I sentimenti
sono momenti strani;
pensi di averli compresi
e ti sfuggono dalle mani,
come scivolosi pesi.

I sentimenti sono amici,
ma anche nemici,
possono rendere felici,
ma anche infelici,
sono come il freddo
in una giornata di sole
e come il caldo,
tanto caldo,
quando il ghiaccio
non si scioglie,

sono ossimori;
sono un controsenso,
sono carnivori;
si nutrono di senso,
sono vegetariani
quando tieni
un fiore tra le mani,
ma sono anche
insettivori
se non vedi la
lucciola ed i suoi
bagliori,

ed allora
sono umani,
non sono così strani,

sono lo specchio
della volontà
e della precarietà
di ogni tempo,
sono preziosi,
ma anche faziosi,

guai se un sentimento
fosse immobile,
stantio, fisso;
deve salire e
deve scendere
dalla scala a chiocciola
dell'imprevedibile,
dell'imprescindibile
e volare, libero,
come la lucciola,

dentro l'istante,
vivendo il momento
che sia gioioso
o carico di tormento,
che sia ricordo
o che sia presente

e di sentimento
è fatta ogni vita
anche quella
che non ci è gradita,
quella che critichiamo
agitando le mani,
scrivendo articoli,
leggendo quotidiani
senza comprendere
nulla del domani,
del domani degli
esseri umani, di tutti
gli esseri umani.

Di sentimenti
parliamo, ma
quanto, quanto
ne sappiamo,
se l'Altro
poco consideriamo?

Valerio Villari