Le visioni cromatiche trasformiste di José Dalì in esposizione alle pregiate mostre di "Spoleto Arte"
Alle pregiate mostre di "Spoleto Arte" curate da Vittorio Sgarbi partecipa José Dalì, figlio del celebre mentore surrealista Dalvador Dalì, con le sue opere, basate su visioni cromatiche trasformiste di matrice onirica e fantastica. "Spoleto Arte" si svolgerà dal 27 giugno al 24 luglio nello storico Palazzo Leti Sansi, situato nella splendida Piazza del Mercato a Spoleto, con l'organizzazione del manager Salvo Nugnes di Promoter Arte.
La multiforme e poliedrica produzione di José Dalì individua un importante filo conduttore di connessione con alcune tematiche tipiche del surrealismo, che vengono recuperate e rielaborate, non come banale imitazione e pedissequa emulazione paterna, ma sulla base di tecniche personalizzate e innovative, che generano prospettive d'interpretazione con caratteristiche distintive differenti di esclusiva originalità.
Attraverso il dinamismo nell'uso del colore, i soggetti e le raffigurazioni acquistano una visione d'impatto speciale, che trasmette nell'osservatore messaggi e significati di suggestivo spessore e patos emozionale. La sapiente maestria e l'abile capacità di dosare, miscelare e amalgamare le varie tonalità e sfumature diventa un plus valore integrante primario della sua ricerca espressiva.
In lui convivono, in perfetta sinergia, appassionata fantasia creativa, geniale inventiva e innato intuito progettuale, che gli permettono di porsi come artista a tutto tondo, attuale, moderno e proteso al vivace sperimentalismo, con il desiderio e l'entusiasmo di poter stupire, sorprendere e divertire se stesso e gli altri con l'arte, senza però dimenticare di diffondere profondi messaggi sociali ed esistenziali, per spronare il fruitore a riflettere sulla condizione umana e sulla tutela dell'ambiente e del mondo circostante.
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