"Le cattive compagnie"
presentazione del lbro di Luca Marinangeli
La Galleria Wikiarte in Via San Felice 18
è lieta di invitarvi sabato 20 Ottobre alle ore 17.30
alla presentazione del libro "LE CATTIVE COMPAGNIE" di Luca Marinangeli
Prefazione a cura del Prof.Alberto D’Atanasio
Non so definire le cattive compagnie, ci ho provato, ma ho solo corso il rischio di fare un elenco, per altro molto confuso, tra persone malvagie e “cattive compagnie”. Ho cercato allora nei ricordi e a discernere tra le figure della memoria, esplorato tra i volti di chi ha condiviso con me la vita e poi rivisto i conoscenti, i parenti, gli amici, i colleghi, gli amori. Ho ripensato a Luca quando lo vedevo con gli altri ragazzi della sua classe. Ero dietro i vetri di una finestra che non si poteva aprire perché il sistema basculante era rotto, se si apriva non rimaneva fissa, il rischio era che la parte alta finisse sulla testa oppure che la parte bassa si chiudesse sulle mani, bisognava trovare un equilibrio tra l’aria di fuori e quella interna all’aula. Ero al di là di un vetro obliquo, era di settembre i tigli del parco del liceo scientifico erano ancora verdi, l’estate quasi finita. Nel cortile tante magliette colorate e l’incoscienza orgogliosa di chi si ritrova all’inizio di una strada e la scuola media è già un lontano ricordo. Quando si entra in classe quei volti di ragazzini disarmano e in un attimo rivedi te tanti, troppi anni fa e poi tuo figlio e tutto ciò che sai è di sapere cose che non serviranno in quel momento. I ragazzi ti guardano come se fossi un alieno o un virus da accettare. Non pensano che tu sia una cattiva compagnia pensano che tu sia un cattivo compagno, da evitare e qualche volta hanno anche ragione. Gli insegnanti per nove studenti su dieci sono da tollerare, accettare, da trattare con la tipica strategia studentesca e gli esempi sono tanti. Ricordo che mentre spiegavo il concetto di luce e di ombra per gli impressionisti, in particolare in Monet una studentessa era così immersa nell’argomento che guardava fissa le immagini nel libro che teneva appoggiato al bordo del banco, appena scostata con la sedia io, dalla cattedra, immaginavo che il libro fosse posato sulla pancia perché la mano destra era all’interno delle pagine come a seguire le righe. Era così immersa in ciò che avevo spiegato e in ciò che vedeva nel libro che sembrava illuminata. E, in effetti, era illuminata, vedevo il suo volto schiarito da una luce, bastò fare pressione sui braccioli della sedia e superare il piano della cattedra per scoprire che la luce che attraeva e illuminava la studentessa non era quella che ispirò gli impressionisti, ma il display dell’iphone che teneva nascosto nel libro che fungeva da cortina… Sorrise, sorrisi anch’io rise tutta la classe (...)
sabato 3 novembre 2012
Via San felice 18 - Bologna - Bologna - Italy
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