Recensione sull'artista lucana
Come il teatro dell'esistenza si inebria, spesso, dei dolci profumi e dei colori della vita, così le opere di Rosita Nicolaio, giovane artista lucana, ci conducono per mano nella valle incantata dei sogni.
La sottile ebrezza di un ricordo, riesumato come per incanto tra le antiche memorie delle valli del cuore, ci ricorda che ogni minima espressione del nostro incedere terreno si riempie di tutte le strade che riusciamo a costruire lungo le mattonelle d'oro della nostra realtà.
E' questo , tra tanti, il richiamo silenzioso di Rosita che, da prestigiosa psichiatra dei desideri dell'anima, fissa sul volto ancora ingrigito della tela da lavoro, la maestosità di una promessa pittorica destinata a compiersi come atto solenne di un amore eterno.
La simbologia utilizzata dai colori, cronista fedele di visioni immaginifiche testimonia, attimo dopo attimo, i silenziosi ed enigmatici contratti che si instaurano tra la creatura ed il suo demiurgo.
Paesaggi inimmaginabili fanno capolino al cancello del visibile invitando ciascun osservatore, per diletto o professione, a sostare ancora qualche istante sulla soglia di un monumento visivo davvero sorprendente.
Un ruolo essenziale, per documentare senza sovrimpressioni e con la giusta respirazione interiore la bellezza compositiva alla base dei suoi incantesimi creativi è quello di improvvisarsi lettori del giorno dopo.
Cronisti di una favola espressiva e di un lirismo scenografico che potrebbero appartenere e forse già appartengono di certo più al mito che al destino degli uomini.
La Luna, da esperta musa ispiratrice delle più incantevoli note del desiderio, evidenzia l'atavico richiamo di una personalità sensibile e complessa.
La quale non desidera, per amore di stile e di virtù, spiegarsi al primo incontro: perchè essa stessa vive profondissimamente le emozioni ed i risultati prodigiosi di una evoluzione umana e spirituale in continuo divenire.
Ed ecco che nella parte luminosa e visibile dell'astro della notte abbiamo le chiare documentazioni di una creatura semplice, sincera, sentitamente amica, dall'altra invece ritroviamo una regione sconosciuta, invisibile e quindi intricatamente misteriosa.
E' altresì possibile indagare la novella al di là del romanzo e la storia al di là del racconto partendo proprio ed esattamente dall'ambiente naturale.
Dove le oasi del riposo spesso si scontrano con la mutevolezza di un tempo esistenziale che priva le sue piante e nel caso di specie i suoi alberi della necessaria energia vitale per andare avanti.
Questa è anche la ragione per cui il paesaggio si fa portavoce ed interprete di una musica sempre nuova ed accattivante: come manifestazione di una energia invisibile che magnetizza e condiziona le umane volontà di azione.
Artista giovanissima e talentuosa, creativa e lunatica, sorprendentemente già matura ed affabile in ogni sua espressione, spazia dal rigido schematismo della ceramica alla estatica libertà della tela.
E tutto questo per dilettare di bellezze inenarrabili e con assoluta e puntuale dinamicità di formule e di contenuti amici e conoscenti felici di averla incontrata.
Numerose sono le sue rappresentazioni artistiche che utilizzano, come destinatari ultimi dei suoi sorprendenti sortilegi cromatici, anche il vetro, il legno e addirittura i murale.
Il gusto impressionista e per certi aspetti perfettamente classicheggiante la rende maestra di un'arte antica che non si concede facilmente ai distratti.
Alcune opere sono un vero e proprio urlo tra le stelle e l'infinito: incantevoli mosaici delle più sconosciute ragioni dello spirito.
Nulla viene lasciato al caso e tutto assume, a suo tempo, la dimensione sapientemente voluta dall'artista.
Il firmamento delle sue realizzazioni è davvero molto vasto, come infinita e stratosferica è la sua voglia di incorniciare, in ogni singolo atomo di materia, veri e propri attimi di eternità.
Dott. Giuseppe Grieco - EditorDreams
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