WHOMAN: il complicato modo di mostrarsi donna
Si è conclusa sabato 16 marzo la collettiva Whoman, omaggio dei giovani artisti dell’Accademia di Belle Arti di Catania all'altra metà del cielo, proprio in occasione del mese dedicato alle donne.
La mostra, risultato dei lavori artistici degli allievi prodotti in seno ad un workshop “La frantumazione dell’immagine del corpo femminile nel XIX - La donna tra Purezza ed Erotismo”, tenuto dalla dott.ssa Marilisa Yolanda Spironello all’interno dell’offerta culturale del MED PHOTO FEST 2011, ha permesso ai giovani artisti di esprimere tutte le potenzialità legate all’utilizzo di supporti eterogenei e di tecniche diversificate: dai manifesti pubblicitari alle illustrazioni, dal mezzo fotografico all’installazione, passando per il video e la performance. “Un’esperienza di indubbia crescita che ha portato ad una maturazione di pensiero e di azione”, riferisce la curatrice Marilisa Yolanda Spironello. Grazie, infatti, alla scelta di un tema così complesso e delicato gli artisti hanno avuto l’occasione di potersi confrontare con un vastissimo bacino iconografico, selezionato lungo l’arco temporale di più di un secolo (XIX e XX sec.), scandagliando innumerevoli rappresentazioni femminili: molte fedeli, alcune contraddittorie, ma tutte potentissimi elementi nella definizione sempre variabile di ciò che significasse essere una “donna”.
“Nel loro percorso di ricerca i giovani artisti si sono approcciati al panorama visivo contemporaneo, cogliendo quel fenomeno che ha visto l’originario ed autentico clima progressista lasciare il posto ad un processo di lenta involuzione, durante il quale la riproduzione di raffigurazioni al femminile è divenuta pian piano, la cartina al tornasole di una dichiarata patologia dell’essere (ancora una volta femminile) trasformatosi, di fatto, in vero e proprio dogma estetizzante” - afferma la dott.sa Marilisa Yolanda Spironello – “I corpi e i volti delle donne sono stati sostituiti da particolari anatomici che ne hanno connotano un certo tipo di natura (sessuale) oggettivandola e negandone l’identità in favore di un’apparenza che a pieno titolo ha sostituito la sostanza. L’impossibilità di poter ritrarre una natura peculiare dell’essere femminile, un’identità nuova, originale, genuina, sembra essere stata l’istanza che ha animato il percorso di ricerca dei giovani allievi, mossi dalla necessità di donare al mondo la loro interpretazione del fenomeno.”
Le opere sono state ospitate, dal 9 al 16 marzo 2013, dallo spazio Superflash Store nella centralissima Piazza Castelnuovo di Palermo. Come già successo per l’Accademia di Belle Arti di Torino, anche in Sicilia è stato il gruppo Banca Intesa-San Paolo ad aprire le porte del suo spazio polifunzionale ai giovani talenti catanesi, offrendogli una vetrina unica ed un’occasione di grande visibilità. “Whoman” è il frutto di un’interpretazione artistica eterogenea che ben è stata accolta nel capoluogo siciliano, registrando il consenso di un’utenza vasta e diversificata che, non mostrandosi insensibile di fronte a quei temi stereotipati presenti in maniera massiccia in ampi comparti pubblicitari e televisivi, ha mostrato di apprezzare la criticità e l’obiettività manifestata dagli artisti che, hanno saputo cogliere ed analizzare con maestria tematiche, problematiche e nuove teorizzazione, del complicato modo di essere e mostrarsi donna.
Gli artisti in mostra
Aurora Bruno, Marco Calandra, Angelo Carmisciano, Corrado Carrubba, Laura Consoli, Gabriella Giaccone, Rosadea Fiorenza, Filippo Papa, Loris Rizzo, Marika Romano, Alessandro Romeo, Valentina Salernitano, Alice Severini, Denise Sidoti, Viviana Tarascio
Per ulteriori informazioni o documentazioni fotografiche: mostrawhoman@gmail.com
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