Prefazione del catalogo “Colori e suoni delle origini” di Andrea Benetti
È con particolare entusiasmo che ho dato il mio assenso ad ospitare e promuovere - negli spazi della università di Bari - il progetto “Colori e suoni delle origini” di Andrea Benetti, presentatomi con grande passione dalla signora Stefania Cassano, in quanto ritengo che, contribuire a diffondere il messaggio di pace e di rispetto dei diritti umani, endemico alla pittura delle origini di Andrea Benetti, sia un ottimo modo per promuovere la cultura e l’arte. Analizzando il messaggio che l’artista bolognese lancia attraverso la sua arte, ed ancor più esplicitamente attraverso il Manifesto dell’Arte Neorupestre (che presentò alla 53. Biennale di Venezia e che sta per compiere i dieci anni dalla sua ideazione), si evince una forte voglia di cambiamento ed una spinta verso un “nuovo inizio”. Tale auspicio fu preconizzato dall’artista in anticipo di anni su un sentire comune, che oggi permea gran parte del mondo della creatività e della cultura in generale. Un sentimento proprio dei tempi in cui la storia è caratterizzata da grandi mutamenti, che spesso la sensibilità degli artisti più attenti riesce a cogliere in anticipo. Avevo già apprezzato, nel 2011, l’artista bolognese quando realizzò l’originale mostra all’interno delle Grotte di Castellana, con la particolarità di proiettare le immagini di opere Neorupestri sulle pareti rocciose – oltre, ovviamente, ai dipinti esposti su pannelli autoportanti - primo in Italia in questo innovativo percorso, che poi ho scoperto avere un seguito in altre sedi. Bravo quindi a questo innovativo pittore italiano! La nostra Università è orgogliosa di ospitare ed analizzare, insieme alla sua arte, il pensiero che la caratterizza. Si terrà infatti, nel nostro ateneo, oltre all’allestimento della mostra pittorica nell’ex Palazzo delle Poste, un seminario sul “Manifesto dell’Arte Neorupestre” entrambi gli eventi curati ed organizzati da Stefania Cassano; il seminario vedrà la presenza attiva e la preziosa collaborazione del professor Donato Coppola, ricercatore di Archeologia della Preistoria e Paletnologia. A tal proposito, non stupisce l’attuale interesse della nostra Università al progetto, poiché se leggiamo l’attività culturale degli ultimi anni, legata all’arte di Andrea Benetti, noteremo che è ed è stata, oggetto della ricerca e di seminari da parte del Dipartimento dei Beni Culturali dell’università del Salento (professor Massimo Guastella), del (D.A.R.) Dipartimento delle Arti Visive dell’università di Bologna (prof.ssa Silvia Grandi), della Facoltà di Scienze della Formazione dell’università Roma Tre (prof. Gianfranco Bartalotta), la facoltà di Scienze Preistoriche e Antropologiche del Dipartimento di Studi Umanistici dell’università di Ferrara (prof. Marco Peresani), della Facoltà di Antropologia dell’università di Bergamo (d.ssa Serena Macrelli), la Johns Hopkins University (il Direttore, prof. Kenneth H. Keller) per la pubblicazione del libro di Benetti “Esplorazione inconsueta all’interno della Velocità”. “In bocca al lupo”, quindi, per questa iniziativa culturale di alto livello, che va ad affiancare l’attività didattica, che normalmente si svolge nel nostro Ateneo.
Prof. Antonio Felice Uricchio [Magnifico Rettore dell’Università di Bari Aldo Moro]
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