The complexity of biography

a cura di Boris Brollo

Mon coeur mis à Nu
Charles Baudelaire

La mostra di Simon Ostan Simone cade a metà della sua vita fisica che si suppone al limite di massima espansione. Come per l'Universo di cui facciamo parte che è in espansione fino alla contrazione finale del sole in qualche “buco nero” di antimateria. Freud sosteneva che si nasce per poi concludere la nostra esistenzialità. E in questo intermezzo, detto Vita , ci sta tutta la nostra scienza e sapienza. Ecco da dove nasce il titolo di questa mostra: The complexity of biography in quanto l'esperienza sin qui conclusa sul piano artistico è frutto di tanti passi a volte lenti, a volte intuitivamente accelerati i quali portano alla maturità di un linguaggio artistico complesso di cui, fra l'altro, è necessario darne allo spettatore il massimo dello spettro artistico possibile, Non ha senso far vedere uno sviluppo verticale di un artista e cioè la sua pittura (o scultura) riuscita, senza farne vedere le incertezze i fallimenti ( se ci sono), o i balbettii poetici attorno ad un piano linguistico che lo impegna quotidianamente. < Ecce Homo>, ebbe a dire Ponzio Pilato quando presentò Gesù ai Giudei. Così possiamo dire di ogni biografia di ciascun uomo. Ecco l'Uomo come ancora potremmo dire guardando la sua biografia esposta in termini di vita artistica. E di conseguenza dire è stato un uomo o meno! Di certo Simon Ostan Simone ha il dono artistico e si suppone sia un Uomo. Se grande : “ ai posteri l'ardua sentenza”.
Boris Brollo