san filippo apostolo
olio, tela
«Il giorno dopo Gesù aveva stabilito di partire per la Galilea; incontrò Filippo e gli disse: “Seguimi”. Filippo era di Betsàida, la città di Andrea e di Pietro. Filippo incontrò Natanaèle e gli disse: “Abbiamo trovato colui del quale hanno scritto Mosè nella Legge e i Profeti, Gesù, figlio di Giuseppe di Nazaret”. Natanaèle esclamò: “Da Nazaret può mai venire qualcosa di buono?”. Filippo gli rispose: “Vieni e vedi”» (Gv 1, 43-46). È proprio questo invito a svelare la qualità dell’apostolato di Filippo, capace di trasformare l’annuncio in incoraggiamento a vivere l’esperienza di fede, poggiando su quella dinamica verbale a cui Cristo stesso ricorre per sollecitare ad una sequela che è il risultato di una conoscenza personale. L’Apostolo fa sua l’esortazione del Maestro a “stare con lui”, a “venire” per “vedere”: per “imparare” «a conoscere il Cristo» (Ef 4, 20) e vivere così nella pienezza di un incontro che trasforma. Una compiutezza di vita che anche Filippo sperimenta come gli altri apostoli, portandolo a farsi interprete della profezia messianica rivolta ai pagani. In questa prospettiva si può comprendere la scelta condotta da Stefano Trapanese a vantaggio di una rivalutazione ‘dotta’ dell’Apostolo. Don Luigi Aversa
Informazioni generali
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Categoria: Pittura
Informazioni tecniche
- Misure: 43 cm x 50 cm x 2 cm
- Tecnica: olio
- Stile: figurativo
- Supporto: tela
Informazioni sulla vendita
- Collezione: Museo Diocesano san Matteo di Salerno
- Disponibile: si
Informazioni Gigarte.com
- Codice GA: GA198801
- Archiviata il: 23/12/2022
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