I miei libri
La divulgazione scientifica, anche quella eccellente, nella maggioranza dei casi si rivolge ad un pubblico già in qualche modo interessato all’argomento e quindi di dimensioni relativamente modeste, anche considerando che un saggio scientifico di solito si sviluppa a livello monodisciplinare.
Diverso è il discorso per la narrativa, il cui scopo principale è quello di suscitare emozioni che a volte riescono a coinvolgere legioni di lettori di varia cultura ed estrazione sociale. Mi sono dunque chiesto quale poteva essere il modo di trasmettere informazioni scientifiche “emozionando” il lettore.
Ho pensato a un puzzle letterario il cui fil rouge fosse una storia semplice e accattivante, pretesto e guida per l’inserimento di saggi divulgativi in varie discipline scientifiche.
Ecco quindi nascere Anunn, un giovane maschio della specie Homo Neanderthalensis così battezzato da “Anunnaki”, gli antichissimi esseri venuti dal cielo che secondo la mitologia sumera hanno guidato l’evoluzione umana. Anunn vive nel selvaggio e splendido mondo scolpito dai possenti ghiacciai del Würm nella zona del Lago Maggiore e delle Alpi Lepontine.
Nel racconto il giovane Neanderthal s’infetta casualmente con un micidiale virus influenzale risultato dalla ricombinazione in un cinghiale degli acidi ribonucleici di un virus aviario ed un virus influenzale umano, diventandone, suo malgrado, un portatore sano. Dopo varie vicende che sottopongono Anunn ad uno stress violento e prolungato il virus prende il sopravvento sulle difese immunitarie del giovane che muore in un profondo antro di tipo carsico-glaciale la cui temperatura rimane perennemente sotto lo zero.
Venticinquemila anni dopo, un singolare destino farà ritrovare i resti di Anunn ad una giovane e affascinante antropologa americana di ascendenza italiana che attorno al 2030 è in visita nei luoghi di origine del nonno materno. L’eccezionale ritrovamento scatena una paurosa quanto inaspettata pandemia influenzale sullo sfondo di un sorprendente e altrettanto inatteso raffreddamento globale del pianeta dovuto in parte ad un minimo dell’attività solare che ricorda e supera il famoso minimo di Maunder
La vicenda è il pretesto per incastonare informazioni e saggi di antropologia, climatologia, astrofisica, virologia, immunologia, cronobiologia e limnologia.
Una fantascienza molto vicina alla realtà è questo secondo romanzo di Georges JM Maestroni che si dipana fra il 2020 ed il 2064 tra colpi di scena, delitti misteriosi, scoperte scientifiche e una storia d'amore.
In un mondo dissestato dalla globalizzazione e assetato di energia, le riserve di combustibili fossili si stanno esaurendo e il loro prezzo è alle stelle.
Nonostante Three Mile Island, Cernobyl, Fukushima e altri incidenti meno noti, l’opinione pubblica mondiale viene convinta da una subdola e criminale macchinazione che la fissione nucleare sia l’unico mezzo per compiacere l’idolo maligno della continua crescita economica, tanto più che i più autorevoli centri climatologici insistono sulla necessità di abbandonare al più presto ogni altro tipo di combustibile per evitare un apocalittico riscaldamento globale.
Passano gli anni ma una serie di scoperte rivoluzionarie rende l’energia fotovoltaica molto conveniente, tanto che molte centrali atomiche vengono pressoché abbandonate, con grave rischio d’incidenti.
Intanto, in una specie di nemesi socio-climatica, il famigerato riscaldamento climatico scompare assieme alla globalizzazione commerciale e all’orizzonte appare la minaccia di una nuova glaciazione…
Un avvincente romanzo con cui Georges JM Maestroni prosegue lungo l'originale itinerario di una narrativa che anche insegna e divulga. Romanzo ambientato nel V-IV secolo a.C., nel periodo che vede il nord della penisola italica abitata da gente di origine celtica. Bren, giovane principe della tribù dei Leponzi incontra la cultura mediterranea durante un viaggio in Etruria causato da un evento tragico. Il suo destino sarà di contrapporsi alla civiltà etrusca percepita come portatrice di valori negativi e completamente estranei a lui e alla sua gente. La storia, che si svolge in parte nel centro Italia e in parte nell'odierna Val Cannobina, sedi certe d'insediamenti celtici nell'età del ferro, rappresenta un tentativo di narrazione di un'identità culturale profondamente diversa da quella che ha dato poi origine alla civiltà occidentale moderna. I protagonisti di battaglie furibonde, amori appassionati, eventi prodigiosi, tradimenti e banchetti pantagruelici si muovono nel magico e misterioso mondo della protostoria italiana, ancora per qualche tempo ai margini della nascente potenza di Roma