Cristiano Ranghetto

artista

BIOGRAFIA
Nato a Busto Arsizio (Va) nel 1977, dopo gli studi presso il Liceo Artistico ,ha conseguito il Diploma di Laurea in Scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Brera. Attualmente vive e lavora, oltre che come artista, nel ruolo di insegnante nella provincia di Varese. Pittore e scultore profondo, incline all’analisi interiore, crea le sue opere dando loro forma viva e comunicando lirismo spontaneo. L’artista ha scelto l’argilla perché è terra, parte fondamentale del pianeta in cui viviamo che soffre a causa delle azioni dell’uomo: le crepe sulla superficie delle sue opere rappresentano le ferite inferte dall’uomo agli animali alle piante, all’ habitat in cui viviamo! Le sculture di Ranghetto non sono rappresentative di un’arte mummificata ma al contrario, prendono vita dalla materia cariche di movimento, di energia, di passionalità. Sicuramente la frase di Daniel Barenboim “Ogni grande opera d’arte ha due facce, una per il proprio tempo e una per il futuro, per l’eternità” è appropriata per le opere di questo artista .

Formazione

Liceo Artistico - Accademia di Brera - Diploma di Laurea in scultura

Tematiche

POETICA ARTISTICA
Lo sfruttamento della Terra e gli animali a fini di lucro da parte dell’uomo è terribile…
Ho deciso di trattare questo tema perchè a mio parere l’arte ha il dovere di mettere in luce i problemi creati dall’uomo. Il materiale che prediligo per realizzare le mie sculture è l’argilla: essa è terra, parte fondamentale del pianeta in cui viviamo, il quale soffre perché soffocato dall’uomo, che continua a provocare paurosi disastri ambientali. Io vedo l’uomo come parassita della Terra, quindi eseguo le mie sculture usando come materiale la terracotta che poi, in una fase successiva, volutamente corrodo, con l’intento di simboleggiare le ferite che il pianeta ha subìto e continua a subire dall’uomo: inquinamento a vari livelli (atmosferico, idrico, del suolo, chimico, biologico, acustico, luminoso, termico, radioattivo, nucleare, agricolo, industriale). I soggetti che maggiormente rappresento sono gli animali: orsi polari, gorilla, elefanti, delfini ecc., perchè vittime innocenti dell’uomo. Nella fase iniziale di questa nuova sperimentazione dopo averle corrose, pitturavo le mie sculture… il colore rappresentava una sorta di barriera tra le mie opere ( a mio modo la mia anima ) e la superficialità del mondo e della società odierna. Ora invece la mia terra vuole essere libera, la mia scultura è sempre di argilla corrosa ma non viene più pitturata, rimane del suo colore naturale per una precisa scelta stilistica : “voglio far emergere la mia anima senza finzioni e senza paura del giudizio altrui“.
Io da scultore non credo di usare un materiale povero anzi, a mio parere la terracotta è il più nobile di tutti dato che, oltre ad essere terapeutica, con essa si producono mattoni e tegole per costruire case negozi centri commerciali ecc.
La terra rappresenta circa il 30 % dell’intero pianeta ; il restante 70% è fatto d’acqua : tra qualche decennio l’argilla non sarà più considerata materiale ovvero ma il più ricercato. La sovrappopolazione aumenterà si coltiverà meno per dar spazio vitale a tutti e tutti vorranno spazio a sufficienza e col tempo la terra diventerà il nuovo oro.
I paesi ricchi stanno saccheggiando la Terra: consumano più risorse di quelle che il pianeta può produrre e moltiplicano il loro “debito ecologico”. Se nessuno fermerà questa corsa alla distruzione, secondo le previsioni più fosche, tra meno di 50 anni non basteranno due pianeti come il nostro per soddisfare i bisogni di tutti. È l’allarme lanciato dal Living Planet Report 2004 del WWF, presentato ieri nella sede delle Nazioni Unite a Ginevra e in Italia. Il rapporto denuncia che l’ uomo consuma in media il 20% delle risorse in più rispetto alle capacità di rigenerazione della Terra.
La terra sta reagendo ai continui disastri che l’uomo sta facendo su di essa.
Gli uragani, i cambiamenti climatici, i terremoti ecc. sono la CONSEGUENZA di quello che l’uomo compie ogni giorno alla terra e ai suoi figli, gli animali, visto che l’uomo, oltre a sfruttare le risorse della terra, sfrutta anche i suoi fratelli animali. Il primo effetto che possiamo considerare come ferita inimmaginabile che non si può rimarginare è lo scioglimento dei ghiacciai, con la terribile conseguenza dell’estinzione di una specie animale.
L’uomo sfrutta gli animali dato che, per poterli ammirare li rinchiude in gabbie. Gli elefanti vengono addirittura uccisi per poter estrarre il prezioso avorio contenuto nelle loro zanne, così come altri per la loro pelliccia oppure solo per divertimento, come nella corrida. L’uomo sfrutta gli animali anche per nutrirsi e lo fa in maniera spropositata: pensiamo agli allevamenti intensivi di maiali, mucche, polli,cavalli , galline: vivono in spazi chiusi in gabbie strettissime per soddisfare i bisogni dell’uomo. Gli agnelli che vengono uccisi soprattutto nel periodo pasquale. I delfini che vengono uccisi a mattanza in Norvegia e in Giappone (per incrementare l’industria alimementare), animali fra i più intelligenti del pianeta .. uccisi per la loro carne. Ma non dimentichiamo anche le balene. Non c’e’ fine all’ingordigia dell’uomo: non mi stupirebbe se per trovare qualcosa di “nuovo” da mangiare si mettesse ad allevare esseri umani!
Anche i prodotti della terra sono stati modificati a piacere dall’uomo come per esempio le pesche noci ( non esistevano prima ) o l’uva priva di semi: l’uomo ha modificato geneticamente questi prodotti per renderli più semplici da mangiare, più veloci da pulire, ma hanno meno sapore della frutta non modificata poiché sono “pompati”, gonfiati allo scopo di apparire belli e quindi buoni e perciò vendibili. Sarebbe auspicabile tornare all’agricoltura tradizionale, quella dei nostri nonni!Anche gli alberi nelle città sembra non riescano più nemmeno a respirare sembra vogliano alzarsi e scappare, ma dove? Io sono del parere che la natura non deve essere violata nè migliorata, perché non si può migliorare qualcosa che è già perfetto. La natura e Dio sono la stessa cosa: finchè l’uomo non capirà questo, non andremo da nessuna parte. Bisogna avere rispetto per la nostra terra. Ma il problema è cosa lasceremo ai posteri: un pianeta distrutto, una fauna lacerata che le generazioni future potranno solo vedere negli zoo e una flora consumata, mangiata letteralmente dall’uomo e dalla sua ingordiglia. Io vedo l’uomo sempre più come parassita della terra e non come suo figlio. La situazione nel mondo è veramente disastrosa: occorre agire in fretta per salvare quel poco che rimane intatto nel nostro pianeta come per esempio la foresta amazzonica, il polmone verde del pianeta, che viene distrutta giorno dopo giorno per trarne profitti economici.

Tecniche

Scultore : Terracotta trattata - Pittore : olio su tela

Premi

PRINCIPALI ESPOSIZIONI

Ha inoltre partecipato al “Premio Internazionale Milano”,2017
GALLERIA “ I PORTICI “ – TRADATE (VA) 2008
GALLERIA “ STUDIO LOGOS “ – ROMA 2004
GALLERIA “ SALETTA DELL’ARTE “ – TARANTO 2011
VILLA TRUFFINI – TRADATE ( personale ) 2005
GALLERIA “ ART LEADER “ VILLA ARCONATI – CINISELLO BALSAMO (MI), 2006
GALLERIA “ ARMANTI “ – VARESE, 2011
GALLERIA “ ARIELE” – TORINO 2016
GALLERIA “ SPAZIO ARTE “ – CREMONA 2017 /2018
GALLERIA “ A&D ART GALLERY (CO) 2005
GALLERIA “ STUDIO D’ARTE GIOVANNETTI” – LEGNANO (MI), 2003

MOSTRE
GALLERIA “ SATURA “ – GENOVA ( personale ) 2008
CENTRO ESPOSITIVO SAN MAGNO – LEGNANO 2004 – 2007
MOSTRA A TEMA: “ RIFIUTANDO “- TORRE COLOMBERA – GORLA MAGGIORE (VA) 2009
MOSTRA A TEMA “ DONNE “ - MUSEO DEI MAGLI – SAREZZO (BS) 2010
MOSTRA AL MONASTERO SAN MICHELE – LONATE POZZOLO – VARESE 2010
MOSTRA STUDIO IMMAGINARIO – LEGNANO (MI) ( personale ) 2014
MOSTRA alla “ BOTTEGHE DELLE IDEE “ – CASTIGLIONE OLONA (VA) (personale)
MOSTRA PERMANENTE “ CASTELLO DI CARIMATE “ – CARIMATE ( CO) 2006
MOSTRA in “ VILLA FERRANTI ” – FIGINO SERENZA (CO) ( personale ) 2006
MOSTRA in “ VILLA RUSCONI “ – RESCALDINA (MI) 1997 / 2000 – 2007
MOSTRA al “ TORCHIO “ (sala civica) CARIMATE (CO) 2017
MOSTRA alla “ ANTICA RIMESSA DEL TRAM “ – LAVENA PONTE TRESA (VA) 2017
MOSTRA “ VILLA POMINI “ – CASTELLANZA (VA) 2018
MOSTRA “ CASTELLO DI MASNAGO “ – VARESE 2016
MOSTRA “ CHIOSTRO DI VOLTORRE “ – GAVIRATE (VA) 2016
MOSTRA “ PALAZZO MARLIANI – CICOGNA “ – BUSTO ARSIZIO (VA) 2018
MOSTRA presso “SPAZIO ARTE CIQUADRO” – TURATE (CO), 2012
alla Mostra Internazionale di pittura e scultura di Venegono Superiore(Va), al programma televisivo “Segreti” sul canale videostar.

Bibliografia

BIOGRAFIA
Nato a Busto Arsizio (Va) nel 1977, dopo gli studi presso il Liceo Artistico Statale “ Paolo Candiani “ ha conseguito il Diploma di Laurea in scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Brera. La stesura della sua tesi di laurea (GLI SCULTORI DEL MUSEO PAGANI DI CASTELLANZA) è nata da un attento e approfondito esame sugli scultori e sulle opere da loro esposte in questo noto “museo all’aria aperta”. Attualmente vive e lavora, oltre che come artista, nel ruolo di insegnante nella provincia di Varese. Scultore profondo, incline all’analisi interiore, crea le sue opere dando loro forma viva e comunicando lirismo spontaneo e significativo che giunge fino a noi. L’artista ha scelto l’argilla perché è terra, parte fondamentale del pianeta in cui viviamo che soffre a causa delle azioni dell’uomo: le crepe sulla superficie delle sue opere rappresentano le ferite inferte dall’uomo agli animali. Le sculture di Ranghetto non sono rappresentative di un’arte mummificata ma al contrario, prendono vita dalla materia cariche di movimento, di energia, di passionalità. Dice Ranghetto: "La scultura è più meditativa, occorre pensare e riflettere sull'idea e sul come realizzarla. Prima di fare l'opera definitiva, eseguo tre, quattro bozzetti a volte di varie dimensioni, fino a raggiungere quello che mi soddisfa e che si avvicina all'idea del progetto per la scultura vera e propria. Per far ciò, trascorre anche molto tempo, e poi la scultura prende forma…",”…la pittura per me è anche uno sfogo, posso esprimere immediatamente ciò che provo… ora sto dipingendo quadri double - face,che offrono due visioni diverse dello stesso dipinto. Utilizzo molto il nero perchè lo trovo un colore elegante, in sintonia con ciò che sento ". I suoi sono dipinti caratterizzati artisticamente dalla cifra astratta ma guardandoli con attenzione si scoprono macchie di colore popolate di volti femminili, di folletti o figure che fanno parte del suo immaginario, dominato quest'ultimo da un gesto istintivo nella pittura. C'è in lui una grande voglia di sperimentare e mettersi in gioco con la materia, e il colore elemento fondamentale anche nella scultura. Sicuramente la frase di Daniel Barenboim “Ogni grande opera d’arte ha due facce, una per il proprio tempo e una per il futuro, per l’eternità” è appropriata per i volti e i gesti delle opere di questo artista. Negli anni ha anche sviluppato una vena creativa per la pittura e la poesia, che gli hanno permesso di partecipare a diverse mostre collettive nella provincia di Milano e Varese. Negli anni 2006 – 2007 – 2008 ha partecipato agli annuali Concorsi Internazionali di Pittura e Scultura indetti dalla Provincia di Varese ed è stato premiato con una medaglia d’oro, una coppa e un lingotto in argento quale riconoscimento per le sculture presentate. Nel 2010 prende parte al Milano Arts Festival, evento trasmesso su Video Star Tv, aggiudicandosi il Secondo Premio; partecipa inoltre al Festival dell’ Arte di Carnevale presso la Discoteca Gioia 69 di Milano, nel corso del quale viene selezionato per esporre all’ Hotel dell’Arte in Milano.