il bello ha sempre rappresentato lo splendore del vero,
Alain Besançon, membro dell'Institut, è uno dei più interessanti intellettuali cattolici francesi:
La sua particolare attenzione all'ambito artistico lo porta a individuare anche nell'arte contemporanea, non più figurativa, un evidente odio del mondo e odio di sé. "Ormai separata dalla religione e dalla natura, l'arte non ne coglie più la meraviglia. Si diffonde invece l'attrazione per l'orribile, e l'artista stesso diventa orribile. Questo fenomeno - dice Besançon - non significa solo crisi dell'espressione artistica, ma influenza la sfera morale: il bello ha sempre rappresentato lo splendore del vero, quindi cancellare il bello significa cancellare la verità, dichiarare che non esiste. Falsificare quindi la morale dell'arte, poiché oggi nel mondo artistico l'idea di bellezza è proibita, tanto che nei suoi confronti si è sviluppata una vera e propria avversione".
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