Art Symposium presso la Pontificia Accademia Teologica, Salvo Nugnes parla dell’evento e dell’importanza dell’arte

Il 21 marzo, la prestigiosa PontificiaAccademia Teologica di Roma ha ospitato l’Art Symposium, un eventodi straordinaria rilevanza culturale e spirituale, curato da Salvo Nugnes, scrittoree giornalista. L’incontro ha riunito un folto pubblico in un dialogo profondosull’intreccio tra arte, spiritualità e speranza, evidenziando il poteredell’espressione artistica nel connettere le persone e nel superare le sfidedella vita.
In questa intervista, Salvo Nugnes condivide le sueriflessioni sull’importanza di questo simposio, sull’impatto dell’arte neimomenti di difficoltà e sul ruolo degli artisti nella società contemporanea.
Qual è stato l’obiettivo principale di questo incontroalla Pontificia Accademia Teologica e cosa spera che i partecipanti abbianoportato con sé?
L’obiettivo principale dell’incontro èstato quello di creare uno spazio di dialogo e riflessionesull’interconnessione tra arte, spiritualità e speranza. Volevamo che ipartecipanti, provenienti da diverse tradizioni e discipline, potessero vederel’arte non solo come un’espressione estetica, ma come una vera e propria via dielevazione spirituale e di comprensione della realtà. Spero che i partecipantiabbiano lasciato l’evento con una maggiore consapevolezza del potere dell’artenel connettere le persone e nell’aiutare a superare le sfide della vita.
L’arte è stata presentata come un “toccasana” durantel’evento. Può raccontarci come ha vissuto personalmente l’arte in momentidifficili e come pensa che possa avere un impatto positivo sulla vita di chi lafruisce?
Personalmente, ho sempre visto l’arte comeun rifugio nei momenti di difficoltà. Quando attraversiamo periodi diincertezza o sofferenza, l’arte è capace di aprire spazi di riflessioneprofonda e di consolare l’anima. Ho sperimentato personalmente come l’artepossa trasformare la sofferenza in una forma di espressione, ma anche comepossa illuminare il cammino verso la speranza. Per chi la fruisce, l’arte puòdiventare una guida, una fonte di ispirazione, ma anche un punto di connessionecon l’universo interiore e con l’altro.
Ci sono stati interventi molto significativi, comequelli di Antonino Zichichi e Riccardo Muti. Quali riflessioni ha suscitato inlei la connessione tra arte, scienza e spiritualità emersa durante questicontributi?
Gli interventi di Zichichi e Muti sonostati molto significativi. Zichichi ha sottolineato come la scienza e l’artecondividano la stessa ricerca della verità e della bellezza, pur operando incampi diversi. La scienza cerca di comprendere l’universo attraverso leggimatematiche e naturali, mentre l’arte lo esplora attraverso emozioni epercezioni. Riccardo Muti ha enfatizzato come la musica sia un linguaggiouniversale che, pur avendo radici nella razionalità, arriva direttamente alcuore dell’uomo. La riflessione che ne è scaturita è che arte, scienza espiritualità sono percorsi paralleli che, sebbene diversi, conducono allastessa verità profonda.
Qual è stato il ruolo degli artisti presenti in questamanifestazione? Come hanno vissuto il confronto con le altre figure di spicco?
Gli artisti presenti sono stati il cuorepulsante dell’incontro. La loro testimonianza diretta ha arricchito ladiscussione, mostrando come l’arte possa fungere da mediatrice tra il sacro eil quotidiano. Il confronto con figure di spicco è stato estremamente stimolanteper loro, poiché hanno potuto esplorare nuove dimensioni dell’arte, non solocome strumento di espressione, ma anche come un mezzo per comunicare laspiritualità universale.
In che modo l’arte può fungere da ponte tra le diverseculture e sensibilità? Come si è manifestato questo durante l’evento e in chemisura il dialogo tra gli artisti è stato arricchente?
L’arte è un linguaggio universale chetrascende le barriere culturali e religiose. Durante l’evento, gli artistihanno condiviso le loro esperienze e le loro opere in un dialogo che haabbracciato differenti tradizioni, portando in evidenza come, pur nellediversità, esista un linguaggio comune fatto di emozioni, bellezza e speranza.Il confronto tra le sensibilità artistiche provenienti da diversi angoli delmondo ha arricchito il dibattito, rafforzando l’idea che l’arte possa costruireponti anziché muri, unendo persone di ogni cultura e fede.
A suo avviso, qual è la responsabilità degli artistinel contesto attuale, in cui la spiritualità e la speranza sembrano avere unruolo cruciale per superare le difficoltà collettive e individuali?
Gli artisti oggi hanno una granderesponsabilità: quella di trasmettere messaggi di speranza, di bellezza e disolidarietà in un mondo che sembra sempre più segnato dalla divisione e dallacrisi. La spiritualità, in particolare, è una forza che può guidare la societàverso una maggiore consapevolezza e comprensione reciproca. Gli artisti hannoil compito di utilizzare la loro creatività per sollevare gli animi, perinvitare alla riflessione e per alimentare la speranza. In un momento storicodi incertezze, l’arte può essere una fonte di luce che illumina il camminodella collettività e degli individui.
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