Aldo Carnevale

artista

Aldo Carnevale Pittore e Designer completa i suoi studi presso l’Accademia di Belle Arti di Roma nel 1983. Negli anni ’80 è attivo con un gruppo di pittori romani attraverso mostre e performance diretto dall’artista Nato Frascà. Partecipa così al Palazzo dei Diamanti di Ferrara replicando successivamente nell’Estate Romana. Seguono diverse collettive come la mostra inaugurale del Centro Sperimentale Luigi di Sarro a Roma, un seminario di pittura ed altri eventi. Negli anni successivi, è presente in numerose manifestazioni nel panorama artistico italiano. Si ritira ben presto dalla capitale per lavorare nella tranquillità della campagna di Fondi, nella sua casa-studio. Esamina la pittura dei grandi maestri, in modo da padroneggiare sia nella tecnica che nel colore, e indirizza i nuovi lavori nelle tematiche sperimentali della ricerca artistica.
In età matura sviluppa un progetto creativo sulla teoria della percezione e psicologia della forma, evitando definitivamente l’uso dei tradizionali strumenti di lavoro. In questa fase lavora sulla superficie, con una originale tecnica, per ri-definire quel fenomeno di corrispondenza e interazione strutturale, che agisce fisiologicamente sul nostro sistema visivo.

Formazione

Liceo Artistico e Accademia Belle Arti di Roma

Tematiche

Linee progettuali e indirizzi artistici.

PROGETTO : ISOMORPH
Artista : Aldo Carnevale

Le personali linee progettuali, sono rivolte nel campo della sperimentazione della pittura, con particolare riferimento alla percezione visiva e psicologia della forma, favorendo una programmazione creativa per opere uniche a sostegno del concetto stesso dell’ isomorfismo.
La tradizionale teoria della Gestalt affermava un isomorfismo tra mondo fenomenico e eventi cerebrali, che però non si traduceva in un parallelismo tra mentale e fisico. Il punto chiave è che il mondo fenomenico non è il mondo della vita mentale ma ciò che alla vita mentale appare. La vita mentale, invece, corrisponde allo svolgersi di processi fisiologici, ed è a queste entità che la psicologia della Gestalt ha dato il nome di isomorfismo.
Negli ultimi tempi, dopo anni di lavoro, in un percorso passato in silenzio, meditazione e solitudine, ho sviluppato una tecnica originale nella produzione artistica, coniugando aspetti filosofici matematici ed estetici, la cui energia si annuncia sotto una nuova dimensione sperimentale, effettuata nuovi strumenti di ricerca. L’abbandono quindi, dei tradizionali attrezzi di lavoro mi hanno aiutato ad esercitare e ridefinire quel fenomeno di corrispondenza e interazione strutturale, che agisce fisiologicamente sul nostro sistema visivo; la pittura diventa intervento, coniugando le analoghe strutture delle trasparenze e corrispondenze cromatiche.
In algebra, l’isomorfismo è un operazione dei prodotti corrispondenti, esso associa la razionalità dei loro inversi. Le trasparenze sono la somma, o l’equivalenza della loro relazione, di una struttura fenomenica che opera sulla condizione del nostro cervello, attraverso il funzionamento del sistema nervoso centrale. Un fenomeno psichico quindi che analizza i nostri processi percettivi.
"Si parla di 'isomorfismo' quando due strutture complesse si possono applicare l'una nell'altra, cioè far corrispondere l'una all'altra, in modo tale che per ogni parte di una delle strutture ci sia una parte corrispondente nell'altra struttura; in questo contesto diciamo che due parti sono 'corrispondenti' se hanno un ruolo simile nelle rispettive strutture". Hofstadter

“ i segnali sensoriali non sono adatti a ottenere percezioni immediate e certe; cosicché per vedere gli oggetti si rende necessario che sia l’intelletto a formulare una serie di congetture”.
Herman von Helmholtz

Questi concetti, trasportati nel campo della pittura, vengono elaborati come tracciati che assorbono i campi sottostanti e corrispondenti, e le costanti pieghe o piaghe, sviluppano un fenomeno tridimensionale ed emozionale. Sono condivise le immagini autonome, ove necessariamente dipendono dalla stessa formulazione strutturale e corrispondente, come dire che se A è simile a B, anche B è simile a A.

“Bisogna distinguere tra le due proposizioni “solo le somiglianze differiscono” e “solo le differenze si somigliano”. In un caso la somiglianza tra le cose è prioritaria, nell’altro la cosa differisce, ma innanzitutto da se stessa. Le linee diritte si somigliano, ma le pieghe variano, e ogni piega ha un andamento diverso. Non ci sono due cose, due rocce increspate alla stessa maniera, cosi come non ci sono pieghe regolari per una stessa cosa. La piega è un “differenziante”, un “differenziale”. Se solo si comprendono, e soprattutto si guardano e si toccano le montagne a partire dalle loro increspature, esse perdono la loro durezza e i millenni tornano a essere quello che sono, non delle permanenze, bensì tempo allo stato puro, flessibilità.
Nulla è più inquietante dei movimenti incessanti di ciò che sembra immobile.
Gilles Deleuze
Questi pensieri attribuiscono alla visibilità, e nella sua forma sostanziale, una nozione occidentale ed esistenziale, per interagire all’interno di un linguaggio universale, filosofico, algebrico nelle corrispondenze concettuali. La rappresentazione penetra nella ricerca, e nel pensiero della trasformazione del reale.
La costruzione formulata secondo un modello nella dimensione creativa, diventa idea, progetto, intervento, verso un modello dinamico che viene animata nella pratica, in una somiglianza ottica corrispondente, strutturale e analogica.
Il risultato è un processo creativo in costante trasformazione, in cui emerge l’immagine della corrispondenza. La struttura è una condivisione poetica ed emozionale, testimonia una intesa generativa, morfologica, tridimensionale, nell’interesse di codificare una morfogenesi che sia la base della ricerca estetica, artistica e visiva.
Il progetto così inteso, darà spazio ad una enunciazione contestuale per la realizzazione di elaborati coscientemente concepiti sia nella forma reale che nella sostanza fenomenica.

Aldo Carnevale




Aldo Carnevale
“Isomorph”

Aldo Carnevale dopo anni di lavoro “segreto” nella sua Fondi (LT) tra incursioni rare e sporadiche esposizioni pubbliche, presenta alla Galleria Arte e Pensieri un corpus di opere inedite dal titolo “Isomorph”.
Carnevale, fin dalle sue prime “prove” degli anni ‘70 quando giovanissimo frequentava il Liceo Artistico di Latina ha prodotto opere dalle connotazioni figurali con assonanze metafisiche-surreali, dimostrando una attitudine all’arte da pittore maturo; negli anni successivi all’Accademia di Belle Arti di Roma ha intrapreso un percorso assai articolato ricco di quelle suggestioni e “realtà” che muovevano tra le più alte teorizzazioni ed azioni dell’astrazione europea, una indagine sul segno e la superficie del campo indagato, adottando risoluzioni del tutto originali nel “centrare” l’opera attraverso una “sottile” raffinata scelta cromatica, ricercata ed ottenuta per mezzo di una tecnica pittorica sapiente, tra gesto e controllo dello stesso.
Oggi Carnevale presenta le opere che come ho già detto escono allo scoperto dopo un lungo periodo di gestazione che sconfina per “segretezza” a quei rovelli che ogni vero artista dotato di pensiero riserva al proprio procedere, tra linguaggio e mondo; questi nuovi lavori si leggono come pittura, ma in realtà, nella loro “oggettività” si può parlare di meta-pittura; veli e trame che si svelano e spingendosi all’esterno (uscire dalla superficie senza illusionismi tridimensionali) sovrapponendosi non coprono, bensì per “naturali” trasparenze rivelano strutture e forme più o meno evocative, dalle suggestioni timbriche “acquerellate”, per un neoclassico “ paesaggio dell’astrazione”.
Questa operazione di Carnevale pur nella sua unicità, a me sembra avere almeno concettualmente un doppio passo e sguardo: uno rivolto a quello che è stato l’operare dei vari Castellani, Bonalumi, Dadamaino ecc…sull’oggetto tra piano e superficie, l’altro per certi versi opposto nel non abbandonare non rinunciare a quel processo metafisico quale domanda permanente sul fare pittura.
Bruno Aller

Tecniche

miste fibra di vetro colorata su tela o tavola in legno

Premi

Premi
selezionato
- Premio celeste 2008
- Mestre di Pittura 2020
- Galleria Arte e Pensieri Roma