Antonella Sassanelli

artista

Antonella Sassanelli vive e opera in provincia di Milano. Dagli anni ’80 ha approfondito linguaggi artistici quali arte visiva, danza, musica, prosa e poesia, fino a eleggere la fotografia congiunta alla pittura, mezzo privilegiato per proporre non un’istantanea, ma un istante in continua evoluzione. Caratteristici della sua attività artistica sono la progettualità, la ricerca delle tecniche e dei materiali. Espone i suoi lavori in mostre personali e partecipa a manifestazioni collettive sia in Italia che all'estero.

Formazione

Antonella Sassanelli è nata a Modena, vive e opera a Colturano, in provincia di Milano.

Dagli anni ’80 ha sperimentato e contaminato espressioni artistiche quali arte visiva, danza, musica, prosa e poesia, per avvicinare un sunto armonico, una relatività temporale fatta di fotografia pura, elaborata o congiunta alla pittura, atta a presentare una istantanea che non è immobile informazione, bensì istante in continua formazione. I lavori che ha presentato in questi anni sono opere create con tecniche digitali e tradizionali, dalle grafiche dipinte con metalli e acidi, alle installazioni che sposano materiali naturali a quelli artificiali, industriali. Caratterizza la sua attività artistica la fascinazione, la progettualità, la ricerca delle tecniche e dei materiali. Gli strumenti di esecuzione vedono la partecipazione di tecniche miste: dallo scanner all’olio, dall’elaborazione grafica agli acrilici, olio, spago, silicone, polistirolo.

Espone i suoi lavori in mostre personali e partecipa a manifestazioni collettive sia in Italia che all'estero.

Opere in esposizione presso lo studio dell'artista, Galleria Artanda Acqui Terme, Galleria ArteGioia107 Milano

Alcune Mostre [Tutte le mostre qui]



2018:

.BAU 15 OUT Contenitore di Cultura Contemporanea Triennale di Milano

.HUMAN RIGHTS? #EDU 23 giugno | 23 settembre 2018

Fondazione Opera Campana dei Caduti | Rovereto | TN | Italy

.Il piacere nei libri 9 - 24 giugno Napoli

.Vitamine 7 febbraio al 29 aprile 2018 Camec La Spezia

.ARTOUR-O il MUST 14 - 18 marzo Firenze



2017:

.ARTOUR-O il MUST 10 - 13 novembre Madeira - Portogallo

.MISA Museo Internazionale 27 maggio Perugia

.H2O - Human Rights 20 maggio - 21 settembre Rovereto

.ARTour-o il MUST 14 - 20 marzo Firenze

.Le Stanze delle Meraviglie-Wunderkammern 25 gennaio - 26 febbraio [1 - 5 febbraio] Verbania



2016:

.ARTour-o il MUST 17 al 22 ottobre 2016 Barcellona - Spagna

.Tavoletta per l'archivio Carlo Palli 24 settembre La Spezia

."Quelli di Artanda espongono a Palazzo" 17/09 - 02/10 Acqui Terme



2015:

.Ventiperventi 2015 artfair Padova 13/16 novembre Padova

.10,10 - Movimento temporalista 10 ottobre - 7 novembre Tolentino

.Affordable Art Fair 19-22 Marzo.Milano



2014:

.Iron&Rust – PERSONALE 8 aprile – 8 maggio 2014 Milano



2013:

.Armoniche Alchimie – PERSONALE 12 - 25 luglio 2013 Roma



2012:

.Art Festival Cerreto Laziale - 9 giugno - 7 ottobre 2012 Cerreto Laziale

.La Nuova Pittura – PERSONALE 14 - 28 febbraio 2012 San Donato Mil.se



2011:

.Ar[t]cevia 2011 300/2 26 agosto - 10 ottobre 2011 Arcevia - (AN)

.Iron&Rust PERSONALE 13 marzo - 31 maggio 2011 – Vicenza



2010 :

.PERSONALE 17giugno 2010 - 20 luglio 2010 Acireale CT



2009:

.New Ars Italica - 3 - 18 ottobre 2009 Milano

.Mostra PERSONALE 4 - 31 maggio 2009 Pisa



2008:

.AR(t)CEVIA International Art Contro-Festival - PERSONALE 5 settembre - 4 ottobre - Arcevia - AN

.Metamorfosi&Universi – PERSONALE- 12 – 29 Aprile 2008 Pomezia - Rm –



2007:

.Acqua, sorgente d'amore 12- 24 Maggio 2007 Roma

.Corpo, segno, superficie 31 marzo – 9 Aprile 2007 Ferrara



CORSI:

- Settembre 2018 workshop di xilografia giapponese - ??? - MOKUHANGA con la Maestra ASAKO HISHIKI

Tematiche

Spatium : estensione

spatium - dimensione interiore
spatium - dimensione rivelata
spatium – dimensione manifesta

Antonella Sassanelli opera attraverso una ricerca profonda delle dimensioni dell’uomo e delle sue estensioni interiore, rivelata e manifesta. Sottrae e riempie, ad esempio nelle grafiche pittoriche, per mezzo della computer grafica prima, poi con i metalli e la loro trasmutazione che ne origina nuova forma. Tempo e Spazio si compenetrano per rivelare il divenire. Paesaggi umani, esistenze profonde, sempre aperte allo squarcio di sole.

Tecniche

La genesi delle sue opere ha origine da “figure” espresse con linguaggio scritto unito, o consegnato in esclusiva, alle immagini. Scanner e macchina fotografica i suoi “altri” occhi.La sua creatività è ispirata dal ritrarre emozioni attraverso immagini metaforiche. Gli strumenti di esecuzione vedono la partecipazione di tecniche miste: dallo scanner all’ olio, dall’elaborazione grafica agli acrilici.

Quotazione

TESTI CRITICI
Quando ci accostiamo alla fotografia siamo portati a considerare tale prodotto artistico un artificio
attraverso il quale veniamo a conoscenza di fatti, paesaggi, figure che in qualche misura ci
informano della realtà.
Paul Klee aveva detto che "l'arte è deformazione" intendendo con questa asserzione che la realtà,
spesso esplicita nell'immagine, deve subire alcuni processi di mutamento che ci conducono in un
mondo surreale, fantastico o geometrico in cui i parametri estetici cambiano insieme alla materia
originale da cui derivano.
Antonella Sassanelli, nell'estrinsecazione delle sue figurazioni estetiche, parte proprio dalla
fotografia elaborandola con mezzi fisici e chimici (ruggine, acidi, diluenti ecc.) fino ad ottenere
immagini complete o parziali in cui le radici fotografiche vanno dissolvendosi e trasformandosi
creando un che di primordiale materico che diventa simbolico o evocativo di altri mondi.
La trasformazione della materia pervade i volti che l'artista ci presenta in fase quasi liquefattiva: è
come un magma corrosivo che progressivamente si impadronisce dell'immagine antropomorfa
fino a deturparne i volti e conferendo all'immagine finale un che di tragico mescolato ad una
bellezza intrinseca che si oppone, impassibile, a questa metamorfosi.
Vediamo così facce piene di crepe come di legno vecchio logorato dal tempo, altre come se si
stessero sciogliendo.
A volte siamo di fronte al dubbio se lo spazio stia corrompendo le immagini o se queste stiano
formandosi emergendo dal nulla.
I toni cromatici sono molto contenuti, quasi non volessero mostrare segni di emozioni particolari,
ne risulta un'interiorizzazione che dai volti si espande nell'ambiente circostante.
Questi volti spesso assumono un aspetto enigmatico che ci costringe ad analizzarli cercando di
approfondire i perché di queste figure e a cercare i moti sottesi a questi sguardi così belli, così
emblematici.
È un mondo psicologico sommerso che la Sassanelli cerca di suggerirci attraverso modulazioni
continue e ritmi diversi che rendono molto articolata e complessa la sua ricerca sulla metamorfosi
della materia.
Silvano Battistotti - ArteGioia107 - marzo 2014

Armoniche Alchimie
Antonella presenta le sue ultime sperimentazioni, basate sulla trasmutazione del metallo che
tramite chimica e scarnificazioni diviene forma.
Le sue opere non si pongono al di fuori del Tempo e dello Spazio, ma lo compenetrano,
rispecchiando il Divinire, il continuo mutare dell’Uomo verso la Morte.
Sono specchio della vita, illusoria isola d’equilibri, nel caotico mare dell’Essere
Alessio Brugnoli - curatore e scrittore - luglio 2013

Sassanelli, l’arte della contaminazione
Nativa di Modena ma da molto tempo trasferita a Milano - attualmente residente a Colturano -
l’artista Antonella Sassanelli ospite della galleria sandonatese proclama come parola d’ordine la
contaminazione. E si dimostra capace di tenere fede non banalmente a tale verbo, proponendo
qualcosa che - pur nel panorama di un linguaggio sperimentale e postmoderno affollato da
migliaia di adepti del linguaggio trasversale - è in grado di manifestare una non irrilevante
personalità. Formatasi negli anni ‘80 attraverso la recitazione, il mimo, la video art e la scrittura,
Antonella Sassanelli porta oggi a maturità queste diverse influenze lavorando su due piani:
significato e significante. Il significante non è un elemento secondario nel suo discorso. Forte è la
minuzia e l’attenzione con cui si concentra sull’aspetto tecnico, ovvero sull’«artigianalità»
dell’opera d’arte. Ecco quindi l’ospite dello spazio di San Donato muoversi con perizia nella tecnica
dell’ossidazione, la più “sua”, definita iron&rust art. Dove un’immagine (di solito un ritratto)
emerge dalla corrosione della tela attraverso un procedimento di “scarnificazione”, di
degradazione indotta che produce in conclusione un effetto di straniamento spazio-temporale. Il
ritratto “rugginoso”, virato in seppia, pare arrivare da un tempo remoto - alcune sagome di
adolescenti-lavoratori che emergono dalle nebbie seppia evocano la Rivoluzione industriale di un
secolo e mezzo fa- o forse da nessun tempo del tutto. Ma in linea più generale, considerando
ancora il medium - la materia, non il fine - questa artista che nel 2011 ha partecipato a “Sckeda
Metropolitana” a Prato, ha avuto mostre in Inghilterra, Spagna e in Italia a Vicenza, Cagliari, Porto
Recanati, dimostra di saper lavorare praticamente tutto: fotografie, tessere di mosaico, colla,
pomice, spago, silicone, ogni materiale insomma. Il tutto accompagnato da testi e poesie dal suo
coté di narratrice. Persino la “mail art”, in pratica una sorta di social network di artisti che
elaborano un tema su suggerimento del protagonista della personale, fa parte del suo repertorio.
«Il contenuto di un’opera d’arte non andrebbe mai spiegato», dice lei stessa quando le si chiede
“di cosa parlano” questi volti umani (c’è l’Uomo, non il paesaggio al centro: diremmo il paesaggio
umano) che definisce «tra sopravvivenza e buona Novella». A vederli è inevitabile andare a Bacon
e Burri: i numi tutelari sembrano quelli. La protagonista a cascina Roma evidenzia però come la
rappresentazione della condizione umana che intende manifestare non sia solo lacerata dal
dubbio, o dalla pena, ma aperta allo squarcio di sole. Proprio come nella tela “palindroma”
esposta nella prima sala: una corda lega un volto che ride a uno che piange, e si può andare
indifferentemente da sinistra a destra come da destra a sinistra.
Emanuele Dolcini – giornalista 2012

Sassanelli Antonella su Next !!!
Un ruolo particolare nella Digital Art italiana ricoprono sia Daniela Mastrangelo, sia Antonella
Sassanelli: la loro ricerca, più che sulla rielaborazione dell’immagine, si concentra sulla loro
relazione con la materia. Entrambe lavorano sulla riproduzione delle opere digitali non sul video o
sulla carta ma, su cera la Mastrangelo, che riproduce fragilità e incertezza dell’esistenza o sugli
ossidi di ferro la Sassanelli, che mostra come il Tempo corrode la nostra anima e il nostro corpo.
http://www.kipple.it/index.php?route=product%2Fproduct&product_id=255

"La nebbia nelle viscere"
Intravedo. Scorgo contorni appannati e anticipo intellettualmente forme a lungo assimilate.
Un’immagine che porta incisi i nei e le rughe del tempo che ha accumulato.
L’arte della Sassanelli è un gioco cerebrale. È un film a scorrimento lento, è una foto dissotterrata
stampata su carta ossidata.
Un racconto che ci lascia le labbra tese in un sorriso, con un’ombra di sapore amaro percepito
soltanto passandoci la lingua.
Un’arte come un seme piantato dal mondo e nutrito dalla materia grigia.
Opere messe in mostra nude e sporche di vernice amniotica e coaguli di ricordi.
Forme scritte dal moto oscillatorio del suono; ecografie che immortalano corpi stretti in trappole
di immaginarie lastre di plexiglass.
In tutto questo c’è diabolica purezza.
Antonella attraverso un gioco di apparenze, inganna il suo spettatore. È Lo sguardo di un bambino
attraversato da un lampo di fatalità, volti di innocenti sonni statici e vischiosi come maschere
funerarie, un cecchino che mira senza fucile; soggetti depurati dagli elementi di contorno, tanto
sovrastanti nelle dimensioni quanto nell’inquietudine che lentamente dallo stomaco attira verso
sé.
Di testa e di viscere si dipingono le abilità tecniche.
Immagini fotografiche dalle particelle di bruma, altre corrose e in parte lentamente disgregate da
acidi digestivi.
La Sassanelli esalta ogni elaborazione di forma e colore che si dona nella propria cruda essenza
senza mai mescolarsi fino a fondersi in una nuova concettualità, dove il colore è pastosità e luce, la
forma è liquida e sfuggente.
La dignità dell’elemento nucleare.
Che sia un volto, una bocca o una figura l’artista rimuove le potenzialità del dettaglio e lo ricuce a
supporto elevandolo ad opera d’arte.
Antonella Sassanelli è un’artista con gli occhi grandi. Occhi che trapassano la coltre capace di
cancellare i contorni e virare i toni per osservare e asseverare.
Realtà che feconda il senno, vive di memoria e sapere, si culla nelle viscere e nasce come arte.
Di nebbia sarà la fonte e di sabbia i liquido battesimale
di Laura Coppa - dic. 2010

Antonella è erede di un filone espressionista dell'arte europea, il quale, con forme anche differenti
dalla pittura, ad esempio il Gabinetto del Dottor Caligari, ha sempre esplorato lo iato tra i diversi
piani della realtà. Nell'espressionismo classico che arriva sino agli anni Settanta, il confronto era
tra percezione ed allucinazione. La Sassanelli, figlia della nostro mondo contemporaneo, invece
indaga sulle relazioni, spesso contraddittorie tra Vita e Ciberspazio, anche se con mezzi espressivi
differenti. E l'antinomia tra Vita, fuoco e movimento e Ciberspazio, ghiaccio ed immobilità, è molto
simile ad alcune metafore di Gibson e di Sterling.
Alessio Brugnoli - curatore di "Turing test" - nov/dic 2009 MI

A me ricorda molto Bacon, ad altri Frida, ma indipendentemente dai paragoni, Antonella, è una
dei pochi artisti che esplorano il senso del tragico, in una società, come la nostra che si illude di
vivere in un'eterna adolescenza, timorosa di sentimenti forti, capaci di rompere il suo guscio di
plastica. Artista che parla all'anima, la Sassanelli.

Le sue opere sono in bilico tra realtà e virtuale, tra paesaggio interiore ed esteriore. Immagini che
attraverso un sottile traslato da rappresentative trasforma in "presentazione" di sé. Figurazioni
che al significato sovrappongono il significante, e che convivono legati da un rapporto di
presupposizione reciproca, in quanto rappresentazione virtuale e reale dell'oggetto raffigurato ed
insieme significazione con la quale si intendono le relazioni che legano qualcosa di materialmente
presente a qualcos'altro di assente. La natura della rappresentazione nella sua dimensione reale -
il frammento di realtà da cui è prelevata l'immagine.
Anonimo (...) - sett. 2009

Mi sento di dire che Antonella è un'artista appassionata e genuina. Sta esplorando diversi moduli
espressivi con tecniche miste in cui la tecnica tradizionale viene accostata alla digital art per
raggiungere gli obiettivi espressivi che ricerca. Ricordo un lavoro fatto ispirandosi a sua figlia in cui
lei attraverso quell'immagine ha comunicato la sofferenza dei bambini di tutto il mondo.
Luis - http://arteitaliana.blogspot.com/2009/04/mostra-personale-di-antonella.html

"Ciò che intriga maggiormente nella pittura di Antonella Sassanelli è la percezione di una
dimensione “oscura”, la presenza di qualcosa/altro portato alla luce, un tormento continuo intimo
che viene rivelato. Questo aspetto travolgente e nello stesso tempo riservato, sono parte
integrante delle dicotomie che convivono ed animano le opere di Sassanelli.
Nei suoi lavori realizzati con le moderne tecniche della digital art mista a quelle tradizionali della
pittura ad olio, scorgiamo l’inquietudine di figure stravolte “dentro”, il tormento dell’apparire con
la drammaticità dell’essere. Come solo l’arte riesce a sconvolgere ed essere specchio dall’anima,
così questa bipartizione si proietta, per traslato, dalla tecnica all’immagine, e ci turba poiché
capace di coinvolgerci. Una “riflessione” che all’ equilibrio estetico rivendica un’ armonia
convulsiva, affermazione di un potere autonomo del bello."
dr. Enzo Bettazzi - apr. 2009

Antonella Sassanelli è un’artista con totale libertà esecutiva ed interpretativa, dove l’eclettico
utilizzo di tecniche digitali si completa con quelle più tradizionali e la scrittura. Nei suoi lavori la
“narrazione” è l’elemento predominante; la stessa che nell’era del postmoderno appare precaria,
fragile e fluttuante, nei lavori della Sassanelli è il filo conduttore che propone attraverso immagini
pure o elaborate, trasformazioni realizzate al di là di ogni condizionamento. Sassanelli ha messo a
punto una sua particolare poetica realizzando cicli di opere con una tecnica digitale che sfocia in
realizzazioni puramente pittoriche. Comincia dallo scanner o attraverso la fotografia la sua sfida
alla destrutturazione. Sviluppa il lavoro per mezzo uno specifico software e, imponendosi una
ferrea regola operativa, con il "pennello digitale" pixel dopo pixel, tratta tutta la superficie. È un
lavoro minuzioso e assolutamente rigoroso, Il risultato sfocia in una scarnificazione che rivela una
solida, affascinante nuova struttura narrativa. I particolari delle immagini con il procedimento
grafico, si trasformano in una modulazione metaforica scandendo nuovi piani-struttura che si
susseguono a segmentare la forma. Un lavoro, il suo, che non è mero procedimento tecnologico,
utilizzando invece il lessico e la destinazione della pittura-pittura: la pennellata e la tela che infine
si mostrano nella loro concretezza segnica e materica, diventano, nell’opporsi all’omologazione,
l'estensione di un' identità da mutevole a trasgressiva. Una nuova identità che torna a dare un
senso a quelle categorie che ormai non riusciamo più ad afferrare perché i suoi paradigmi erano
tutti post-moderni, creati per un' altra dimensione, una dimensione nichilistica.
Ignazio Fresu - scultore - nov 2008

"I pensieri forti di Antonella"
L'arte ha il compito di prevenire e impedire orrori. L'arte ha il compito di educarci al bello,
Antonella con le sue tele punta il dito contro la cultura massificata dei nostri tempi con immagini
molto forti ed intense che ci costringono a riflettere su una radicale ignoranza di vasti settori della
società. Per colmare questi vuoti è quindi necessaria una forte personalità capace di incantare i fini
dicitori... esteti del bla bla bla con contenuti di alto valore artistico ed estetico. Anche se a volte le
tele sembrano vagare nel torpore del lieve c'è dietro il pensiero forte di un'artista di
temperamento.
Ina Ripari – artista - giugno 2008

"Spregiudicata e geniale risulta l'opera di Antonella Sassanelli che sovrappone con una struttura
crocifera la duplice immagine di un abbraccio omoerotico a quello di una donna nell'atto
eloquente di assaggiare una fragola." (rif. opera forEver forEros)
Sabrina Falzone - Critico d'arte – giugno 2007

Premi

Premio "Antonello da Messina" II ediz. - anno 2018
Opera: Pietra su pietra

Bancarelfiore 2014 - 3^ classificata con l'opera "Non solo fiori" (polittico)
Bancarelfiore 2014 - Concorso : Il fiore fra tradizione e modernità
Sez. Pittura 3^ class. Antonella Sassanelli

PUBBLICAZIONE POESIA
Dopo aver preso visione
delle preferenze espresse dalla giuria,
la Aletti Editore ha deciso
di pubblicare la Sua poesia
LO SPECCHIO DI UNA DEA
nel volume "Il Federiciano".

CONCORSO NAZIONALE DI PITTURA E SCULTURA 2007
"Premio G. D´Annunzio"
Targa Presidenza Premio D’Annunzio
a SASSANELLI ANTONELLA
con l'opera Gabi e Coralli - acqua e fuoco




Bibliografia

Nasce nel 1964 a Modena, cresce a Milano.
Negli anni ’80 studia recitazione, mimo e danza jazz - tecnica Mattox - al Centro Studi Coreografici San Calimero di Milano e si mantiene lavorando per il teatro e la televisione come figurante e in piccoli ruoli.
Negli anni ’90 si concentra solo sulla scrittura: un romanzo, poesie e racconti. Pubblica su riviste web e i lavori sia di prosa che di poesia vengono recitati in teatro e in reading pubblici.
In seguito unisce immagini alle scritture. Si concentra sulla prosapoesia e spazia dalle tecniche digitali alla pittura tradizionale.
Espone i suoi lavori in mostre personali e partecipa a manifestazioni collettive.