Catania, città delle donne

digital editing, digitale e cartaceo, 2015

CONCEPT Il mio personale contributo al tema, oggetto del contest fotografico, riguardante il rapporto tra Catania e le donne, è rappresentato da un trittico fotografico che racconta come la città stessa ha rappresentato la donna nel tempo, attraverso le opere d’arte pubbliche, le quali non rappresentano, a mio avviso, solo un oggetto estetico di abbellimento ma hanno avuto, e continuano ad avere, una funzione di testimonianza del ruolo sociale delle donne. Ecco perché sono andata alla ricerca di opere d’arte pubbliche, sparse per la città di Catania, aventi come soggetto le donne, selezionandone tre: la prima è la fontana di Proserpina, di Giulio Moschetti (1849-1909) scultore italiano, collocata al termine della via VI Aprile in posizione laterale alla Stazione Centrale di Catania. L’opera racconta il rapimento della figlia di Zeus e Demetra: l’inquadratura della foto scarta il volto di Plutone a favore del profilo di Proserpina, nell’intento di liberarsi. L’opera, risalente al 1904, può essere un chiaro riferimento alla violenza sulle donne, fenomeno che la rende purtroppo ancora attuale ai nostri giorni. Inoltre, è stato applicato un filtro fotografico rosa per rafforzare il tema del contest, Catania e le donne, mentre al titolo della foto -“Rapimento alla Stazione Centrale”- è stato dato un ruolo di denuncia dell’accaduto, in forma giornalistica, in omaggio al magazine del quotidiano “La Sicilia”, promotore del contest fotografico. La seconda opera d'arte scelta è la Romantica, opera in marmo rosa di Francesco Messina (1900-1995) scultore catanese, collocata nel verde presso Piazza Europa. La figura femminile è sdraiata, davanti al Mar Ionio, con lo sguardo sereno rivolto verso la città, formando un angolo di 90°. L’opera, risalente al 1973, può essere un riferimento all’emancipazione conquistata dalle donne nel tempo, concetto che la rende ancora attuale ai nostri giorni. Anche in questo caso, è stato applicato un filtro fotografico rosa per rafforzare il tema del contest, Catania e le donne, mentre al titolo della foto -“Catania, prende il sole nuda in piazza”- è stato dato un ruolo ironico di denuncia dell’accaduto, in forma giornalistica, visto che il contest è stato promosso dal magazine del quotidiano “La Sicilia”. La terza opera d'arte pubblica scelta è la statua di donna che, assieme ad altre tre statue, maschili, sorregge il balcone angolare del palazzo che è situato all'angolo tra il Viale XX Settembre e la Piazza Trento, ad opera dell’artista siciliano Vincenzo Gibilisco (1887-1946). L’opera, può essere la traduzione della mancata parità di genere tra uomo e donna, ancora presente nella realtà nazionale ed in modo più marcato e violento, nella realtà internazionale. Anche qui è stato applicato un filtro fotografico rosa per rafforzare il tema del contest, Catania e le donne, mentre al titolo della foto -“Caso di disparità tra genere”- è stato dato un ruolo di denuncia, in forma giornalistica, visto che il contest è stato promosso dal magazine del quotidiano “La Sicilia”. La mostra del contest fotografico "Catania città delle donne" è stata allestita presso il Palazzo Platamone di Catania e si è svolta nel 2015.L'evento è stato organizzato e promosso da “Sicilia in Rosa”, magazine femminile del quotidiano La Sicilia, in collaborazione del Comune di Catania - Assessorato ai Saperi e alla bellezza Condivisa e dell’ Accademia di Belle Arti di Catania -Scuola di Fotografia e Video, presso il Palazzo della Cultura di Catania. Tutte le foto selezionate sono state pubblicate sul mensile di Aprile de La Sicilia in Rosa, in allegato al quotidiano La Sicilia. © 2015 All rights reserved - text and artistic concept by Valentina Assenza creative VALENTINA ASSENZA

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