Ilaria Saliola

pittrice

Sono nata a Ripalimosani, un piccolo borgo antico della provincia di Campobasso, in Molise, nel 1973 e in questa quiete resto parte della mia vita. Cresco insieme alla passione del disegno e dei colori, da autodidatta intraprendo i primi passi verso l'arte decorativa. Nel 1997 mi qualifico ceramista all'E.F.LA.C.A. di Campobasso e partecipo anche a mostre di artigianato artistico.
Nel 1998 inizio una collaborazione artistica, della durata di quattro anni, con una cooperativa sociale a Ripalimosani e intraprendo anche una lunga carriera di responsabile bibliotecaria al Centro di Lettura comunale.
La mia vita artistica e il mio lavoro di bibliotecaria non sono separate, ma sono un connubio perfetto per far nascere, al Centro di Lettura, laboratori artistici per bambini e ragazzi, abbinando alla lettura la manualità, conoscenza e giochi, legato tutto alla tematica del sociale a difesa del più debole. Gli elaborati dei ragazzi danno vita ad una interessante arte concettuale e vengono esposti in una mostra aperta al pubblico.
Il mio percorso artistico continua partecipando a mostre di arte decorativa, ad agosto del 2002 organizzo una mia mostra personale e riscontro grandi soddisfazioni, ne segue un'altra nel 2004. Ma la mia identità di pittrice la trovo nel 2005 quando frequento la Scuola d'Arte del maestro Michel Casertano, un'esperienza che mi permette di esprimere al massimo il mio talento. Casertano mi sprona a disegnare sulla tela direttamente con il pennello e di riempire le campiture dando spazio al gesto intuitivo e alla forza della materia. Da allora l'arte si conferma parte integrante della mia vita.
Nella mia vita si succedono molti cambiamenti, più volte cambio quartieri e regioni italiane trasferendomi nel 2015, insieme alle mie figlie e a mio marito, a Pignola di Basilicata, caratteristico paese di montagna della provincia di Potenza. Segue un altro trasloco, nel 2017, ad Altamura della provincia di Bari, in Puglia.
Mio mal grado, durante questi cambiamenti radicali, sono costretta a lasciare la pittura sullo sfondo, ma la cultura mi arricchisce. Affascinata leggo e studio, da autodidatta, le biografie dei grandi maestri che hanno fatto la storia dell'arte, mi soffermo sui loro aneddoti e aforismi, nelle loro opere cerco ciò che mi rappresenti davvero, approfondisco il segno grafico e la teoria del colore. Per me questo meticoloso studio non è imitarli e né confrontarmi, ma è diventare loro allieva e trarre degli insegnamenti.
Anche passeggiare nella natura è un aiuto ad uscire da una chiusura personale, è uno stimolo ad osservare tutto, mi soffermo ad ammirare le sue forme e i suoi colori. Immergendomi nella natura sento prepotente la nostalgia della pittura, nel 2018 riprendo in mano i pennelli e i colori e torno a dipingere, organizzo anche laboratori artistici per bambini e adulti.
Per me l'arte è una forma di meditazione, è la salvezza per trovare pace con me stessa.