Testo critico di Vincenzo Guarracino sulle opere di Serena Rossi
Testo critico di Vincenzo Guarracino 2019 sul mio lavoro artistico
“Ci vuole cuore”, raccomanda dal cartiglio onomastico
di una sua tecnica mista recente, del 2018, Serena Rossi.
Ci vuole cuore, per “matto”, malato e inquieto, che possa
essere, come dire che ciò che conta per Serena, che
è artista figurativa e insieme poetessa, non è tanto fare,
inteso come esprimere e rappresentare, ma l’investimento
emozionale, sentimentale. Occorre che l’operare, che sia
scrittura poetica o gesto grafico e pittorico, sia sostenuto
da un bisogno profondo, essenziale, da un mettersi in gioco
con le proprie esigenze più vere; quelle che, a partire
dal cuore, fanno muovere la mano in direzione dell’invenzione
in ciò che appare, in una a volte drammatica
messinscena, come traccia o deposito di sé sulla carta o
sulla tela, istante dopo istante, in un incessante divenire
che detta i ritmi stessi del pensiero e dell’essere in un’attesa
per così dire braminica, da saggio orientale, che si
dispone a osservare e indagare un orizzonte imperscrutabile,
muovendo senza saperlo da un “senza” (“essere
senza”, dice in un testo) verso un “destino” incollocabile.
C’è, secondo me, un testo che questa attitudine la dice
bene e sintetizza, Risultato estetico: “Incollo e piego / le
pagine di ieri. / Carta per la bocca / colorata soglia di me.
/ Spacco la forma / per il ricordo / e giro il foglio. / Gira
anche l’orizzonte / che piano geme / stella fissa del divenire.
/ Risultato estetico / odora di casa”.
Ecco, ciò che attende chi scrive, il “risultato” cui aspira
e perviene per progressivi appressamenti, è un’apparizione
di bellezza, un fatto “estetico-estatico”, di “forme” e
“ricordi” che si aggregano sul “foglio”, supporto dell’immaginario
che si deposita, giorno dopo giorno, in una sor8
ta di cotidie lineam, “colorata soglia” dell’io lasciando
intravedere dietro “vetrofanie di libertà” tutti i grandi problemi
dell’oggi (la guerra, i migranti, la difficile collocazione
dell’individuo in un contesto di rapporti contraffatti
dagli interessi economici...).
È così che funziona tutta la ricerca di Serena Rossi:
in un diuturno interrogare e sfidare le ombre, una vera e
propria hypnerotomachia, una “battaglia d’amore nel sogno”,
degna dell’antico Polifilo prenestino, che si rivela
l’unica e assoluta verità.
VINCENZO GUARRACINO
Vincenzo Guarracino [Critico d'arte, letterato, scrittore]
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