Lo Scrigno, cappella gentilizia.
Opera in fase di realizzazione
Premessa
Come uno scrigno custodisce il suo prezioso contenuto, così il sepolcro, sua ultima terrena dimora, accoglie le preziose "perle" dell'umana esistenza creando, in attesa che la carne risorga nello spirito, una "corrispondenza d'amorosi sensi" con chi non è più tra noi.
Nella premessa c'è l'essenza di questo progetto di cappella funeraria che, come in due mani, vuole accogliere le spoglie preziose dei cari defunti.
Mani giunte, semi-chiuse a guscio aperte in alto, che proteggono, che nel contempo accolgono e vogliono donare, che si aprono alla luce che dall'alto di un lucernario scende giù, scivolando sulle lapidi, fin nella profondità, preparando il sepolcro al miracolo della resurrezione.
Qui si entra per ricordare, per meditare, per pregare così "per lei si vive con l'amico estinto e l'estinto con noi."
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