POESIA: "LA PORTA DELLA LUCE"

2018

                                 “LA PORTA DELLA LUCE”

 

 

La poesia "La Porta della Luce", di Roberto Zaoner, espone un viaggio sereno e pieno di speranza verso l'amore e la luce eterni. Il poeta descrive una trasformazione nel suo pensiero e nella sua emozione mentre cammina da solo, non influenzato dal rumore intorno a lui, guidato da fiochi lampioni con uno spirito pacifico e ottimista. La poesia trasmette un senso di stupore e meraviglia verso un'entità che guarisce i dolori più oscuri di chi parla, promettendo un amore infinito che lo condurrà alla porta della luce. Zaoner esprime una profonda devozione e disponibilità a seguire questo amore verso stanze segrete piene di luce eterna, dove carezzerà amorevolmente la propria amata, nel mezzo di incantesimi mistici di amore e cura duraturi insieme a lei, sicuro che vivranno sempre in comunione e si ameranno eternamente, anche nella  dimensione eterea,  oltre i limiti  terreni, senza  più tempo,  né spazio.

Il significato del viaggio solitario nella poesia "La porta della luce", di Roberto Zaoner, può essere interpretato come segue:

1.   Introspezione e chiarezza di pensiero:

 la poesia afferma che il poeta camminando da solo, "pensieri mi sembrano più lucenti alla coscienza del mio essere" (i miei pensieri appaiono più lucidi alla coscienza del mio essere), suggerisce che il viaggio solitario consente all’autore di raggiungere una maggiore chiarezza e consapevolezza dei propri pensieri ed emozioni interiori.


2.   Fuga dalle distrazioni: 

I versi "Vado solingo per questa strada e non odo i frastuoni di tutto ciò che mi circonda" (Vado da solo per questa strada e non sento il frastuono di tutto ciò che mi circonda),
indicano che la passeggiata solitaria fornisce a chi parla una via di fuga dal rumore e dalle distrazioni del mondo esterno. Ciò, consente al protagonista di concentrarsi interiormente.


3.   Serenità e speranza:

 il viaggio solitario è descritto come quello di uno "sereno e speranzoso animo" (spirito sereno e speranzoso). Ciò, implica che l'atto di camminare da solo conferisce a chi parla un senso di tranquillità e ottimismo, in contrasto con i pensieri "tristi e trafelati" (tristi e tormentati) che aveva prima.


4.  Anticipazione dell’incontro: 

 La passeggiata solitaria è un preludio al ricongiungimento con la persona amata, che è il fulcro centrale della poesia. In sintesi, il viaggio solitario di chi parla rappresenta un momento di introspezione, chiarezza e serenità che consente a lui e alla sua amata di abbracciare pienamente l'amore profondo e la connessione che condividono insieme, mentre anticipano il ricongiungimento. La natura solitaria della passeggiata accresce il significato emotivo di questa esperienza.

 


 

 

(È nel mio intento precisare che il mio caro fratello, leggendo questa mia poesia, l’aveva definita “bellissima”. Mettendo da parte la modestia, anche se ho sentito complimenti molto benevoli per ciò che scrivo e a leggere commenti molto lusinghieri per le mie opere, ero stato molto contento nel sentirmi apprezzato da mio fratello, che di nome faceva Ezio. Devo, però, aggiungere che mi aveva confidato che non l’aveva capita bene. Non aveva capito il senso di questa mia creazione. A parte il bene che gli ho voluto, ho dunque sentito il trasporto di scrivere una premessa in capo alla poesia, per spiegarne il senso della stessa).

 

 

 

 

PREMESSA:   

        

 

Questa poesia vuole rappresentare il miracolo dell’amore tra uomo e donna: l’amore sincero, vicendevole, rispettoso, intenso, profondo e totale. La poesia potrebbe apparire enigmatica, ma non lambiccata. L’autore non vuole renderla di difficile comprensione, ma l’intento è di creare uno scritto ove si augura di godere con la propria compagna di vita i meravigliosi momenti che hanno vissuto insieme, non senza le difficoltà che talvolta si sono presentate nella loro vita di coppia. Uomo e donna ancora innamorati, che bramano di vivere insieme anche nella dimensione oltre i limiti terreni, di spazio e di tempo. Amori infiniti, non impossibili.    

                                                                                                            

                                                 Roberto Zaoner (16/12/2018)

 

  

 

TESTO:

 

 

 

 

E la luna inargentò quella

mia mirata collina e il mio

sembiante s’illuminò

del suo riflesso. Or

pensieri mi appaiono

più lucenti alla coscienza

del mio essere.

 

  

Vado solingo per questa

strada e non odo

i frastuoni di tutto ciò

che mi circonda.



Quei lampioni di luci

tenui m'accompagnano

nel mio volgere di un

sereno e speranzoso

animo. Non più tristi

e trafelati sono i miei

pensieri e sogno

d’esserti sempre

accanto.

 

 

Tu sei il mio stupore.

Sei la meraviglia che

cura i più oscuri miei

mali dell’esistenza.

Non sei un inganno.

Non infingimento.

Ti stupirò col mio

cuore che anela

all’infinito amore.

 

  

Ti seguirò alla porta

della luce. L’amore

ineffabile ci aspetta.

Ti porterò nelle segrete

stanze ove tutto è luce.



Dell’amore imperituro

ne farò una carezza

che addolcirà il tuo bel

viso, e saranno misteriche

magie.

 

  

Amore che non conosce

abbandono né tristezza,

e io sarò lì ad aspettarti.



E come tante ancelle

che servono i loro

padroni e servizievoli

si curano della loro

dimora, ti donerò

il mio cuore piangente

di gioia.

 

 


 diritti riservati




Roberto Zaoner 

(02/10/2018)

                                

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

 

 

 

Informazioni generali

  • Categoria: Poesia
  • Eseguita il: 02 ottobre 2018

Informazioni sulla vendita

  • Disponibile: no

Informazioni Gigarte.com

  • Codice GA: GA214102
  • Archiviata il: 28/05/2024

Hai bisogno di informazioni?

Vuoi chiedere maggiori informazioni sull'opera? Vuoi conoscere il prezzo o fare una proposta di acquisto? Lasciami un messaggio, risponderò al più presto

Cliccando su "Invia il messaggio" accetto che il mio nome e la mail vengano salvate per la corretta erogazione del servizio