#Cantoanima l’ultimo libro di Irene Catarella presentato alla Biennale di Venezia con S. Giacobini, S. Nugnes e D. Fusaro
Lunedì 16 maggio al Padiglione Spoleto alla Biennale di Venezia è stato presentato il libro della talentuosa Irene Catarella “#Cantoanima”, con la direttrice di “Chi” e “Diva&Donna” Silvana Giacobini, il critico d'arte e giornalista Salvo Nugnes ed il filosofo Diego Fusaro. L’evento si è tenuto nel contesto della mostra internazionale Pro Biennale, presso lo straordinario Chiostro di San Francesco della Vigna a Venezia, vero e proprio gioiello veneziano. Irene Catarella, originaria di Cammarata e San Giovanni Gemini in Sicilia, a 18 anni viene colpita dalla Sindrome di Ménière che scompare dopo 15 anni, un periodo che le permette di consolidare la sua spiritualità e di addentrarsi nello studio dell’animo umano Professoressa, counselor junghiana, giornalista, naturopata, studiosa della Bibbia, una fine poetessa d’amore, voce dei perseguitati e promotrice di umanità, consegue la sua prima laurea con il massimo dei voti all’Università Cattolica di Milano dove tuttora ricopre il ruolo di Cultrice di Letteratura italiana moderna e contemporanea. Ha vinto numerosi concorsi grazie ai quali ha pubblicato 3 libri di poesie d’amore. È stata Presidente della Fidapa di Cammarata e San Giovanni, promotrice di storia e tradizioni, è Presidente Fondatrice del Gruppo Storico Abatellis Branciforti Conti di Cammarata e Duchi di San Giovanni Gemini, primo gruppo storico fondato nel territorio. È stata ed è nella giuria di numerosi concorsi letterari e poetici come il Concorso “Concetta Di Piazza” e il Premio Asas. È inserita nel catalogo Mondadori “L’Arte in Quarantena” con liriche relative al Covid. È stata in mostra con 10 liriche a Spoleto Arte 2021. Ha vinto il premio Modigliani 2021 per la sezione poesia. È fondatrice della nuova corrente artistico-letteraria Interiorità realista o Interiorismo universale. #Cantoanima è un volume in cui poesie e immagini dialogano nel segno della spiritualità ed ha i contributi di grandi intellettuali come Francesco Alberoni, sociologo di fama mondiale, Vittorio Sgarbi, Silvana Giacobini, già direttore di Chi e Diva e Donna, Maria Rita Parsi, scrittrice e psicoterapeuta, Alessandro Meluzzi, noto volto televisivo, Pippo Franco, attore, presentatore ed artista, Katia Ricciarelli, soprano e attrice, Marco Garavaglia, vicedirettore generale di Cairo Editore, Marco Columbro, presentatore tv, Marzia Risaliti, nota attrice, Antonella Cappuccio Muccino, artista, Roberto Villa, fotografo internazionale, amico di Pasolini e Dario Fo, Renato Manera, già vicepresidente Fondazione A. Canova, Monsignor Viganò, Padre Enzo Fortunato, giornalista e direttore della Sala Stampa del Sacro Convento di Assisi, Patrick Ray Pugliese, inviato di Striscia la Notizia, Francesco Da Mosto, documentarista National Geographic e già assistente della regista Lina Wertmüller, e Luigino Rossi, già presidente dell’Accademia delle Belle Arti di Venezia. La Catarella introduce un elemento di innovazione attraverso l'uso dell'hashtag e avvicinando la poesia al mondo dei social network. Il manager e saggista Salvo Nugnes commenta l’opera dicendo: “In questo libro Irene Catarella dimostra come la poesia sia ben più di una successione di parole. Questi versi sono i pensieri più intimi, le passioni recondite, le gioie, i dolori, le paure di chi, con estrema sensibilità, si addentra negli anfratti del proprio io e ne esce con nuova consapevolezza e ritrovato vigore”
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