Gruppo E - Etere
Marco Bellomi, Giulio Belloni, Ivano Boselli, Massimo Bruna, Valentina Carrera, Liliana Casadei, Cislaghi Artist, Laura Cortese, Raffaele De Francesco, Rossano Di Cicco Morra, Francesco Faravelli, Paolo Lo Giudice, Clara Luminoso, Michela Meloni, Monica Mietitore, Giuseppe Orsenigo, Gualtiero Redivo, Pavel Vavilin
inaugurazione 15 giugno ore 18
Il quinto e ultimo appuntamento di questa stagione del Gruppo E dedicata agli elementi si conclude con questa mostra ispirata all'etere, la quintessenza che riassume e travalica i quattro elementi fondamentali. Si abbandona il reale, il visibile, il sensibile per spingersi nell'Oltre, aldilà dei confini terreni, verso una rappresentazione, per quanto possibile, dell'Universo inteso come insieme e come idea.
Indagare questo campo significa proiettarsi verso lo Spirito e il Macrocosmo e andare alla ricerca della pietra filosofale. L'etere, nella sua rappresentazione geometrica del dodecaedro, è per questo sempre stato presente nel corso della storia dell'Arte: la Ruota prospettica (il Mondo) in cui è inscritto il dodecaedro di Paolo Uccello; e poi Durer e Leonardo fino a Escher in praticamente tutta la sua produzione e Dalì: di quest'ultimo il celebre Sacramento dell'Ultima Cena. Nella contemporaneità basti citare Saffaro e Paladino.
Si inseriscono perfettamente in questa prospettiva le opere presentate da Marco Bellomi, in cui l'etere è rappresentato dall'involucro di legno e plexiglass contenente le quattro opere precedenti, e da Rossano Di Cicco Morra, che ripropone le quattro opere degli elementi di base in una disposizione che dona una sensazione riferita al Tutto.
Con un rimando anche al concetto di Akasha del mondo orientale, l'etere è l'elemento primo, la forza vitale primigenia, origine della Vita e memoria biologica. E' quindi l'anima del mondo, identificabile soprattutto per le idee esoteriche con il prana. Ivano Boselli rimanda al mondo macrocosmico dell'Universo, mentre Monica Mietitore cerca di catturare la forza vitale della persona, quasi a volerne percepire l'aura.
Sull'origine del Tutto riflettono anche Valentina Carrera, che rappresenta una vibrazione di luce, quasi un codice genetico della Materia sensibile e non, e Giuseppe Orsenigo, la cui opera è estremamente semplice, in particolare se confrontata con l'insieme della sua produzione: un chiaro riferimento alla Purezza originaria della Creazione.(Alessandro Baito)
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