Testo critico di Anna Soricaro alle opere di Serena Rossi. 2011
“Serena Rossi ondeggia le sue linee tra ora fervidi ora rilassanti
Toni ritmati al punto di creare enormi superfici in cui lo scintillio
Delle apposizioni ammalia lo spettatore.
Intriso di colore e materia il supporto appare avvolto da un alone incantato
In cui perdersi a rintracciare lo stato d’animo generatore. Tratteggiando ciò che
L’interiorità ha generato, l’Artista diviene poetessa della libertà creativa in cui si rifiuta
Di obbedire al rigore e alla razionalità,
irrompendo sul supporto con spregiudicate gestualità e disinvolte inserzioni
materiche,. A tal punto l’opera non perde valore e intensità, ma si anima di vitalità
e di dinamismo imparagonabili.
Si è di fronte ad un brano di vita piuttosto che un’opera d’arte
In cui i pregiati toni sono l’epilogo del seducente racconto.”
Anna Soricaro , Fondazione De Nittis settembre 2011
Testo critico per la mostra il nome delle linee, luglio 2011,
presso la Fondazione De Nittis, Barletta
Anna Soricaro [curatrice]
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