Questa serie “Gerusalemme” è nata quasi per caso, scaturita dal mio incanto di fronte al senso d’infinito e magnificenza che l’Oro della Cupola della Moschea Della Roccia mi suggeriva. Gli unici soggetti della serie sono appunto, La Moschea Della Roccia e Il Muro Del Pianto. La Moschea Della Roccia per me visione di immensità e di accoglienza, un luogo dove è facile perdersi per poi ritrovarsi nell’intimità del proprio io. Il Muro Del Pianto visione suggestiva e malinconica innanzi ai miei occhi, ha anch’esso un significato d’infinito, inteso come storia infinita. Pianto e preghiera che non hanno tempo, ieri come oggi, oggi come ieri – o quasi-.