LA POETICA DELL’IMMAGINARIO NEI DIPINTI DEL MAESTRO
SALVATORE ANTONACI
Nel suggestivo percorso creativo del maestro Salvatore Antonaci lo spazio dilatato si apreall’immaginazione che filtra il mondo visibile, attraverso una libera creatività della forma e del colore in ritmiche e liriche visioni poste tra il
reale e l’astratto. Così, la realtà visibile diviene impeto creativo che esalta le originali visioni,traducendo le intime ed inconsce sensazioni dell’autore, mediante una composizione e decostruzione di immagini con la designazione della parola, attraverso un gesto libero ed
istintivo, mentre l’inconscio prende atto della provvisorietà e della precarietà di quelle immagini vivaci, prese anche da cartelli pubblicitari che richiamano la tecnica del murales, per approdare nel significato estetico alla Pop Art Americana. Si tratta, quindi, di un
gesto inconscio, di un impulso che appartiene all’inconscio collettivo: il gesto pittorico diviene relazione tra quell’apparato di immagini colorate e la nevrosi dell’odierna società. Ecco perché, la pubblicità è informazione, informazione è lo strumento essenziale della civiltà dei consumi.Ma la tela di juta, che lascia affiorare, come un Palinsesto figure, immagini e scritte, comunica un miscuglio di frammenti di notizie, talvolta senza alcun rapporto tra loro per percorrere la
fuga dei pensieri. L’immagine non serve più alla funzione pubblicitaria, non comunica più e diviene fatto estetico per un nuovo concetto d’arte. Ecco che allora, nelle opere d’arte di Salvatore Antonaci, tra magiche improvvisazioni formali e coloristiche, vi è la netta coincidenza
tra rappresentazione ed azione, dove Risulta l’identificazione dell’essere con il fare nell’atto di creare vivendo , così, l’esperienza della realtà e l’abbandono alle forze dell’inconscio verso una dimensione surreale e sognante. Nel gesto creativo che sempre si rigenera, quindi, in nuove forme immaginarie nello spazio artistico, le visioni percorrono la via dell’immaginario,mentre le loro possibilità evocative narrano ed
interpretano nel costrutto compositivo
l’immediata comunicazione visiva che si evolve e si disperde in immagini Pubblicitarie, espresse in un dinamismo visivo come la nevrotica pubblicità della città. In tal modo, l’artista vive
l’opera inoltrandosi nello spazio Fantastico,trasfondendo il momento Dell’inconscio e del sentimento, senza escludere completamente il dato reale, ma respingendo la razionalità della forma, perché informale che esalta il sentimento
delle cose. Ecco che allora, tra Simbologie ed allusioni nell’alta sintesi grafica e coloristica,libera da forme precostituite in un’atmosfera sognante e sospesa nel tempo, aleggia energia e vitalità, come armonia universale ed un’evasione spirituale per vivere oltre l’immagine, il mistero segreto delle cose e della materia che si evolve, tra la frammentarietà delle visioni, mentre si
confondono nell’alchimia coloristica tra i gialli dorati, i rossi fiammeggianti e la dialettica del nero nella complessa trama materica, dove la tela di juta rappresenta la simbolica metamorfosi del reale. Nella fervida creatività espressiva del maestro Salvatore Antonaci il pensiero ci apre
una nuova via della fantasia, nell’incanto di un nuovo sogno, mentre rivela L’autentica originalità ed autonomia artistica di un’arte innovativa che appartiene all’odierna cultura Avveniristica, libera da dettami accademici, che spaziando dal tema della figurazione alla visione onirica con formulazioni astratte, esprime un
nuovo concetto d’arte nel mistero ASsistenziale, mentre diviene rivelazione.
Carla d’Aquino Mineo [CRITICO D'ARTE]
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