POESIA: "STILLE DI LACRIME"
2024
“STILLE DI LACRIME” “Stille di lacrime” è una poesia di Roberto Zaoner, che descrive il dolore di una vedova che piange sulla tomba del marito. Alcuni elementi chiave sono: La poesia esplora il profondo dolore della vedova, la sua solitudine e il timore per il futuro, ma anche la speranza e l'amore che sopravvivono anche dopo la morte [1-7]. Quindi le "stille di lacrime" rappresentano simbolicamente il dolore inconsolabile, la solitudine e la paura del futuro che affliggono la vedova, ma anche la profondità del suo amore e il legame che sopravvive anche dopo la morte [1-7], e vieppiù la consapevolezza dell’autore che ognuno, nel mondo intero, è destinato alla morte. TESTO: Addossata al cippo piangeva la vedova dalla veste nera, col viso umido e gote rosee. Nella stele, lettere che s’apprestavano a guardare al futuro e solo di ricordi erano ricolmi. Mi stupivo dell’incarnato suo viso immobile e sguardo smorto senz’anima. Ma dipoi capivo il dolore quando non c’è più il dimane. Una vita spezzata non si rigenera se non il pensiero che non v’è più ritorno. Quella coltre non riuscivo a tirar via dalla mente perché sapevo cosa c’era sotto e quante anime avevano pregato per l’uomo giusto. E l’ingiustizia dà spazio alla solitudine, un romitaggio, eremo dell’incertezza del dopo a venire. Viver d’eremitaggio consentaneo parrebbe… E pensava a un romitorio o a farsi monaca. Non aver mai visto donna alcuna a curar a modo, con mani ferme e sicure, una lapide che le apparteneva e piangevo dentro, ma stille di lacrime tradivano le mie emozioni pensando che la minacciosa ascia possa a tutti colpire con la sua tracotanza. Lasciarsi consumere nell’anima… perché? Lasciare campo alla protervia della malattia… Troppo facile. Siamo nati per lottare. Graziella, donna dalla cadenza barese, senza più lacrime è il tuo cor. Senza più il tuo d’amor Egidio, che sta sol dormendo e si libra nell’aria e danza gaudio perché tu ci sei. Nel sogno m’ha parlato guardandomi negli occhi, agognando la tua dolce imago coi tratti delicati e nobili del tuo amato viso. Amor schiuso come corolla da tempo immemore e ancor vive dopo l’addio. Corolla che ha dato respiro a due boccioli di fiore che olezzano lontani l’aria in un abbraccio senza fine. Sono i tuoi adorati figli lontani da te. Pensa ai tuoi pupilli! Paura del dimane riempie spesso i pensieri che vanno al di là del giorno e ci condannano alla ragione che non dobbiamo avere per misteri più grandi di noi. Paura ho dell’incerto futuro ed è per questo che amo e vivo il presente. diritti riservati Roberto Zaoner (mattino del 03/07/2024)
Informazioni generali
- Categoria: Poesia
- Eseguita il: 03 luglio 2024
Informazioni sulla vendita
- Disponibile: no
Informazioni Gigarte.com
- Codice GA: GA215358
- Archiviata il: 04/07/2024
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