Alessandro Martini

Alessandro Martini in arte “Ama” nasce in provincia di Como nel 1983 dove tutt'oggi vive e lavora restando molto legato alla sua terra d'origine.

Sin da giovanissimo si cimenta nella realizzazione di lavori ricalcando opere di grandi maestri che comincia ad apprezzare e riconoscere come dei modelli per la sua formazione.

Nei primi anni 2000 conosce il maestro Bocci (maestro di altri come Mario Radice) dal quale cerca di imparare e affinare diverse tecniche pittoriche. Da quel momento si lascia trasportare da un miscuglio di influenze, non riconoscendosi in un determinato movimento o stile.

Negli anni successivi viene pervaso da una profonda confusione artistica restando alla costante ricerca della sua dimensione e di uno stile che lo rappresenti, anche confrontandosi con Piero Gauli e Pitti, cerca di mettere ordine al proprio io artistico.

Nel 2011, con la conoscenza del maestro Lamberto Pignotti, che lo porta a sperimentare la “poesia visiva”, scopre che la carta risulta essere la materia che lo identifica per fare arte, la stessa diventa ciò con cui vuole lavorare. Proprio dall'utilizzo della carta e sperimentando costantemente, trova la sua collocazione, fatta di interazione tra immagini, parole, pop-art e poesia visiva.

Negli ultimi anni con la frequentazione di artisti come Filippo Biagioli, Gian Pietro Arzuffi, Daniele Falanga, Leonardo Amaro, con i quali stringe un legame di amicizia e di reciproco rispetto, vuole evolvere il proprio lavoro e si convince sempre più che l'arte che lo rappresenta viene dalla rivisitazione di opere degli anni settanta e ottanta alla Mario Schifano e Mimmo Rotella.

Nel 2011, l'anno che gli dà più soddisfazioni, comincia la collaborazione con Artetivù Orler, e si fa finalmente conoscere al vasto pubblico italiano.
Inoltre lo stesso anno partecipa a numerose manifestazioni e mostre collettive con diversi artisti affermati.

Nel 2012 partecipa alla Biennale di Montecarlo tramite la galleria "La Telaccia" di Torino e sempre nel 2012 avvia una collaborazione con Telecolor ed Arteinvestimenti che lo portano alle prime aste di livello nazionale con ottimi risultati.
A luglio vanta una pubblicazione sulla rivista Arte Cairo editore.

Nel 2013 viene invitato alla biennale di Palermo curata da Paolo Levi ed inaugurata da Vittorio Sgarbi. Sempre quest'anno si convince ad entrare nel gruppo artistico 421 art composto da Arzuffi, Racconi, Basilè, Faraci e appunto Martini, realizzando già diversi lavori in collaborazione con questi artisti.

La tecnica del decollage informale elaborata da Martini prende spunto e origine dell’Arte Informale, che è contraria a qualsiasi forma, non solo nell'immagine visiva, ma anche nella mente dell'artista e si mescola al decollage conosciuto in Italia grazie al Maestro Rotella.

Nelle opere di decollage informale c'e sempre un soggetto centrale ben definito che va scomparendo verso l'esterno, trasformando quello che è il contenuto del soggetto in immagini, parole e colori.

Questa tecnica è l'elaborazione di un artista in continua evoluzione e come tale prevede varianti e sfumature che l'osservatore in ogni momento può cogliere in modo differente seguendo l'evoluzione continua che questo artista riesce a dare ad ogni opera.