Arturo Baldan
pittore
Nato a Dolo (Ve) nel ’64, vivo e lavoro a Mestre.
Interrotti gli studi universitari in ambito formativo, in età matura da autodidatta, mi sono avvicinato all’espressione artistica per dare identità ad esigenze primordiali difficilmente comunicabili, se non attraverso il linguaggio segnico, del colore e della forma: pittura e scultura.
I miei lavori non sono attribuibili ad una particolare corrente pittorica, poiché sono espressioni di ricerca concettuale, in cui sono utilizzati materiali industriali, rifiniti manualmente ed in particolari lavori sono applicate teorie appartenenti alla corrente della Gestalt, rendendo il fruitore parte attiva, interagente con l’opera; quindi trasversali ad Arte Concettuale, Minimal Art e Optical Art.
Nelle mie opere l’utilizzo di materiali come legno, vetro, cemento, metalli vari, accompagnati da ossidi pigmenti ed altri componenti, sono la testimonianza della continua ricerca nel mio lavoro.
Ricerca che traspare anche dall’evoluzione compositiva che hanno avuto le mie opere nel tempo, le quali hanno dato concretezza ad uno sconfinamento concettuale senza soluzione di continuità.
Come guidato dall’istinto di un demiurgo, in questi anni ho cercato di dare forma alle idee, mescolandole con frammenti di quotidianità, immagini, sensazioni, essenze attinte dalle “scatole della memoria” e trasformate in suggestioni cromatiche, in un’alchimia di forma e colore, rendendole così indelebili all’oblio.
Nell’ultimo periodo, negli assemblaggi, i colori dell’infanzia, propri di un innocente universo mentale fluido e privo di solidi riferimenti, si incontrano e scontrano con il nostro tempo, rappresentato dal non colore, da forme geometriche costituite, concrete.
I singoli elementi che compongono gli assemblaggi possono essere paragonati ai pixels delle immagini digitali bitmap arricchiti dalla tridimensionalità.
Essi sembrano dare concretezza al concetto filosofico di G. Hegel, secondo cui, partendo dall’analisi di singoli elementi generali, si giunge ad una conclusione unitaria determinata, che io ho ritenuto di sintetizzare attraverso il processo di unificazione per giungere all’essenza: il tutto, rappresentato dall’opera compiuta.
Formazione
Autodidatta
Tematiche
Tra Filosofia e Tecnologia
Tecniche
Miste