Ombre, collettiva degli artisti e fotografi del Gruppo E
secondo appuntamento della stagione per il Gruppo E
Spazio E, Alzaia Naviglio Grande, 4, Milano presenta
Gruppo E Artisti: Ombre
Marco Bellomi, Giulio Belloni, Valentina Carrera, Raffaele De Francesco, Rossano Di Cicco Morra,
Siberiana Di Cocco, Germana Lorenzo, Anna Epis, Carlo Fontanella, Silvia Gobbo, Paolo Lo Giudice,
Clara Luminoso, Marija Markovic, Italo Mazzei, Giuseppe Orsenigo, Lyudmila Vasilieva
Gruppo E Fotografi: Ombre
(presso lo Spazio E2)
Alessandro Baito, Fiorenzo Bordin, Ivano Boselli, Valentina Carrera, Liliana Casadei,
Paola Gatti, Serena Groppelli, Marco Lombardo, Monica Mietitore, Luigi Profeta,
Alessandra Repossi, Francesco Romoli, Susanna Serri, Pavel Vavilin
inaugurazione 15 novembre ore 16
dal 15 al 21 novembre 2014
Orari:
dal martedì al sabato dalle ore 15.00 alle ore 19.00
domenica dalle ore 11.00 alle ore 19.00
Ingresso libero
“L'ombra, nominata per il proprio suo vocabolo, è da esser chiamata alleviazione di lume
applicato alla superficie de' corpi, della quale il principio è nel fine della luce, ed il fine è nelle
tenebre.
La differenza che è da ombre a tenebre è questa, che l'ombra è alleviamento di luce, e tenebre è
integralmente privamento di essa luce.
L'ombra deriva da due cose dissimili l'una dall'altra, imperocché l'una è corporea, e l'altra
spirituale: corporea è il corpo ombroso, spirituale è il lume; adunque lume e corpo son cagione
dell'ombra.” (Leonardo da Vinci, Trattato della Pittura)
L'ombra è parte essenziale del modo di percepire il reale, così che ogni rappresentazione del reale non può evitare di considerare il suo rapporto con l'oggetto rappresentato.
Dalle parole di Leonardo si giunge poi a riflettere sul fatto che il valore del dialogo luce-ombra assume sempre una connotazione spirituale, un evidente invito a meditare sulla relazione con l'indefinito, oggi diremmo con il livello analitico psicologico.
E' la relazione tra la luce e il corpo che determina le forme, grazie alla creazione di piccole e grandi ombre, deboli o forti, quel chiaroscuro che è alla base di ogni tecnica rappresentativa.
Anche quando ci troviamo di fronte ad un lavoro privato di ogni accenno d'ombra, in effetti, non possiamo fare a meno di utilizzare questa informazione per interpretarne il significato complessivo. Se come artisti si decide di fare a meno dell'ombra è perché si ha senza dubbio la necessità di esprimere qualcosa anche grazie a quella mancanza.
Il tema dell'ombra viene affrontato dal Gruppo E secondo tre sue accezioni fondamentali: come prodotto di una luce proiettata su un corpo, come percezione sfumata di un corpo a causa di un filtro naturale o di una tecnica rappresentativa particolare, infine come luogo in cui la luce non arriva.
In tutti questi casi si realizza un'operazione intellettuale che tende verso due possibili direzioni, opposte e complementari: da una parte la magia di una percezione non definita crea un senso d'eleganza e piacere estetico, dall'altra considerare l'esistenza pura dell'ombra ci conduce alla semplice idea che il mondo non può esistere senza un lato oscuro che possa definirne esattamente il lato luminoso.
Alessandro Baito
In collaborazione con
Zamenhof Art – Milano
Cooperativa Letteraria – Torino
Contatti
Spazio E
Spazio E2
Alzaia Naviglio Grande 4, Milano
aestdelleden@libero.it
338.7689158
Hai bisogno di informazioni?
Vuoi chiedere maggiori informazioni? Lasciami un messaggio, risponderò al più presto