Antonio Presti

pittore

Formazione

Antonio Presti ha realizzato la sua prima personale a Caltanissetta alla Galleria “IL RE D'AREMI” già nel 1968 a soli 17 anni. I dipinti del periodo universitario a Palermo (frequenta la Facoltà di Medicina nel 1972/73) sono caratterizzati da una forte carica sociale.

Così scrive Matteo Collura sul GIORNALE di SICILIA nel 1972 in occasione di una sua esposizione a Palermo:
“Le tele di Antonio Presti sono come grandi fotografie sgranate: fanno pensare, ad effetti artificiali
tanto usati nel cinema contemporaneo. Un discorso abbastanza moderno anche questo...”

?Dal 1974 al 1978 pubblica 4 cartelle comprendenti ciascuna sei linoleografie in bianco e nero e a colori dedicate alla sua gente di Sicilia, pubblicati su alcune riviste di Arte e Cultura tre le quali, nel dicembre del 1975, IL FOGLIO D'ARTE dove si legge:
????????“Questa seconda cartella fa parte della numerosa serie di incisioni eseguite dall'artista nel 1974; una sorta di diario grafico nel quale egli, attingendo alla tradizione popolare, evidenzia quelle costrizioni sociali e ambientali che perennemente ostacolano lo sviluppo umano e sociale.”


La sua migrazione in Piemonte, nel 1975, lo porta a Sauze d'Oulx (TO) dove con tre amici fonda la Libreria-Galleria d'Arte “SPAZIO” e cura interessanti esposizioni di artisti torinesi (Ezio Gribaudo, Mario Gambedotti, Giò Minola) ed artisti nisse- ni (Franco Spena, Andrea Vizzini). Il contatto con la natura dei boschi ed il silenzio della montagna lo ispirano a creare “un originale intreccio di rappresentazioni arboreo-climatiche-naturalistiche” (Giuseppe Piccoli).

?Nel 1979 si trasferisce a Cuneo, e nel suo atelier/laboratorio nel centro storico sviluppa e realizza vari cicli dedicati agli alberi.

????????“Il lungo, meditato, misurato itinerario pittorico di Antonio Presti si identifica con un naturalismo rivi- sitato, con una ricerca attenta ai valori del colore e della materia, con una figurazione legata alla visione della realtà.

Un dettato, il suo, che trova un determinante riscontro nell'osservazione del paesaggio circostante, nell'incanto della luce che s'insinua tra i grandi alberi, nell'emblematica definizione del metafisico 'Alberi Blu...' ” (Angelo Mistrangelo).

?Da circa due anni, parallelamente ai “RESTI D'OPERA” sta realizzando l'installazione modulare crescente “ALBERI INFINITI” in continua crescita, come cresce il bosco ( misura attualmente 25 metri, già esposta nell'agosto del 2012 alla manifestazione ARTEINGIARDINO ad Oulx (TO).

?Attualmente vive ed opera tra Torino e Parigi, dove realizza i suoi “boschi della memoria” su carta recente ed antica che trova nei “marchés aux puces” parigini, per farne acquarelli e tecniche miste.