Bauci-B036

Tecnica mista su carta, Carta, 2017

Tra Aprile e Maggio 2017 in un moto “creativo compulsivo” prendeno forma le Città Invisibili descritte nel romanzo di Italo Calvino, in particolare la città di Bauci.
In una predisposizione d’animo fortemente introspettiva l’artista comincia a disegnare usando ciò che rimane di un anno scolastico ossia fogli di carta utilizzati dagli alunni nelle esercitazioni di disegno geometrico, fogli che sarebbero stati scomposti, buttati o macerati.
L'artista ripartendo da segni preesistenti nati dalle mani dei ragazzi fa nascere la Città invisibile ed ecco che da prismi ottagonali rovesciati, piramidi a base esagonale, rettangoli aurei, piani rovesciati e macchie di colore nascono visioni della città che si trova sospesa su boscaglie svettanti e su sottili trampoli, sotto cieli diffusi di luce a volte eterea che al limite delle nuvole ci portano in un mondo fantastico idealmente desiderato ove tutto ha un’altra dimensione possibile; il geometrico diventa senza forma, lo scolastico esce dalle aule e viene rivisto reinterpretato e usato per unire e far fluire in forme nuove ciò che il segno indeciso, la prova di lavoro, il segno didattico ha soltanto iniziato....
26/06/2018
Lorena Ricci

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