Elena Diaco Mayer

pittrice

E' nata a Padova, nel 1968.
Nel 1990 si è laureata in scenografia presso l'Accademia di Belle Arti di Brera.
Nel 2009 ha conseguito la laurea specialistica in Pittura presso l'Accademia di Belle Arti di Catanzaro con voti 110 e lode/110.
Nel 2011 è invitata ad esporre alla 54° Biennale di Venezia, "L'Arte non è cosa nostra", Padiglione Italia - Accademie, Tese di San Cristoforo, a cura di Vittorio Sgarbi.
Ha vinto numerosi premi tra cui, al Premio Comel Arte Contemporanea 2016, il Premio del Pubblico con l'opera "Ritrovarsi in un riflesso", Spazio Comel, Latina.
Sue opere sono presenti in numerosi musei e collezioni private
Vive e opera a Catanzaro.

Formazione

Si è laureata in scenografia all’Accademia di Belle Arti di Brera.
Ha conseguito la laurea specialistica in pittura con lode presso l’Accademia di Belle Arti di Catanzaro.

Tematiche

La sua opera, pittorica e scultorea, attraverso monocromie e ampie campiture d’oro, scritture astratte e modulazioni del segno, è volta a concretizzare in stati di consapevolezza visiva sostrati ed elementi originari della realtà oggettiva.

Tecniche

Il suo lavoro è connotato dall’utilizzo di elementi naturali ed essenziali, e da un’iconografia memore della tradizione artistica occidentale e delle culture ortodossa ed orientale.

Premi

2016: Premio del Pubblico con l'opera "Ritrovarsi in un riflesso", 2016 al Premio Comel Arte Contemporanea 2016, Spazio Comel, Latina.

2016: Premio Angelo Savelli con l'opera "Brilla spontaneamente come il sole" nell'ambito del Premio di Pittura Città di Pizzo, a cura di Lara Caccia, Museo della Tonnara, Pizzo (VV).

2013: I Premio con l'opera "Parole e Silenzio", 2013, al IV Premio Luca D'Amico, a cura di Ghislain Mayaud e Antonio D'Amico, Vaccheria Foti, Rossano (Cs).

2012: Premio Gustavo Valente con l'opera "Impronta", 2012, nell'ambito del III Premio Luca D'Amico , a cura di Antonio D'Amico, Vaccheria Foti, Rossano (Cs).

2011: è invitata ad esporre alla 54° Biennale di Venezia, "L'Arte non è cosa nostra", Padiglione Italia - Accademie, Tese di San Cristoforo
a cura di Vittorio Sgarbi.

2008: Selezionata per la "Seconda Biennale d'Arte dei Giovani" a cura di Renato Barilli, Roberto Daolio, Mauro Mazzali.

2007: Selezionata per il progetto "Muni-X-Webart" del Comune di Roma X Municipio e Giornale Namir.

Bibliografia

Elena Diaco Mayer è nata Padova nel 1968, vive ed opera a Catanzaro.
Ha compiuto studi artistici (laurea in scenografia presso l’Accademia di Belle Arti di Brera) e studi umanistici (lingua araba, iconografia ortodossa e calligrafia giapponese).
Si è specializzata con lode in Arti Visive e Discipline dello Spettacolo, con indirizzo in Pittura, presso l’Accademia di Belle Arti di Catanzaro.
Nel 2006 è tra i partecipanti alla Residenza d’artista di Grottaglie (TA) frequentando il Workshop con lo scultore Giuseppe Spagnulo, nell’ambito del progetto culturale ARS.M.A.C. di Taranto.
Nel 2007 è invitata dal Museo Civico di Taverna a partecipare al progetto “M.A.C.A.T” - Museo d’Arte Contemporanea all’Aperto, con un’opera che entra nella collezione permanente del museo.
Nel 2009 è invitata a partecipare alla Seconda Biennale d’Arte dei Giovani a Bologna, curata da Renato Barilli e Roberto Daolio.
Nel 2010 è inserita tra i 15 giovani artisti calabresi scelti per il loro lavoro dalla rivista specializzata Arte Mondatori.
Nel 2011 è invitata ad esporre alla 54° Biennale di Venezia, L’Arte non è cosa nostra, Padiglione Italia - Accademie, Tese di San Cristoforo
a cura di Vittorio Sgarbi.
Ha vinto numerosi premi tra cui, al Premio Comel Arte Contemporanea 2016, il Premio del Pubblico con l'opera "Ritrovarsi in un riflesso", Spazio Comel, Latina.
Sue opere sono presenti in numerosi musei e collezioni private.