Gruppo E -Acqua
dal 16 al 23 marzo 2016
Opere di Marco Bellomi, Giulio Belloni, Ivano Boselli, Massimo Bruna, Valentina Carrera, Liliana Casadei, Cislaghi Artist, Laura Cortese, Raffaele De Francesco, Rossano Di Cicco Morra, Francesco Faravelli, Paolo Lo Giudice, Clara Luminoso, Michela Meloni, Monica Mietitore, Giuseppe Orsenigo, Gualtiero Redivo, Pavel Vavilin
Dopo la riflessione della prima mostra sull’elemento Aria e i suoi significati anche a livello intellettuale, questo secondo incontro del Gruppo E è dedicato all’elemento principale della Vita: l’Acqua.
Il testo del Genesi stesso dice che prima di ogni cosa la Creazione ha considerato l’Acqua, nella separazione tra l’acqua che sta sotto dall’acqua che sta sopra, l’acqua fluida e quella del cielo, del firmamento. Sin dalle origini si è considerato quindi il riflesso dei due livelli dell’esistenza, quello naturale e quello soprannaturale.
Ma già solo ad un semplice approccio evolutivo chiunque può arrivare alla considerazione che l’acqua è il principio primo da cui scaturisce la Vita.
è nell’acqua che si sono sviluppate le prime forme di vita.
Anche dopo esserne usciti gli esseri viventi erano e sono principalmente formati d’acqua.
Senza acqua non vi può essere vita, almeno come noi la conosciamo.
Nelle mitologie antiche gli dei che presiedono all’acqua, al Mare, all’Oceano, sono tra i più potenti: Poseidone greco, Nettuno latino; Njord o Aegir della mitologia norrena. Le loro storie sono tra le più interessanti e anche quelle che forniscono una interpretazione psicologica più profonda.
A livello simbolico è lo specchio, la fonte dei sentimenti.
All’acqua si ricorre per comunicare con l’inconscio o con altre dimensioni. Si prenda in considerazione la divinazione antica grazie all’osservazione dei moti dell’acqua e l’abitudine celtica, ancora oggi presente in molti luoghi turistici, di gettare una moneta in uno specchio d’acqua, pozzo o fontana, per esprimere il desiderio di ritornarvi.
Gli artisti del Gruppo E si sono mossi lungo due direttive principali. Ad esempio Bruna, Cislaghi e Faravelli hanno prediletto la dimensione originaria, rappresentando concetti assoluti, mentre Belloni, Orsenigo e Vavilin hanno concentrato la loro attenzione sull’aspetto magico, intellettuale, in rapporto più diretto con la dimensione del singolo.
Alessandro Baito
Hai bisogno di informazioni?
Vuoi chiedere maggiori informazioni? Lasciami un messaggio, risponderò al più presto