00176 PIGNETO CITTA' APERTA
La festa di quartiere. Il Pigneto in movimento
"00176 PIGNETO CITTA' APERTA"
La festa di quartiere. Il Pigneto in movimento.
22|23|24|25 Maggio 2014
Alla sua quarta edizione, "00176 Pigneto Città Aperta" è un evento completamente
gratuito promosso dal collettivo indipendente Trauma Studio e organizzato in rete con laboratori, gallerie d’arte, locali, librerie, associazioni, circoli e centri sociali che abitano e animano il Pigneto. E' una festa di quartiere organizzata dal basso, è un festival nobudget e attualmente, nella Capitale, è anche il più ambizioso evento pubblico D.I.Y. (Do It Yourself, cioé "fai da te").
In ogni edizione ci impegnamo a promuovere nuovi modelli di intrattenimento,
alternativi e sostenibili, e incoraggiamo forme di aggregazione e socialità più umane tra i cittadini.
Vi invitiamo a scoprire e ad esplorare un Pigneto differente.
TRAUMA STUDIO
Lo status di Città Aperta veniva dato in situazioni di pericolo a quelle città che si decideva di cedere al nemico, pur di non farle diventare campi di battaglia. Si evitava così che venissero devastate, cedendole a una forza di occupazione. Però i loro beni venivano comunque saccheggiati e i loro abitanti pesantemente vessati.
La nostra opinione è che il Pigneto sia già stato ceduto e sia occupato da speculatori senza scrupoli. Come Trastevere e San Lorenzo prima, ora è il Pigneto che rischia di perdere la sua identità per diventare uno divertimentificio dove parcheggiarsi e consumare. La soluzione ai disordini che questa squinternata trasformazione comporta sembra essere la militarizzazione del quartiere o le bislacche ordinanze estive della passata amministrazione. Ma il clima da coprifuoco, la videosorveglianza da carcere e i blindati in strada alimentano soltanto la cultura della paura e del controllo. Il Pigneto non può sembrare un checkpoint in zona di guerra! E poi certi disordini si potrebbero risolvere in ben altro modo. Con la forza della cultura che dissipa la cultura della forza (e della violenza). Con il decentramento dei locali, per non creare zone decadenti e sovraccariche, circondate da zone disservite e buie. O con l'antiproibizionismo che grazie alla liberalizzazione delle sostanze inficerebbe lo spaccio e indebolirebbe le narcomafie.
Per migliorare la qualità delle nostre vite non ci serve più esercito. Ci sarebbe bisogno di un maggiore senso di appartenenza alla comunità, del desiderio di essere determinanti, della capacità di autorganizzarsi e di autotutelarsi e di sicuro non guasterebbe un po' di coraggio, per immaginare e per agire collettivamente. Abbandona la piazza virtuale dei social network e delle TV, per scendere insieme agli altri nelle strade quelle vere della tua città!
Ingresso gratuito a tutti gli eventi (salvo tessera di associazioni e circoli).
Programma completo, dettagli dei contenuti e fuoriprogramma solo su:
www.traumastudio.noblogs.org www.facebook.com/traumastudio
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