POESIA: "L'ALLODOLA"
2024
“L’ALLODOLA” Tu, uccello del divino, cantore sei dell’aurora. Dai respiro col tuo canto, custode dei campi e spirito del grano. Messaggera degli dèi ai mortali tu sei. “Messaggera dell’alba” ti chiamava il Grande Bardo. Ma gli uomini sciagurati non ti rispettano. Non hanno pietà del tuo melodioso canto che fa vibrare le corde del cuore dal levar del sole infin il dì, quando la luce si fa più fioca e l’usignolo supplisce al tuo canto in questa terra insultata dall’uomo ostile e irrispettoso. Nella notte aspetti il ritorno delle luci del far del giorno ed è nuova vita. E tu rinasci con esso, e a noi fai sentire il ritorno del tuo canto col sole che timido s’alza in cielo. Sono i chiarori d’un nuovo giorno e ci delizi con la tua presenza che fai cogliere cinguettando e salutando i primi bagliori del dì, cantando quando spicchi il volo con la tua voce cristallina. Con un frenetico battito d’ali ti alzi veloce come il vento in un volo ascensionale dalla madre terra su nell’azzurro cielo a meravigliare coi tuoi cinguettii e il tuo bel piumaggio il divino. E le nubi stanno a mirar l’incanto del Creato. E la tua imago vedo sempre più piccola. Hai raggiunto l’etere che gli antichi la collocavano sopra l’atmosfera. Eri portatrice dei responsi e vaticini che gli dèi riservavano ai mortali. Ridiscendi in terra, ti appoggi ad un ramo, con foglie, fiori e frutti al suo fusto e ti riposi dopo un lungo viaggio. Potessi comunicarmi come stanno e vivono i miei cari estinti in cielo, parlerei con te. Mi apriresti il cuore ed io ad ascoltare il mistero divino. Vorrei accarezzarti ma tu creatura instancabile riprendi il volo e vai per mete oscure che non so immaginare. A te mi rivolgo, simbolo dell’anima dei tempi perenne. Dammi un segnale! Dammi conforto! Svelami come sta il mio cuor di fratello e i miei cari in cielo! Dove sono? Dove sono? Prendi il volo! Non afferisce il mio dolore al passato. È sempre presente. Seguo il tuo corso mentre dispiegando le ali ti alzi in cielo e saprò dove sono. Volgerò il mio sguardo lì da dove sei ridiscesa e accarezzerò le tue folte piume e ti guarderò con amore come ho guardato loro. Roberto Zaoner (mattino del 29/02/2024, scritta in un batter di ciglia)
Informazioni generali
- Categoria: Poesia
- Eseguita il: 29 febbraio 2024
Informazioni sulla vendita
- Disponibile: no
Informazioni Gigarte.com
- Codice GA: GA211919
- Archiviata il: 01/03/2024
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