Carmelo Candiano.Da Scicli a Torino,l'anima dell'artista siciliano
Mostra nell'ambito del "SALONE OFF" del 30° SALONE INTERNAZIONALE DEL LIBRO DI TORINO
MOSTRA DI DIPINTI E SCULTURE DAL TITOLO
"CARMELO CANDIANO. DA SCICLI A TORINO, L'ANIMA DELL'ARTISTA SICILIANO”
dal 22 maggio al 10 giugno 2017
ARTGALLERY37
VIA BUNIVA 9 TER/F TORINO
INAUGURAZIONE
LUNEDI 22 MAGGIO ORE 18,30
CARMELO CANDIANO
Testo critico di Angelo Mistrangelo.
tratto dal Catalogo della Mostra
FORME DA PROFONDI SILENZI
Se mi desti t’ascolto,
e ogni pausa è cielo in cui mi perdo,
serenità d’alberi e chiaro della notte.
Salvatore Quasimodo
L’indagine intorno alle forme nello spazio, al rigore assoluto dell’immagine evocata, alle cadenze di un linguaggio che unisce una «Piccola finestra» all’essenzialità di «Due colonne», rappresentano alcuni aspetti della stagione artistica di Carmelo Candiano, il valore di una ricerca tra atrattismo ed entità figurale, materia e colore, in una sorta di poetica scrittura.Pittura, scultura, segno, diventano momenti di un dialogo continuo e inesausto con l’ambiente, la natura, i silenzi di un’intera esistenza mutuati dalla profondità dalle quotidiane riflessioni, dall’adesione al territorio, dalle frasi musicali di Vivaldi che sottolineano i percorsi di un’arte che trasmette il clima di meditate nature morte, anemoni rossi e di una «Venere Landolina». Un discorso che si apre sui paesaggi, le colline, la campagna della natia Sicilia, mentre all’interno dello studio si scoprono tele appena abbozzate, pennelli, colori, pietre, legni, disegni che gli consentono di delineare un universo di immagini, di melograni, di girasoli immersi in atmosfere rarefatte, controllate, metafisiche. E per questo appuntamento torinese, Candiano propone una puntuale ricerca espressiva che si snoda dalle forme della scultura alla misurata definizione dei dipinti, in una nitida resa del soggetto sia questo un «Interno con carrube» o una «Forma astratta» composta con ciotoli di spiaggia e pietra lavica.Una pietra che trova riscontri nei versi di Salvatore Quasimodo:«...mi giunge il vento se in te mi spazio,/ con esso il mare odore della terra/ dove canta alla riva la mia gente...» (da «Terra»).E la terra diviene storia, incontro, suggestione di sguardi, di attese, di magiche luci che annunciano il giorno e svelano una «Natura morta in rosa» o una figura femminile dormiente o ancora una «Finestra nera» in cartone assemblato.In ogni opera di Candiano nulla è affidato al caso, ma linee e colori sono disposti in modo da esprimere il senso della personale lettura della realtà, della volontà di comunicare le sottili emozioni di una vita scandita tra Scicli, Firenze e Venezia dove si è formato all’Accademia di Belle Arti. Esponente del Gruppo di Artisti di Scicli, che annoverava, tra gli altri, le personalità di Piero Guccione, Franco Sarnari e Sonia Alvarez, Candiano ha esposto nel 1987, invitato da Vittorio Sgarbi, alla mostra «La Natura Morta nell’arte Italiana del Novecento» al Castello Estense di Mesola (Ferrara), mentre nel 2017, la Fondazione Benetton ha acquisito l’opera «Finestra sul Mondo». Osservando l’attuale «corpus» di lavori, si avverte il rapporto tra i «d’après» riferiti a Caravaggio e Antonello da Messina e l’intensa «Crocifissione», che mette in evidenza un dettato legato ai vibranti itinerari dell’Arte Sacra. E sono luci, impressioni, ricordi di un tempo che riemerge dal passato e, contemporaneamente, costituiscono l’interiore energia di una singolare visione e creatività.La materia, il dato cromatico e le atmosfere della sua terra, caratterizzano un racconto segnato da significativi accadimenti, ombre, composizioni astratte e scansioni di una figurazione liricamente interpretata nello spazio della memoria.
CARMELO CANDIANO
Biografia
Carmelo Candiano nasce a Scicli, provincia di Ragusa,il 28 settembre 1951.
Esponente del noto Gruppo di artisti di Scicli ( Guccione, Sarnari, Polizzi, Sonia Alvarez, ecc), si è formato all’ Accademia della belle arti di Firenze e di Venezia.Nel 1972 trasferitosi a Firenze, si iscrive all’Accademia di Belle Arti. Nell’anno successivo frequenta i corsi di Viani all’Accademia di Venezia, città in cui vive fino al 1979-80. Nel 1980, tornato definitivamente in Sicilia, a Scicli, trova un clima culturale, particolarmente vivace, grazie all’apporto di numerosi artisti che avevano dato vita al Movimento Vitaliano Brancati e a “Il Giornale di Scicli”. Stringe amicizia con Piero Guccione, Sonia Alvarez, Franco Sarnari, artisti con cui instaura un dialogo e un confronto artistico ricco e stimolante. In questi anni inizia ad esporre le prime sculture e disegni. Nel 1981 partecipa ad una collettiva a Palermo alla Galleria La Tavolozza insieme a Alvarez, Guccione, Polizzi, Sarnari e del 1982 è la prima personale alla Biblioteca Comunale di Scicli.Gli anni Ottanta si susseguono ricchi di mostre a Ragusa, Roma, Donnalucata.
In questi anni partecipa ad importanti esposizioni nazionali ed internazionali: in Francia, alla FIAC di Parigi ; in Svizzera, a Basilea; in Italia, all’Expo di Bari e all’Arte Fiera di Bologna. Nel 1987 è invitato da Vittorio Sgarbi alla mostra “La Natura Morta nell’Arte Italiana del Novecento” al Castello Estense di Mesola (Ferrara) e, nel 1990, sempre su invito di Sgarbi, partecipa al Premio Suzara. Dopo un importante personale alla Galleria Basile di Palermo nel 1991, nel 1992 vive un momento importante sia nella vita personale – conosce Enza, la sua attuale compagna – sia dal punto di vista lavorativo. Espone in un’importante personale a Villa Aldrovandi Mazzacorati con il patrocinio del Comune di Bologna. Successivamente vengono esposti disegni e sculture presso la Galleria Il Narciso di Roma.
Si apre un periodo intenso e pieno di lavoro e si moltiplicano le mostre, sia collettive (soprattutto insieme ai pittori del Gruppo di Scicli nel 1997 Ombre e Luce del Sud insieme ad Alvarez, Guccione, Polizzi, Sarnari), sia personali.Nel 2001 vince il 3° premio al Concorso Nazionale di Scultura nell’ambito del 50° anniversario dell’alluvione del Polesine, con l’opera Fetonte gioca con i cavalli del padre. Nel 2003 il Senato della Repubblica acquista una sua scultura in calcare tenero (Delfino) per la Collezione di Palazzo Madama in Roma.Nel 2011 partecipa alla Biennale di Venezia - Padiglione Sicilia e alla Mostra Sud Est presso il Museo della Cattedrale Ragusa organizzata dalla Galleria Lo Magno.
Nel 2016 il maestro Carmelo Candiano espone presso le sedi di Palazzo Spadaro del Municipio di Scicli. quasi quaranta opere, realizzate in un periodo che dal 2003 al 2016: sculture, olii, matite. Nel 2017 la Fondazione Benetton, arte e imago dal mundo, ha acquisito la sua opera Finestra sul Mondo.
Il 2017 lo vede per la prima volta protagonista di una mostra personale a Torino con l’esposizione di sculture e dipinti in due distinte sedi: Nel Palazzo Antonelliano della Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea Artgallery37 e, a seguire, nella sede della Biblioteca Civica di Villa Amoretti. La mostra ideata dalla scrittrice Anna Raffaella Belpiede è presentata da Marina Rota insieme al critico e giornalista del quotidiano “La Stampa” di Torino Angelo Mistrangelo curatore dell’evento, realizzato nell’ambito del “Salone off 2017 ” (Salone Internazionale del libro di Torino). In questo contesto l’artista siciliano ha tenuto alcune Lectio Magistralis presso la Biblioteca Civica di Villa Amoretti e nella sede del Liceo Artistico Cottini di Torino.
Attualmente Carmelo Candiano è Presidente del Movimento Culturale Vitaliano Brancati di Scicli.
Associazione Culturale Collettivo 37 e Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea Artgallery37
L'associazione culturale no profit "Collettivo37" nasce a Torino nel maggio del 2015 su iniziativa di quattro artisti torinesi: Alberto Bongini, Roberto Borra, Carlo Iorietti e Alessandro Merlo. L’Associazione opera per valorizzare l'arte e per offrire agli artisti concrete occasioni di visibilità e di storicizzazione del proprio lavoro all’interno di un sistema di confronto artistico e culturale sostenuto dal concetto di riscoperta delle proprie radici (Arte Moderna) e dell'innovazione, elemento ispiratore dell'arte contemporanea. Lo spazio espositivo Artgallery37 aperto nel settembre del 2016 si pone quale punta di diamante delle attività artistiche e culturali del Collettivo 37. In breve tempo ha ospitato mostre d’arte di gran livello con opere di artisti che hanno fatto la storia dell’arte moderna quali Marc Chagall, Emilio Vedova, Ennio Morlotti,Giorgio De Chirico ma al contempo promuovendo artisti contemporanei nazionali ed internazionali di grande spessore.
"Questa non è una galleria", affermerebbe Magritte. Artgallery37 è infatti il luogo fisico dal quale sgorgano gli elementi essenziali di un grande sogno collettivo. È dunque un concreto spazio dell'immaginario che manifesta la sua intenzione di essere così razionale, direi, così essenziale da avvolgere chi lo abita in un abbraccio protettivo, quasi materno. Eppur questa creatura così formalmente perfetta, nasce e si sviluppa nel grembo multiforme di artisti avvezzi al guizzo anti naturalistico, al riordino non seriale del caos, all'affermazione dell'estasi quasi primigenia della libertà del gesto ed al contempo della libertà del pensiero. Prima ancora che simulacro dove esporre opere d'arte, Artgallery37 è infatti un luogo dove costruire rapporti, un centro dove sviluppare progettualità e innovazione con i ritmi e con le cadenze di un'umanità quasi perduta che perciò ha necessità urgente di ritrovarsi. Artgallery37, è uno spazio reale e definito di un sogno collettivo. Un punto di vista del pensiero che decide di tradursi in spazio fisico per dare visibilità all'invisibile bellezza di ciò che sta in noi e che silenziosamente ogni istante ci pervade e ci rende parte dell'infinito.
La mission dell’Associazione Collettivo 37 è fondamentalmente quella di valorizzare l'arte favorendo un attivo sistema di confronto sociale e culturale, basato sulla creazione di progetti condivisi in grado di stimolare l’abbattimento di quelle frontiere sociali , culturali e generazionali che spesso frammentano e disgregano il "sistema delle opportunità" e lo sviluppo di una sana e moderna società civile.
Con l’esposizione delle opere del maestro Carmelo Candiano, la Galleria Artgallery37 grazie ad una felice intuizione della scrittrice Anna Raffaella Belpiede ed alla concreta collaborazione della Circoscrizione 7, della Circoscrizione 2 della Città di Torino e del Movimento Culturale Vitaliano Brancati di Scicli, ospita una mostra di grande importanza, nel segno di un artista che per la prima volta espone le sue opere nella città di Torino. E la terra diviene storia, incontro, suggestione di sguardi, di attese, di magiche luci che annunciano il giorno; così Angelo Mistrangelo parla dell’arte di Candiano nella prefazione della mostra.
La terra di Sicilia diviene storia e ritrova negli spazi della galleria Artgallery37 , all’ombra della Mole Antonelliana, un luogo dove essere letta, vissuta e amata attraverso i segni, le luci e le suggestioni di un’arte meravigliosa di cui Candiano è fiero e sapiente interprete.
Roberto Borra
Informazioni
Ufficio Stampa Artgallery37
Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea
Valeria Macci
cell. 340 2923295
press.artgallery37@gmail.com
artgallery37@virgilio.it
www.artgallery37.com
lunedì 22 maggio 2017
via Buniva 9/ter/f - Torino - Torino - Italy
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