Percezioni astratto informali
ARTGALLERY37-Torino
“PERCEZIONI ASTRATTO INFORMALI”
a cura di Roberto Borra
presenta Alberto Bongini
28/9-18/10- 2019
Vernissage 28 settembre 2019 ore 19
Artisti storicizzati in esposizione:
Piero Ruggeri,Giacomo Soffiantino,Sergio Saroni
Artisti selezionati:
Andres Avre’, Claudia Battaglio, Alessandro Docci, Michelle Hold, Carlo Iorietti, Stefania Lubatti, Rosanna Piervittori, Marcello Scarselli, Marina Tabacco, Andrea Valmachino, Marco Vigo
Testo di Roberto Borra
Nel centenario della nascita di Emilio Vedova una mostra interamente dedicata all’arte astratto informale assume un particolare significato. Anche se molti ritengono conclusa l’esperienza dell’arte informale, occorre una profonda riflessione sul senso di libertà di pensiero e di espressione che essa induce. In un sistema sociale e culturale massificato e spersonalizzante dove il valore artistico si identifica strettamente al valore economico, siamo poi così certi che il ruolo della libera espressione rappresentata nell’arte astratto informale sia secondario ed obsoleto?
La scelta curatoriale è improntata ad una estrema diversificazione degli stili pittorici e delle tecniche per offrire al visitatore l’opportunità di compiere un viaggio ricco di spunti di riflessione sul valore di quest’arte così ricca di fascino, “praticata” da stuoli di artisti che in essa trovano impareggiabili risposte ai propri “moti interiori”. Una mostra, omaggio alla libertà dell’espressione più pura, lontana da cliché predeterminati ma capace di suscitare un coinvolgimento profondo anche nell'osservatore a patto che si sforzi di svincolarsi da un approccio convenzionale alla visione. Nel loro insieme le opere presenti all’esposizione, accuratamente selezionate dalla Commissione di galleria, compongono un corpus di espressioni e di tecniche artistiche capaci di dialogare in armonia nonostante le oggettive, talvolta abissali differenze stilistiche, temporali e generazionali.
In occasione della mostra sarà pubblicato un catalogo a colori edito dalla AG37 Edizioni d’arte.
Artisti in esposizione:
Piero Ruggeri, pittore torinese, dopo gli studi all'Accademia Albertina, negli anni cinquanta diede vita, insieme a Giacomo Soffiantino e Sergio Saroni alla pittura informale che in Europa e negli Stati Uniti era prerogativa di De Stael e Pollock, di Hartung e De Kuning, senza dimenticare le esperienze di Rothko, Fautrier, Mathieu, Kline Guston, Wols, Dubuffet, Appel e Jorn.Oltre a questi tre importanti protagonisti non solo dell’arte nazionale di espressione informale, agli undici artisti che partecipano all’esposizione alla Artgallery37 è demandato il compito di offrire un seppur parziale dell'arte astratto informale in alcune delle sue naturali declinazioni. Michelle Hold, artista tedesca di livello internazionale, condensa nelle sue opere l'essenza dell'energia invisibile dell’universo con una tavolozza cromatica volutamente limitata che esalta e accentra l’attenzione sui contenuti del gesto, restituendoci appieno la sua raffinata percezione interiore delle vibrazioni cosmiche. Marco Vigo vive a Calasetta nel sud della Sardegna. La “terra al cospetto del mare”, teatro delle sue passeggiate quotidiane, è la fonte inesauribile di ispirazione per la sua arte pittorica, densa e potente . L’antitesi materica tra rocce ed onde nel loro rapporto di convulsa convivenza alimentano la sua ricerca artistica. Come affermato dal critico Piero Bargis : Vigo "non appartiene alla schiera di quegli sperimentatori che mutano la loro poetica”. Ciò gli ha permesso nel tempo di alimentare un tessuto estetico perfettamente riconoscibile.Andres Avrè , artista rappresentato da alcune gallerie italiane e dalla Gallery104 di New York, che pone l’osservatore di fronte all'atavico dilemma della psiche umana: rispettare l’ordine o infrangerne le regole? La sua tavolozza minimalista al pari dell'estrema semplificazione del suo universo segnico risultano affascinanti poichè attingono dal nostro (apparentemente)perduto percorso ancestrale, evocato, quasi riesumato attraverso la sua "pittura dell’essenza" scarna e vibrante. Nella nuova collezione dal titolo “SNOBBERYANDDECAY” , la materia diventa invece una componente più labile e omologata e l’artista sembra quasi aver ricreato l’ambiente della sua pittura attraverso nuove atmosfere, sempre più rarefatte e raffinate. Claudia Battaglio è un’ artista attenta alle emergenze dell'ambiente.Sintetizza nelle sue opere la volontà di recuperare il senso della bellezza offrendo ai materiali di scarto raccolti sulle spiagge l’occasione di riacquisire un ruolo, mutando l’orrore di pratiche umane dissennate in arte. Attraverso un’espressione che definirei astratto concettuale, essa assembla “l’oggetto materico inquinante" alla pittura informale in un connubio che desta interesse e che talvolta sfocia in installazioni polimateriche.Marina Tabacco reduce da importanti esperienze pittoriche nell’ambito della moda, citate recentemente in un articolo dalla rivista "Vogue", si presenta all’esposizione torinese con tre opere di grande impatto emozionale. Dietro l’energia del colore e dei gesti archetipali si nasconde la metafora del viaggio in quelle "terre dell’altrove" dove l’humus dell’arte astratto informale ha spesso residenza. Ma se il luogo fisico rappresentato, seppur nell'impeto dell'astrazione è il continente africano, il crogiolo dove l’arte si forma risiede in quello spazio occulto tra la mente ed il cuore, dove l'artista torinese come moderna esploratrice, si addentra con sensibilità e determinazione. Carlo Iorietti è un maestro d'arte pittorica che ha esposto con artisti del calibro di Sironi, Chagall, De Chirico, Vedova, Morlotti. Ha partecipato su invito ad eventi nazionali ed internazionali in importanti gallerie e spazi istituzionali e museali. L’artista torinese formatosi all’Accademia Albertina è conosciuto ed apprezzato sia nelle sue espressioni di arte astratta sia nel figurativo. All’esposizione torinese si presenta con un’opera astratta , perfetto connubio tra il gesto pittorico e la forma della materia (occulta) impressa in cromatismi che svelano la sua più pura essenza spirituale e la costante ricerca di sé stesso attraverso l’esplorazione artistica. Alessandro Docci è un artista lombardo dal curriculum impressionante per qualità e quantità di esposizioni.. Egli traduce la sua percezione della natura umana in un universo segnico primordiale complesso e articolato. Ne deriva un linguaggio apparentemente criptico accessibile e traducibile dall'osservatore solo attraverso un profondo lavoro di osservazione e introspezione. Porsi di fronte alle opere di Docci significa approssimarsi alla storia e al vissuto contemporaneo dell’umanità osservandolo da una “prospettiva aerea”, senza fragore, con la consapevolezza che l’arte puo’ essere come nel suo caso, connubio perfetto tra rigore e impulso creativo, tra linguaggio archetipale e modernità espressiva. Stefania Lubatti è una pittrice estrosa e vitale nella quale coesistono ricerca artistica e filosofia esistenziale. Il suo percorso espositivo seppur relativamente breve è ricco di esibizioni in contesti degni di rilievo e la qualità del suo lavoro si va rapidamente diffondendo anche a livello internazionale. La sua espressione astratta, si delinea come un’esplorazione continua e mai scontata di un universo interiore ricco e vibrante, talvolta vissuto al contario per sottrazione e ricerca di essenza. Talvolta la sua arte si addentra nell’espressione polimaterica per consentire alle sue pulsioni introspettive di sovrapporsi armonicamente e in modo progressivo depositandosi sulla tela come un flusso di esperienze sovrapposte. L'artista torinese Rosanna Piervittori, ricercatrice presso il Dipartimento di Biologia Vegetale dell’Università di Torino ed insegnante di lichenologia, e’ fautrice di un'arte informale fortemente evocativa che nasce dall’esigenza di esplorare la natura con espressione anti-naturalistica. Essa coglie con una grande lavoro di ricerca sul campo, gli aspetti astratti dell'universo vegetale rappresentandoli pittoricamente. Cortecce, tronchi e licheni perdono il loro contenuto di valori biologici, escono dai loro contesti ambientali e si tramutano in arte. Dipinti dai toni cromatici intensi ma misurati capaci di evocare e imprimere sulla tela minime porzioni di infiniti universi irrazionali. Andrea Valmachino come sottolineato da Massimo Centini “partendo da opere di cui è ancora molto evidente la volontà di mantenere un cordone ombelicale con modelli e tipologie saldamente correlate alla radice materica della pittura,Valmachino sguscia poi fuori dagli stereotipi per provare a sperimentare altre procedure espressive." La sua arte informale in realtà e' il segno di un profondo bisogno di libertà espressiva e di ricerca identitaria che si esplica nella strutturazione di segni verticali ed orizzontali a larghe campiture quasi a sottolineare una gabbia dalla quale traspare la sua ricerca di libertà. La pittura di Valmachino si compone di gesti grafici sapientie misurati e di un impianto cromatico scarno ed essenziale. La sua ricerca non è improntata ad emozionare l’osservatore ma ad evocare con sapiente rigore l’essenza delle sue sensazioni.Marcello Scarselli è un artista toscano con un corposo e prestigioso curriculum espositivo che parte dagli anni settanta. Ha esposto in collettive e personali in importanti contesti privati e istituzionali nazionali ed internazionali ( Austria, Belgio, Germania, Francia, Svizzera ,Portogallo e Giappone). Nel 2018 va ricordata la sua mostra personale dal titolo” Il rumore della mia terra” al Tokyu Plaza Ginza di Tokio. Come afferma il critico Giuseppe Cordoni “gran parte della critica ha più volte rimarcato la duttile complessità e l'eclettismo stilistico che alimenta la sintesi a cui il linguaggio di Scarselli a mano a mano perviene: espressionismo astratto ed informale, gestualità segnica e onirismo infantile.”In realtà in Scarselli l’aspetto lirico prevale su quello narrativo. Egli conserva gelosamente l’impronta dei ricordi imprimendo sulla tela i tracciati emozionali con tecniche e contenuti di avanguardia.
La scelta curatoriale è improntata ad una estrema diversificazione degli stili pittorici e delle tecniche per offrire al visitatore l’opportunità di compiere un viaggio ricco di spunti di riflessione sul valore di quest’arte così ricca di fascino, “praticata” da stuoli di artisti che in essa trovano impareggiabili risposte ai propri “moti interiori”. Una mostra, omaggio alla libertà dell’espressione più pura, lontana da cliché predeterminati ma capace di suscitare un coinvolgimento profondo anche nell'osservatore a patto che si sforzi di svincolarsi da un approccio convenzionale alla visione. Nel loro insieme le opere presenti all’esposizione, accuratamente selezionate dalla Commissione di galleria, compongono un corpus di espressioni e di tecniche artistiche capaci di dialogare in armonia nonostante le oggettive, talvolta abissali differenze stilistiche, temporali e generazionali.
In occasione della mostra sarà pubblicato un catalogo a colori edito dalla AG37 Edizioni d’arte.
“PERCEZIONI ASTRATTO INFORMALI”
A cura di Roberto Borra
Presentazione Alberto Bongini
Artisti storicizzati in esposizione:
Piero Ruggeri,Giacomo Soffiantino,Sergio Saroni
Artisti selezionati:
Andres Avre’,Claudia Battaglio,Alessandro Docci,Michelle Hold,Carlo Iorietti,Stefania Lubatti, Rosanna Piervittori,Marcello Scarselli, Marina Tabacco, Andrea Valmachino, Marco Vigo
Sede Galleria d’arte Moderna e Contemporanea Artgallery37 - Via Buniva 9/Ter/f – Torino
Periodo 28/9-18/10- 2019
Vernissage 28 settembre 2019 ore 19
Mostra promossa da Associazione Culturale Collettivo 37 e Artgallery37
Allestimento e direzione Artistica : Carlo Iorietti , Alessandro Merlo
Ufficio stampa Marialaura Lattaruolo
Orari di apertura mostra dal martedì al venerdi dalle ore 15,30 alle 18,30
Info su: artgallery37@virgilio.it
Website: www.artgallery37.com
martedì 24 settembre 2019
Via Buniva/ter/f - Torino - Torino - Italy
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