Roberto Viviani sessanta anni d’artista a Castel Nuovo
di Daniela Ricci, da "Il Mattino" 20 settembre 2012
In occasione dei sessant’anni della sua attività artistica, Roberto Viviani espone, nella Sala Carlo V di Castel Nuovo fino al 30 settembre, una raccolta di 30 significative opere che documentano la sua ricerca sempre basata sulla volontà di trovare nella natura intime sperimentazioni per capire il mistero della vita. Intitolata “Il giardino dell’arte”, organizzata nell’ambito delle Giornate europee del Patrimonio, la personale è ispirata a miti classici ed orientali, luoghi e tempi lontani. L’artista napoletano, diplomato all’Accademia di Belle Arti e che ha avuto maestri del calibro di Brancaccio e Notte, per l’occasione recupera nudi femminili delle antiche civiltà – da quella greca alla indù – per rappresentare donne emblematiche avvolte tra margherite, girasoli, farfalle, corolle di fiori sbocciate che rappresentano la giovinezza assoluta. Con un gioco ritmico, Viviani sottolinea profondità vorticose, fendenti di luce, scorci prospettici delimitando i confini delle sue scene per rappresentare figurativamente un suo sensibile mondo emotivo: gli elementi “scultorei” dipinti sono immersi in un paesaggio rigoglioso e incontaminato, interpretato in chiave surreale,
Nell’universo pittorico di Viviani, che ha partecipato attivamente alla vita artistica nazionale ed internazionale ricevendo anche numerosi premi e riconoscimenti, i desideri incolmabili, i sogni illusori e la sua realtà irriducibile riaffiorano sulle tracce di paesaggi assoluti: Dove emozione e contemplazione si intrecciano con percezioni sensoriali: una realtà concepita come frame fotografici in cui l’attenzione si sofferma su alcuni particolari per una narrazione che nasce dall’intimo.
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