CHIMERA D'ELDORADO

acrilici, tempera e foglia d'oro, tela

Il dipinto è nato dall’ispirazione giunta dallalettura del libro di JorgeLuis Borges “Libro degli esseriimmaginari” dove l’autore sostiene la necessità di sganciarsi dallemetafore della chimera come creatura mitica : “più che immaginarla, megliotradurla in ogni altra cosa”; “la forma incoerente scompare;  resta la parola, ad indicare l’impossibile” dice Borges. Nel mio dipinto il “mostro” non si identificapiù con un animale orrendo; la declinazione del segno e del suo significatosimbolico si apre per un riverbero di altre scene. La chimera diventa unprodigio nella trasformazione di un’ abbondanza delle spighe di grano che simuovono al vento del pensiero per trasportarci, attraverso lo spazio artistico,alla ricerca fantastica dell’Eldorado.  Da archetipo mitologico che incute terrore, lachimera si trasforma così in “simbolochimerico” per una filosofia della spontaneità vitale, immagine diun’esperienza pura della realtà sognata e desiderata, unificante soggetto edoggetto, in una luminosità da Eldorado, proiezione di una dimensione chetrascende se stessa. (Presentazione di Simona Simonini).

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