Angiolo Pergolini
pittore scultore musicista
Angiolo Pergolini, pittore e scultore, nato a Firenze, dove risiede e lavora. In vari anni frequenta corsi e studi d’arte. Nel 2001 espone a Ginevra in Europ Art e a Gent (Belgio) presso Flanders Expo. Negli anni successivi è presente in diverse mostre collettive e personali in Italia e all’estero. Dal 2003, oltre alla normale attività espositiva, partecipa, in collaborazione con la rivista “Eco d’Arte Moderna”, a varie edizioni del Premio Italia, del Premio Firenze, e alla Mostra Nazionale di Santhia’, ricevendo premi e riconoscimenti. Dal 2005 è presente alla Fiera Internazionale “Immagina Arte” di Reggio Emilia. Le sue opere si trovano in collezioni private in Italia, Germania e Stati Uniti, e in collezioni pubbliche nei comuni di Città del Vasto (CH) e Pontassieve (FI), C.O.N.I Foro Italico Roma , libreria”Bocca”Milano. Hanno scritto di lui critici e storici dell’arte: Roberta Fiorini, Angela Sanna, Nicola Nuti, Ivo Gigli e Lucia Mongardi.
Angiolo Pergolini, painter and sculptor, was born in Florence, city where he still lives and works. During the years he attended many courses and frequented many art studios. In 2001 he exhibited in Geneve in Europ Art and in Gent (Belgium) in Flanders Expo. In the following years he had many exhibitions, both collective and personal in Italy and abroad. Since 2003 in addition to exhibitions, he took part, in cooperation with magazine “Eco d’Arte Moderna” in many editions of Premio Italia, Premio Firenze and Mostra Nazionale di Santhia’, and won many awards and acknowledgements. In 2005 was present in International Fair “Immagina Arte” in Reggio Emilia. His works are in private collections in Italy and Germany, in italian public collections in Città del Vasto (CH) and Pontassieve (FI) , C.O.N.I Foro Italico Roma, libreria “Bocca” Milano. Art critics that have written about him include : Roberta Fiorini, Angela Sanna, Ivo Gigli, Nicola Nuti e Lucia Mongardi.
Quotazione
ANGIOLO PERGOLINI
FANTAproiezioni
Una filosofia surreale dai connotati concettuali domina la visionarietà fantastica ed enigmatica messa in opera dall'artista fiorentino Angiolo Pergolini, il cui estro spazia con esiti originali dalla pittura alla scultura, dalla grafica alle installazioni. Nelle sue opere, avvalorate da studiate tecniche miste, si affermano allusive figurazioni che coniugano la stilizzazione marcata delle forme dai turgidi dinamismi all'effusione luministico-cromatica delle tinte, rivelando chiavi di lettura proiettiva sul reale.
Un multiforme percorso propositivo si dipana da oltre un decennio, alimentandosi di motivi speculativi per attuarsi in ideazioni atemporali in cui si alterna l'interesse per la figura umana, nella fluidità geometrica dei volumi corporei, alla ricerca prospettica di avveniristici habitat postmoderni dai landscapes ipertecnologizzati.
Un respiro metafisico innesta le nudità antropiche in paesaggi d'anima dai rimandi esistenziali nelle dinamiche interelazionali secondo un lirico e vivido registro espressivo.
La ricerca esplorativa della psiche umana perviene ad una resa emblematica di volti scandagliati secondo una deformante caratterizzazione fisionomica che conferisce efficacia visiva alle istanze di sopravvivenza, sopraffazione ed autoaffermazione del singolo nella società di massa che l'arte metamorfica di Pergolini interpreta.
La dialettica tra il sentimento dell'umano e il dilagare della tecnologia nell'Era del digitale, con conseguenti sfide per la qualità della vita, costituisce il perno ispirativo dell'ultima produzione artistica, concentrata sulla dimensione estetico-sociale delle “Polis”.
Se in Pittura - olio, acrilico e materiali eterogenei su vari formati - campeggiano volumi svettanti, nell'evocazione di un neourbanesimo imperante in desolate spazialità dai toni silenti e meditativi; in Scultura, innovative strutture plastiche - ferro,cemento ed acrilico - esaltano il ritorno originario ai bioritmi naturali nel passaggio inevitabile all'avvento di una società “liquida”, globalizzata ed informatizzata che pare soffocare le diversità e sedare la ricerca del vero.
Lo strapotere dei massmedia dalle tentacolari reti interattive, nello scenario di dispositivi satellitari, acquista nell'immaginario simbolico dell'artista una significativa sigla creativa: la verticalizzazione di antenne affioranti, quale “logo” ricorrente, totemico ed identificativo della sua capacità inventiva.
La coscienza etica si misura con le insidie dei tempi, le nuovi solitudini, per interrogarsi sull'ambivalenza tra reale e virtuale, tra naturale ed artificiale, liberando la sua fervida operatività nell'adozione di materiali polivalenti per effetti tridimensionali, cromatici e riflettenti.
L'installazione ironica“Il pianto del muro”, che sottilmente denuncia le sovrastrutture ideologico- politiche insite in una barriera fisica che diviene steccato mentale, evidenzia mirabilmente l'eccentricità di un artista come Pergolini che sa offrire iconografie riflessive e performative nell'irrinunciabile fascino ludico-combinatorio del “fare” estetico.
SILVIA RANZI
Premi
2004 – 2005 – 2006
“Premio Firenze”, premio espositivo
2007
XV “Premio Firenze”, medaglia di bronzo ed esposizione dell’opera nel Salone dei Cinquecento, Palazzo Vecchio, Firenze
2008
“Premio Italia per le Arti Visive”, Capraia, premio espositivo
2009
“Premio Italia per le Arti Visive”, Certaldo, premio editoriale, pubblicazione dell’opera sulla copertina di “Eco d’Arte Moderna”
XVII “Premio Firenze”, medaglia di bronzo (scultura) ed esposizione dell’opera nel Salone dei Cinquecento, Palazzo Vecchio, Firenze