling of your professional life, Beth Comstock, served as a coach to “become” a better version of me. As a spark, you stimulated my mind, helping it to enter in the unexpected comfort zone. Using your words: “The first move was messy, human, chaotic, forced me to imagine a new way forward, try things, admit mistakes, fail, learn, iterate, try again”. Each rejection suggested a new approach. But despite all, slowly, asking for help with humility, persevering with tenacity and passion, I learned the importance of never give up and constantly moving forward. Two powerful years of change, rich in transformation, studded with difficult moments and intense reflections, of choices, where courage was the base to reinvent sometimes with creativity, my personal and professional life. As par your crucial lesson, I understood that: “get outside the jar” having an “outside-in” approach was be able to generate insights to improve myself understanding my past work experience, since, I couldn’t see a jar’s label from inside the jar. I needed to a different perspective… So, I want to thank you for your great gift!
Sonia Benedetti – Io, Asia e le Nibro Kebir – L’Erudita – 2017 --------------------------------- Scelto per caso durante la giornata dedicata al progetto “la città dei lettori” tra decine di libri ed incuriosita dalla calda terra marocchina e dall’esperienze di viaggio vissute dalla protagonista, sono bastate poche ore per terminare “Io, Asia e le Nibro Kebir”. Un racconto divertente, semplice nelle espressioni, di cui alcune tipicamente salentine. Un’autobiografia che lascia, alla fine dell’undicesimo giorno, non solo la tristezza di ricordi presto lontani nel tempo, ma soprattutto la certezza di come il “diverso”, a prescindere se lo si condivida o meno, sia fonte di crescita personale e di ricchezza, indipendentemente dal punto di vista da cui lo si osserva.
Guido Stecchi – A tavola con Leonardo I cuochi italiani interpretano il Genio di Vinci e il suo tempo – Bellavite Editore – 2019 “A tavola con Leonardo”. ------------------------ Per non dimenticare il genio da Vinci, tra racconti e leggende, sapori e profumi italiani. Originale e divertente il duplice evento tenutosi presso il Mercato Centrale di Firenze. Il connubio cultura e cibo come motore della manifestazione ha visto protagonisti Guido Stecchi e Peppe Zullo alla guida della macchina del tempo tra passato e presente. La presentazione del libro prima e lo showcooking poi, nella calda ed accogliente Cucina di Lorenzo De’ Medici ha unito tutti i presenti in un unico anelito di soddisfazione, condividere esperienze degustando la ricetta dei ravioli dolci con zucca, ricotta e salsa di cardoncelli, preparata in collaborazione con il ristorante Tosca, presente all’interno della struttura stessa, dove il figlio Michele porta avanti le buone tradizioni di famiglia. Particolarmente attratta dall’accento che dà alla figura di Leonardo il libro scritto dal Presidente dell’Accademia delle 5T, Guido Stecchi, all’interno del quale, vengono svelate, non solo curiosità inedite della sua persona come cerimoniere di corte, ma anche dalla semplicità con cui vengono organizzati e descritti i contenuti all’interno del volume. Si legge tra le righe la naturalezza di espressione nelle scelte dei locali e delle ricette ivi preparate, guidate da un filo conduttore avente a capo l’onnipresente soggetto principale da omaggiare ancora a distanza di 500 anni dalla sua morte. Tra le tante, la scelta del Ristorante del famoso cuoco italiano, Peppe Zullo e della ricetta sopra esposta da lui preparata, ben rappresenta il personalissimo slogan globale: “simple food for intelligent people”. Prodotti genuini e freschi, passione per la cucina e gusto nella selezione degli ingredienti, fanno del piatto finale un delizioso risultato da assaporare anche ad occhi chiusi, associato ad un buon bicchiere di vino rosé selezionato accuratamente per l’occorrenza.
Maria Edgeworth – Il Castello Rackrent – Fazi Editore- 2017 ---------------------------------- Affascinata dalla letteratura straniera e appassionata di castelli, mi sono lasciata condurre indietro nel tempo, prima dell’anno 1783, nel Castello Rackrent, dove un abile “estensore”, narra fatti realmente accaduti dell’omonima famiglia, nelle grigie e fredde campagne irlandesi. Un classico ben scritto e tradotto; anche se preciso nei dettagli è in grado di non annoiare, piuttosto da il giusto spirito emotivo al susseguirsi degli eventi, tra bicchieri di punch, contratti di affitto di appezzamenti di terreno e conti economici in rosso, che porteranno l’ultimo erede non solo a cedere l’intera proprietà, ma a morire, mentre affoga i suoi dispiaceri nell’alcool. Concordo quindi, pienamente, con la definizione data dalla critica, di definire il romanzo, una tappa fondamentale nel processo di gestazione della letteratura irlandese in lingua inglese.
Fabio F. Centamore – Luna Park – 2013 ------------------------------------------------------------ È passato tantissimo tempo dal giorno in cui la mia cara ex collega Paola Lorrai mi portò in ufficio il libro "Luna Park", l'ennesimo scritto dal marito Fabio Centamore. Promisi di leggerlo quanto prima, nonostante il genere fantascienza non mi allettava tantissimo. Ma c'era la fantasia a fare da cavallo trainante durante il tragitto. Così, seguendo il motto : 'meglio tardi che mai', oggi, ho deciso di immergermi nel suo mondo surreale, arricchito in buona parte dal dialetto siculo, ed ho letto il libro tutto di un fiato. Sono state tre ore piene ed intense. Affamata, divoravo le pagine, ed in attesa di conoscere il finale, lo immaginavo. I racconti sono brevi e con risvolti diversi, seguono più o meno tutti lo stesso filone. Scritti in maniera semplice, con la penna di un sognatore. Scorre leggermente, lasciandoti una bella sensazione. Costituisce un rifugio per quelle menti che cercano nuovi stimoli atti ad alimentare la loro inventiva, senza regole fisse né schemi logici. Un ottimo antidoto ai tempi moderni!
Louise Evans - 5 Chairs, 5 Choices - ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------What I can add to the myriad words written on Louise Evans and her work, her projects and training programs…. My personal experience with her goes back a few years, where I had the pleasure of participating in her day in full immersion on “5 Chairs, 5 Choices (The 5 Chairs Transformational Programme), of which the book, constitutes an interesting deepening. Empathy, emotional intelligence and behaviour in career and daily life, analyzed according to the representation of a set of attitudes and behaviours of specific ways of reacting. An exciting time to increase its personal and professional value, an exercise to train curiosity remaining open to learning during change. Addressed to whom, like me, pushing beyond the comfort zone, always loves to keep curiosity at a high level, while changing attitudes, language and approach in an unfamiliar context that typically diversity brings with it. This is my praise for you Louise. Thank you so much for contributing to my continuous growth during my journey.
Chiara Gamberale – Per dieci minuti – Universale Economica Feltrinelli - 2021 ------------------------------------------------------------------------------------------------------Ho incontrato “Per dieci minuti” un pomeriggio in libreria, mentre, in un ambiente a me molto familiare, rifugiavo la mia mente in attesa di qualcosa di stimolante. Così, ho deciso di dedicargli poco più di questo tempo per entrare ed uscire dalla storia di Mister Magoo, la dina-mite protagonista del romanzo. Una donna, che per usare le parole della Gamberale, “ha avuto una serie incredibile di cazzi: eppure fa luce. Ha una specie di eleganza dell’anima, ecco”. E continua ad illuminare anche dopo un mese, anche dopo, che per un intervallo limitato di tempo quotidiano, si dedica ad una nuova avventura al di là della paura. Tra le righe, si scopre innamorata del cambiamento e dei molteplici vantaggi che arreca il suo tenero e voluttuoso abbraccio. Una storia come tante, scorrevole e genuina , scritta con il cuore e la consapevolezza di come va il mondo, ma soprattutto, con la concretezza di chi auspica il meglio che arriverà a coloro che hanno il coraggio di mantenere aperti i propri pensieri!
Laura Maestri – #METTICILAPAROLAGIUSTA. Racconti di ordinario imbarazzo e come uscirne – Albatros - 2023 ---------------------- Eccomi qui, seduta, con il libro tra le mani a raccogliere le idee dopo un lungo percorso, che vede me e Laura Maestri, destreggiarci, io come allieva e lei come mentore, quasi in ogni occasione che la vita riserva.
Mi dice #METTICILAPAROLAGIUSTA con il suo gentile ed accomodante sorriso, durante ogni suo corso in cattedra o in video, perfino dall'altra parte del tavolo mentre condividiamo la nostra pausa pranzo.
C'è sempre un modo, una soluzione ad ogni circostanza per sormontare quella difficoltà comunicativa, sia essa fatta anche solo di silenzi!
Il libro, o forse lo definirei più un divertente manuale, rispecchia il suo modo di essere, semplice ed arguto, arrivando al punto con garbo, a quel suggerimento atteso, quasi bramato dal lettore.
Io sono lì a divorare le pagine, affamata sempre di nuovi stimoli di miglioramento e non ne ho mai abbastanza.
Fra qualche giorno sarò ancora una volta tra i suoi studenti e non mancherà una dedica sulla prima pagina, a suggellare un apprezzamento che mando avanti da oltre cinque anni!
Un impegno quotidiano, che con tanto sacrificio ha sicuramente portato grandi risultati, di cui credo, oltre a me, anche tu, cara Laura, ti senti orgogliosa.
Quindi, non resta che aspettare di averti a Firenze, per una presentazione che sarà sicuramente tra le più interessanti da annoverare nel settore.
Maria Antonietta Ronzoni – La Terrazza – Nicomp L.E. – 2024 --------------------- Scopro della pubblicazione di questo libro durante una delle tante conversazioni con la cara amica nonché autrice Maria Antonietta Ronzoni.
Faccio parte di quella futura generazione di cui tanto parla ed alla quale desidera lasciare il suo pensiero trascritto e romanzato.
D’altronde… “c’è un nuovo sole tutti i giorni” dice Eraclito. Lo leggo sulla prima pagina, come monito di perseveranza a non arrendersi, ché non è mai troppo tardi, per tutto.
Il suo modo di scrivere è eccellente, infatti, la mia mente divora questo autobiografico cibo ricco di elementi fantastici, in poche ore, nel buio di una calda notte estiva in città, quando sul balcone l’unica luce a rimanere accesa è proprio la mia.
“La Terrazza” romana è un ottimo posto per sognare prima di tornare alla realtà quotidiana e ricordare, come quella bambina, nel racconto, da adolescente si ritrova donna.
Il testamento della sua vita, per il momento, si conclude con ‘Punto e Accapo’, ma ha da esser continuato fra qualche tempo, quando l’estro creativo farà di nuovo capolino.
Così proseguirò a scoprire le persone che gravitano intorno ad Anna e leggerò tra le righe il suo oggi diventato ieri, mi riaffiorerà un sorriso genuino e discreto, mentre racconta la sua storia sin dall’acquerello delicato e forte che dipinge la sua terra in sfondo e la sua tranquillità ritrovata.
Bel personaggio, una donna da tenere ad esempio, grande fonte di ispirazione continua, un essere a cui sono legata da stima, affetto e tanta ammirazione.