POESIA: "I NOSTRI RESPIRI ANSANTI"

                               “I NOSTRI RESPIRI ANSANTI”

            

                                                   

 La poesia "I nostri respiri ansanti", di Roberto Zaoner, esplora il tema del desiderio e della passione in un contesto idilliaco e magico. L'autore descrive un'esperienza intensa e coinvolgente con l'oggetto del suo affetto, immaginando un mondo incantato dove la Musa Calliope lo ispira a scrivere. Nel testo, si evoca un'atmosfera di intimità e cupidigia, con l'autore che si sente legato alla persona verso cui prova passione durante un viaggio di piacere a Siviglia. Si sottolinea la forza dell’amore e della  frenesia che non possono essere cancellati dal tempo, ma rimanere saldi nell'animo. L'ardore, la brama e l'impeto dell'autore emergono attraverso le parole, raffigurando un sentimento intenso e inarrestabile. Si dipinge un quadro di desiderio e attesa, con la promessa di una concupiscenza che potrebbe rinnovarsi costantemente nel tempo. In definitiva, il poema "I nostri respiri ansanti" cattura l'essenza dell'amore passionale e duraturo, trasmettendo emozioni profonde e vibranti d’attesa attraverso immagini poetiche evocative.

  

 

TESTO:

 

  

Dammi un respiro! Dammi
energia! Dammi un sogno,
con te presente che
mi guardi con desiderio!
il mio immaginifico animo
si risveglia e in un mondo

quasi incantato e magico
scrivo ciò che la Musa
Calliope mi sollecita a fare.

 

 

Avvolto in un'atmosfera
idilliaca ho sentito di
appartenerti, passeggiando

ieri con te per le vie di

una città fatata: Siviglia.
Tu sorriderai sicura che
il tempo là da venire
sarà certezza che lo vivrai

con me nel tempo perpetuo.

 

 

Io ti guarderò strappandoti
un anelito di benessere
spirituale alla nostra natura
fatta carne e ancor di passione

che il tempo non potrebbe

cancellare.

 

 

L’istante si fermerà e non sarà
più sola illusione, ma reali
saranno gli istinti di voluttà
arditi e inarrestabili. Non potrai
toglierli più dalla tua mente
e io insieme a te. Mi amerai.

Ti amerò.

 

 

Non saranno ingordigie
violente e cimentose, ma
portatrici di frenesie
irrinunciabili. È ardore.

È brama, impeto, vigore

intenso, e t’immagino
a guardare immobile fuori
dalla finestra, mentre sorseggi
una bevanda, e il tuo sguardo si
perde oltre la luce del giorno.
Ma non è distratto. Esplorarti

vorrei e bacerò la tua intimità.

 

 

Verrà un tempo in cui

le mie parole non potrai

lasciarle al vento

consumato di sapori ed

olezzi perduti e quelle tue,
affini a dolci melodie, le
custodirò negli anfratti
dell'animo mio. L’effluvio

della tua pelle. L’odore

irsuto della tua natura e il

tuo irto monte di Venere.

 

  

E sai che non s'involerà del
tutto, perché lungo la sua
corsa smoderata oltre
la temperanza per il desiderio

e il bisogno che ho di te,

troverà me ad aspettarti.

 

 

Eterei pensieri s'incrociano

nel cielo infinito e vorrebbero
solo parlarsi. E ne acquisiscono
voce. Respiri affannosi e
agognanti del tuo lussurioso

corpo. Il desiderio e l’ansia che

ho di te.

 

 

Sarà un idilliaco racconto
d'altri tempi andati, e fuori
dalle nostre memorie se
ne ricorderanno a fiotti gli
impulsi passionali. Ricordi
senza fine. Un’attesa a far 

l’amore si rinnova.

Ed è sempre viva.

 

 



 

Siviglia, febbraio 2020 

(testo rielaborato a Palermo

il 25/04/2024)

Roberto Zaoner

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Informazioni generali

  • Categoria: Poesia

Informazioni sulla vendita

  • Disponibile: no

Informazioni Gigarte.com

  • Codice GA: GA213261
  • Archiviata il: 28/04/2024

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