Matteo Bergamaschi

amante dell arte

Torinese, classe 1987, si laurea in Filosofia presso l’Università Cattolica e svolge il Dottorato di ricerca presso il medesimo ateneo. Attualmente è docente presso la Pontificia Università Salesiana e la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale di Torino, oltre che docente di storia e filosofia presso l’Istituto Sociale dei Padri Gesuiti di Torino.
Autore di numerose pubblicazioni, dedica la sua ricerca a un ripensamento dell’humanesimo nelle condizioni dell’attuale congiuntura storica; a questo scopo, i suoi interessi intersecano filosofia, teologia e scienze umane in senso ampio.

Bibliografia

Monografie
M. Bergamaschi – S. Cincelli, L’intelligenza artificiosa: possiamo costruire una macchina per pensare?, libro stampato dagli autori (tramite ilmiolibro.it), 2011;
M. Bergamaschi – C. Pallard, Dire io. Sulla questione identitaria nel mondo postmoderno, Aracne, Roma 2012;
M. Bergamaschi – I. Menso, Benedire. I poeti, Aracne, Roma 2012;
M. Bergamaschi – D. Navarria, Il segno intrattabile. Antropologia del simbolo e del consumo a partire da Silvano Petrosino, Nuova Editrice Berti, Piacenza 2014;
Performance divino-umana. La concettualità del drammatico nella proposta teologica di H.U. von Balthasar, Mimesis, Milano 2015;
Piccola metafisica del libro, Effatà, Cantalupa 2015;
L’assimilazione del chierico. Ipotesi sul ruolo dell’intellettuale, Effatà, Cantalupa 2016;
Desiderio di pensare. Possibilità di discorso dopo la metafisica, la modernità e le ideologie, Effatà, Cantalupa 2016;
M. Bergamaschi – S. Petrosino, Vivere Dio sulla terra. Le opere di misericordia corporale, Cittadella, Assisi 2016;
Conf(l)essioni. Fenomenologia di uno spirito, Effatà, Cantalupa 2017.