La stanza dei giochi e delle meraviglie (Centrini)

assemblaggio, Scatola di legno, 2015

L'opera fa parte della serie "La stanza dei giochi e delle meraviglie", che comprende, oltre a "Centrini", altre tre bacheche con origami in miniatura: "Uccellini", "Barchette" e "Ventagli".


Serie "La stanza dei giochi e delle meraviglie"

​La bambola è nella scatola di legno.
La scatola contiene una stanza dei giochi.
La stanza, dunque, è una scatola.
E la scatola (cranica) è la mente.
La mente è un mondo, quello primitivo dello stupore, dove il gioco è sacro e un origami è una meraviglia in miniatura.
“La stanza dei giochi” allude al luogo-tempo dell'infanzia del singolo uomo e, olograficamente, dell'intera umanità.

I centrini sono mandala ritagliati nella carta. Il mandala (dal sanscrito “cerchio magico”) è una figura che ha origine da un centro dal quale si irradiano simmetricamente le più svariate forme. In natura ricorre continuamente a diverse scale dimensionali, all'interno e all'esterno dell'essere umano: accomuna, per esempio, gli atomi, l'iride, i pianeti e le galassie, rivelando il profondo legame esistente tra microcosmo e macrocosmo.
L'idea di irraggiamento da un centro e della contrapposizione tra l'unità del centro-principio e la molteplicità della circonferenza-manifestazione fa del mandala il principale simbolo della creazione e del mondo.
Il gioco infantile dei centrini di carta riflette la visione olistica propria del bambino e dell'uomo delle origini, in contrapposizione alla frammentarietà priva di centro tipica del sapere contemporaneo.
La stanza dei centrini, che è un mondo nel mondo, contiene altri mondi (-mandala). Mise en abyme.


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